Agenda dei musei e delle mostre per bambini in Italia

Banksy e street artist Alberobello - immagine di Angelo Accardi
Redazione, autore di Family Go
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Tempo necessario: 1 giorno
Età bambini:  4-12 anni13-18 anni

Portiamo i bambini i weekend al museo! Calendario mensile delle principali mostre adatte ai bambini, e relativi servizi educativi offerti dai musei, come audioguide, laboratori e visite guidate ad hoc per famiglie.

MOSTRE 2025

MOSTRE IN LOMBARDIA

Milano. Spazio Varesina 204. “The world of Banksy”

Banksy, girl with balloon
Banksy, girl with balloon

Fino al 2 novembre. Dopo il successo travolgente del 2021 cominciato proprio a Milano Centrale, le opere più iconiche e provocatorie di Banksy tornano a illuminare la città meneghina con una mostra immersiva. Nuove opere, nuovi messaggi e nuove prospettive sono pronte ad accogliervi. La mostra presenta oltre 100 opere, tra cui graffiti, fotografie, installazioni e stampe su vari materiali, appositamente riprodotte e raccolte per questo concept espositivo. L’esibizione include anche una sezione video speciale che svela storia e messaggi sociali dietro i celebri murales disseminati per le strade del mondo. Perché andarci con i bambini: non è mai troppo presto per sensibilizzarli sui temi del consumismo, della lotta e del potere. La mostra è un’esperienza artistica che va oltre l’ordinario, pronta a stimolare, ispirare e provocare riflessioni profonde.

MOSTRE IN TRENTINO-ALTO ADIGE

Lavarone. Museo Radici & Hub. “Radici nel vento”

Mostra Marco Martalar Radici Museo e Hub Fino al 31 agosto. L’esposizione “Radici nel vento” al Museo Radici & Hub di Lavarone racconta l’evoluzione artistica di Marco Martalar, che ha trasformato il legno spezzato dalla tempesta Vaia in sculture simboliche e monumentali. Da un approccio inizialmente più intimo e scolpito, l’artista è passato a un linguaggio di ricomposizione e rinascita, in cui rami, cortecce e radici diventano creature mitiche. Martalar, autodidatta dell’Altopiano dei Sette Comuni, è noto come “l’artista del bosco” e le sue opere celebrano la resilienza della natura.
Perché andarci con i bambini: 
La mostra affascina i più piccoli grazie alle sue sculture leggendarie e permette loro di riflettere sul rispetto per l’ambiente e sul valore del recupero, offrendo un’esperienza educativa e stimolante per tutta la famiglia.

Bondone (Trento). Castello San Giovanni. “FUNNE IN CAMPO. Tra terra e radici a Baitoni”. E “IAL. Mani fuoco memoria”

FUNNE IN CAMPO. Tra terra e radici a Baitoni Fino al 9 novembre. Al Castello di Bondone, un gioiello sul Lago d’Idro, due mostre fotografiche raccontano con intensità il legame tra territorio, memoria e lavoro: “FUNNE IN CAMPO” di Attilio Zontini rende omaggio alle contadine di Baitoni, ritratte nei campi che coltivano con dedizione, mentre “IAL. Mani fuoco memoria” di Yuri Santini dà voce ai carbonai di Bondone, ultimi custodi di un sapere antico legato alla produzione del carbone. Entrambe le esposizioni offrono uno sguardo autentico su mondi che resistono al tempo e che fanno parte dell’identità culturale della valle.
Perché andarci con i bambini: Le mostre sono un’occasione per avvicinare i più piccoli, in modo visivo e coinvolgente, alla vita contadina e ai mestieri del passato, stimolando curiosità e senso di appartenenza al territorio. Sono inoltre in programma visite guidate, festa dei carbonai, giornate per famiglie con attività per grandi e piccini, sfide a colpi di enigmi, proiezioni cinematografiche e di documentari: la stagione del Castello è ricca di proposte.

Trento. MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto / MUSE – Museo delle Scienze. “Sebastião Salgado. Ghiacciai”

Ghiacciai_Sebastião SALGADOFino al 21 settembre 2025 al Mart e fino all’11 gennaio 2026 al 
MUSE. Nell’anno internazionale dedicato ai ghiacciai, da un’idea del Trento Film Festival, il Mart e il MUSE uniscono le forze e portano in Trentino la nuova grande mostra di Sebastião Salgado, in collaborazione con Contrasto e Studio Salgado. A Rovereto e a Trento, Ghiacciai è una mostra diffusa che si sviluppa in due sezioni complementari allestite in due diversi musei i cui ambiti, l’arte e la scienza corrispondono ai temi della mostra. Dalla Penisola Antartica al Canada, dalla Patagonia all’Himalaya, dalla Georgia del Sud alla Russia, le fotografie ritraggono, in un bianco e nero ricco di contrasti, alcuni dei luoghi più studiati da ricercatori che indagano la storia geologica della Terra, così come le conseguenze a breve e lungo termine della crisi climatica e del riscaldamento globale. Perché andarci con i bambini. L’artista invita ancora una volta a riflettere sulla vita, sulla salvaguardia degli ecosistemi, sui comportamenti rispettosi e consapevoli – soprattutto per i cittadini del domani – sull’ambiente. Inoltre, i due musei, Mart e Muse, propongono una serie di attività collaterali per bambini e famiglie.

Trento. MUSE – Museo delle Scienze. “Food Sound. Il suono nascosto del cibo”

Muse25_FoodSound_MichelePurinFino all’11 gennaio 2026. Che ruolo ha il suono nella scelta e nel consumo dei cibi che portiamo sulle nostre tavole? Il MUSE – Museo delle Scienze di Trento propone “Food Sound. Il suono nascosto del cibo”, una mostra inedita che svela l’importanza della componente sonora nella nostra alimentazione, dalla stimolazione dell’appetito all’influenza sugli acquisti dei generi alimentari. Attraverso un approccio esperienziale – con cuffie 3D (spazializzate) con suoni BINAURALI e ASMR – l’esposizione rende possibile conoscere i risultati e le scoperte di ricerche scientifiche legate alle neuroscienze e aumentare la propria consapevolezza riguardo all’uso dei suoni nel marketing. Perché andarci con i bambini: accanto alla mostra ci sono una serie di eventi collaterali, come degustazioni, presentazioni di libri, concerti con strumenti vegetali, incontri con chef, docenti, scienziate e scienziati, laboratori sensoriali, fino a eventi interattivi e giocosi dedicati al pubblico giovane e giovanissimo. Un programma per tutti i gusti per scoprire che si mangia anche con le orecchie.

MOSTRE IN PIEMONTE

Aosta. Centro Saint Bénin. “Brassaï. L’occhio di Parigi”

Brassai_Aosta Fino al 23 novembre. Il Centro Saint-Bénin di Aosta ospita Brassaï. L’occhio di Parigi, una grande retrospettiva dedicata a uno dei più importanti fotografi del Novecento. Oltre 150 immagini restituiscono lo sguardo poetico e affilato di Brassaï sulla Parigi degli anni Trenta: dalle atmosfere notturne ai ritratti di artisti, fino ai graffiti e alle scene di vita quotidiana, un viaggio affascinante nell’anima della Ville Lumière e nella cultura europea del secolo scorso. Perché andarci con i bambini: Un’occasione per guardare insieme la città con occhi nuovi: le fotografie di Brassaï parlano di luci, ombre e persone, e stimolano nei più piccoli immaginazione, spirito di osservazione e curiosità per l’arte e la storia. L’ingresso è gratuito per i minori di 18 anni.

Torino. Mao – Museo d’arte orientale. “Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone”

MAO_HAORI Fino al 7 settembre. La mostra offre una singolare esplorazione della cultura materiale giapponese attraverso circa 50 haori e juban (le giacche sovrakimono e le vesti sotto kimono maschili), nonché alcuni abiti tradizionali da bambino, provenienti dalla collezione Manavello, in dialogo con installazioni di artisti contemporanei. Le raffigurazioni che decorano gli abiti presentati sono documenti e testimonianze che approfondiscono il Giappone del primo Novecento, un periodo cruciale segnato da trasformazioni sociali, culturali e politiche, tra modernizzazione accelerata e tensioni imperialiste. Meno appariscenti dei kimono da donna, ma assai interessanti, le vesti da uomo costituiscono una parte consistente del ricco apparato tessile giapponese. Nell’eleganza austera del completo cerimoniale o nella sobrietà di un abito da vivere tutti i giorni, i kimono da uomo racchiudono e definiscono un universo che si rende accessibile solo nel contesto domestico o nel segreto di un incontro amoroso. Perché andarci con i bambini: In linea con la programmazione del MAO, la mostra è concepita come un organismo vivo e, per tutta la sua durata, presenta un programma musicale e performativo, a cura di Chiara Lee e freddie Murphy.

Torino. Musei Reali – Sale Chiablese. Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione

Cesare Saccaggi, A Babilonia (a Semiramide)
Cesare Saccaggi, A Babilonia (a Semiramide)

Fino al 27 luglio 2025. La grande mostra Da Botticelli a Mucha. Bellezza, natura, seduzione è un viaggio attraverso la bellezza rappresentata nelle sue varie sfaccettature. Con un taglio del tutto inedito e attraverso 11 sale e 10 sezioni, la mostra presenta oltre cento opere e mette in dialogo capolavori differenti per epoca, tipologia e provenienza sul tema della bellezza interpretata attraverso il mito, il fascino dell’antico, la meraviglia della natura, oltre a quella insita nel mondo femminile e rappresentata con grazia e sensualità esemplari. Partendo dal glorioso Rinascimento italiano fino agli anni della Belle Époque, in mostra sono presenti opere di Sandro Botticelli – creatore di figure femminili senza tempo come la sua celebre Venere (1485-1490) -, Antonio Canova, Alphonse Mucha e tanti altri maestri. Anche Leonardo da Vinci, con lo splendido Volto di fanciulla, disegno autografo realizzato tra il 1478 e il 1485 circa, è protagonista nel nuovo Spazio Leonardo al primo piano della Galleria Sabauda (visitabile previo acquisto del biglietto combinato Mostra + Musei Reali e/o dei soli Musei Reali). Perché andarci con i bambini: le famiglie possono compiere un’immersione nell’eleganza e armonia delle forme femminili e di quelle della natura. Da Botticelli a Mucha, la bellezza della donna è ricca di sfaccettature e varianti: Venere ed Elena, le Grazie e le Muse, Madonne e Sibille, ignote fanciulle e nobili signore, tutte insieme compongono un quadro e un viaggio artistico di incredibile fascino.

MOSTRE IN VALLE D’AOSTA

Bard. Forte di Bard. “Street Art Revolution. Banksy e compagni: itinerari d’arte”

Forte di Bard Street Art Fino al 2 novembre. Street Art Revolution. Banksy e compagni: itinerari d’arte è il nuovo progetto espositivo del Forte di Bard, visitabile nelle sale delle Cannoniere. Attraverso 50 opere, tra cui un’installazione realizzata direttamente sulle pareti da Edoardo Ettorre, la mostra ripercorre la storia e l’evoluzione della Street Art: dai pionieri del graffitismo ai grandi nomi come Banksy, Obey e JR. Un viaggio tra linguaggi, tecniche e messaggi sociali che hanno trasformato l’arte urbana in una delle forme espressive più potenti del nostro tempo. Perché andarci con i bambini:
 Oltre alla forza visiva e all’energia creativa della mostra, che affascina anche i più giovani, ogni venerdì e domenica, dall’11 luglio al 7 settembre, si tengono laboratori dedicati alla Street Art (dalle 14.30 alle 17.30), per sperimentare in prima persona colori, stencil e fantasia.

MOSTRE IN VENETO

Auronzo di Cadore (BL). Museo di Palazzo Corte Metto. Lago di Santa Caterina. Rifugi Auronzo, Lavaredo, Locatelli e area del Ribotta. “All’alba delle Tre Cime – I dinosauri”

Tre Cime con allosauro Fino al 7 settembre. Sarà una vera e propria invasione pacifica quella che nel corso dell’estate coinvolgerà Auronzo di Cadore, località turistica delle dolomiti bellunesi nota per le Tre Cime di Lavaredo, trasformandolo nella “terra dei dinosauri”: per tutta l’estate 20 riproduzioni a grandezza naturale di esemplari vissuti nel Mesozoico popoleranno i luoghi simbolo del territorio, protagonisti della mostra diffusa “All’alba delle Tre Cime – I dinosauri”. Li si potrà incontrare passeggiando attorno al Lago di Santa Caterina, mentre si specchiano sull’acqua per abbeverarsi o iniziare la caccia, così come nelle sale del Museo di Palazzo Corte Metto, in dialogo con le collezioni della sezione naturalistica e i fossili, mentre un Allosauro di 9 metri dominerà la valle dal Rifugio Auronzo, a 2.333 metri di altitudine, guardiano incontrastato delle Tre Cime di Lavaredo. Perché andarci con i bambini: la mostra diffusa intreccia scienza, cinema ed emozioni, assicurando un incontro immersivo con i grandi dominatori della Terra di milioni di anni fa in un percorso che coinvolge un’intera valle, come mai sino ad ora era avvenuto in Italia.

Jesolo. JMuseo. “Loving Picasso”

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Pablo Picasso, Figure, 1957. Riproduzione litografica 32,2×43,5 cm (realizzazione dopo l’opera “Figure”; 1940) © Succession Picasso by SIAE 2025

Fino al 12 ottobre. Loving Picasso a Jesolo è la mostra che esplora la complessa relazione dell’artista con l’universo femminile, dimensione che permeò profondamente sia la sua vita privata che la sua produzione artistica. Le donne per Picasso non erano solo ispirazione estetica, ma anche di un’intensa esplorazione psicologica e simbolica. Ad arricchire il percorso di mostra anche le opere di Dora Maar, fotografa e pittrice surrealista che fu compagna dell’artista durante gli anni bui della guerra; le raffinate litografie di Françoise Gilot, l’unica donna che ebbe il coraggio di abbandonare Picasso, testimonianza di un’artista capace di affermare la propria indipendenza creativa; i ritratti realizzati da Robert Capa che catturano un Picasso maturo ma energico sulla Costa Azzurra. Perché andarci con i bambini? Le opere di Picasso, con le loro forme audaci e i colori vivaci, possono accendere l’immaginazione dei bambini e incoraggiarli a esprimere la propria creatività, a porsi domande e a interpretare l’arte in modo personale.

Vicenza. Gallerie d’Italia – Vicenza. “Ceramiche e Nuvole”

Ceramiche e nuvoleFino al 22 marzo 2026. Far dialogare le ceramiche attiche e magnogreche della collezione Intesa Sanpaolo con un linguaggio artistico contemporaneo. Così nasce Ceramiche e nuvole: cosa le antiche ceramiche greche raccontano di noi. La soluzione che Francesco Poroli – Presidente di Associazione Illustri e curatore della mostra – ha trovato per creare questo dialogo tra passato e presente è stata di affiancare ai fregi sui manufatti greci un linguaggio espressivo contemporaneo che li richiama: il fumetto. E così quattro illustratori fumettisti raccontano, su illustrazioni originali, quattro temi e personaggi legati ai vasi in esposizione: Lorenza Natarella per Elena, a raccontare le donne e il femminile; Elisa Macellari per Dioniso, a esplorare la diversità; Fabio Pia Mancini per Aiace, a rappresentare i conflitti e la guerra; Gio Quasirosso per Eros, a simboleggiare il desiderio e l’amore. Perché andarci con i bambini: un modo inedito di scoprire un patrimonio artistico così antico e una nuova occasione per riflettere su quelle domande che, duemilacinquecento anni fa come oggi, continuiamo a porci.

Venezia. Procuratie Vecchie. “A World of Potential”

Mostra A World Of Potential alle Procuratie Vecchie di VeneziaMostra permanente. A World of Potential è una mostra interattiva alle Procuratie Vecchie, in Piazza San Marco, a Venezia, che aprono al pubblico per la prima volta in 500 anni. Bambini e grandi vengono catapultati in un affascinante mondo fatto di “sfide” per individuare punti di forza e relative potenzialità attraverso 16 installazioni interattive analogiche e digitali. Senso della mostra è il messaggio di The Human Safety Net, il movimento inclusivo di persone che aiutano persone, creato da Generali, con l’obiettivo di liberare il potenziale di coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità, ovvero famiglie con bambini da 0 a 6 anni, con programmi sulla genitorialità e lo sviluppo della prima infanzia. Perché andarci con i bambini: perché qui i bambini trovano stimoli per avvicinarsi all’ascolto di sé, delle proprie capacità, ma anche sfide da superare per raggiungere traguardi.

MOSTRE IN FRIULI-VENEZIA GIULIA

Udine. Casa Cavazzini. Shigeru Mizuki. Mondo Mizuki, Mondo Yokai

Manifesto-Mondo-Muzuki Fino al 30 agosto. 100 opere originali, molte delle quali esposte fuori dal Giappone per la prima volta, riproduzioni, riviste, libri, documenti video e testi critici per ricostruire l’universo di Shigeru Mizuki, uno dei più grandi maestri giapponesi di manga. È Mondo Mizuki, Mondo Yokai, la mostra organizzata in occasione della ventisettesima edizione del Far East Film Festival, che porta negli spazi di Casa Cavazzini l’universo creativo di un Maestro senza eguali, specialista di storie di yokai – le mostruose apparizioni della mitologia giapponese – e studioso del relativo folklore, dallo stile unico e personalissimo. Perché andarci con i bambini: I yokai di Mizuki non sono sempre spaventosi; spesso sono dispettosi, buffi o persino amichevoli. Questo può offrire ai bambini una prospettiva diversa sul concetto di “mostro” e aiutarli a superare eventuali paure legate all’ignoto.

MOSTRE IN TOSCANA

Pontedera (Pi). PALP – Palazzo Pretorio. “BANKSY & FRIENDS. Storie di artisti ribelli”

girl-with-pearl-earing-selfie Fino al 9 novembre. Il PALP di Pontedera apre le sue porte a una mostra di street art che invita il visitatore – grande e piccolo che sia – a interrogarsi sul ruolo dell’arte oggi, sulla sua capacità di raccontare, provocare, denunciare. Oltre settanta opere tra le più iconiche e spiazzanti della scena artistica internazionale tracciano un racconto visivo che attraversa linguaggi e stili, accomunati da uno spirito ribelle e da una volontà profonda di rottura con i codici tradizionali dell’arte. Cuore pulsante della mostra è Banksy, artista enigmatico e simbolo universale della street art e della protesta visiva. Perché andarci con i bambini: perché questa mostra è un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, attraverso l’arte di chi ha scelto di non restare in silenzio.

Pistoia. Palazzo Buontalenti. “DANIEL BUREN | Fare, Disfare, Rifare”

Pistoria_mostra_Perroquets-approuves-scaledFino al 27 luglio. Attraverso un percorso che esplora l’opera dell’artista francese nato a Boulogne-Billancourt nel 1938, la rassegna, dal titolo DANIEL BUREN. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025, invita a scoprire dodici sale e la corte interna del Palazzo Buontalenti con una selezione di opere pittoriche, due Cabane, alcuni alto-rilievi e opere luminose recenti, una sala dedicata ai disegni progettuali di lavori realizzati in Toscana e lavori appositamente creati/ricreati per Pistoia Musei. La mostra esplora come Buren trasforma gli spazi architettonici attraverso l’uso delle forme, dei colori e dei materiali, creando un dialogo continuo e indissolubile tra arte e ambiente. Il percorso si estende poi in altre sedi di Pistoia Musei con nuovi lavori appositamente creati e si collega idealmente agli interventi che Daniel Buren ha realizzato nel territorio dagli anni Duemila, in una sorta di “caccia all’opera”. Perché andarci con i bambini: sono proposte attività collaterali, come quella per adulti con bambini tra i 3 e i 6 anni totalmente gratuita. Attraverso un percorso in tappe selezionate animato da attività e momenti di condivisione, grandi e piccoli potranno scoprire come un palazzo può trasformarsi grazie al potere dell’arte.

Livorno. Museo di Storia Naturale del Mediterraneo. “Creature fantastiche: il mito prende forma”

Livorno creature fantasticheFino al 31 ottobre. Pronti a lasciarvi trasportare in un viaggio affascinante attraverso epoche e culture per scoprire le creature mitologiche più celebri e misteriose? Dai draghi sputafuoco ai grifoni maestosi, dalle sirene ammaliatrici ai centauri saggi, la mostra “Creature fantastiche: il mito prende forma” è una occasione unica per ammirare da vicino sculture dettagliate e realistiche a grandezza naturale di queste creature leggendarie. Perché andarci con i bambini: la mostra è pensata per coinvolgere visitatori di tutte le età, dai bambini curiosi agli adulti appassionati. Attraverso pannelli informativi, installazioni interattive e proiezioni sceniche, sarà possibile approfondire la storia e il significato simbolico di ogni creatura.
Oltre all’esposizione principale, sono previsti eventi speciali, conferenze e laboratori didattici per arricchire l’esperienza e stimolare la creatività e la fantasia di grandi e piccoli.

MOSTRE IN EMILIA-ROMAGNA

Bologna. Palazzo Pallavicini. “Diabolik”

diabolik Fino al 20 luglio. Bologna ospita una mostra dedicata a uno dei fumetti italiani di maggior successo, Diabolik. Il percorso espositivo vuole raccontare al pubblico le vicende del primo fumetto nero d’Italia e svelare tutte le curiosità nascoste che riguardano la sua creazione, evoluzione e fortuna. Ci saranno: tutti gli albi pubblicati dalle origini a oggi, una selezione delle più belle tavole originali tratte dalle storie più celebri di Diabolik, una collezione di modellini della sua Jaguar E-Type. La mostra fornirà anche l’occasione per comprendere quali procedimenti ci siano alla base della creazione di un fumetto. Saranno esposte in mostra alcune opere uniche a lui dedicate, capaci di portarne alla ribalta la potenza comunicativa che lo ha reso e lo rende ancora oggi testimonial di campagne sociali significative. Il percorso si completerà con una sala multimediale dove si avrà la possibilità di addentrarsi tra i meandri dell’astuzia criminale. Perché andarci con i bambini: Diabolik è un’icona del fumetto italiano, e la mostra offre l’opportunità di scoprire la storia e l’evoluzione di questo personaggio. I bambini potranno ammirare tavole originali, disegni e altri materiali che mostrano il processo creativo dietro la realizzazione dei fumetti.

Ferrara. Palazzo dei Diamanti. Alphonse Mucha / Giovanni Boldini

Palazzo dei Diamanti, Ferrara, mostra Art NouveauFino al 20 luglio. Aprono al pubblico due mostre straordinarie a Palazzo dei Diamanti: una monografica su Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, nelle 11 sale dell’ala Rossetti, e una mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile, nelle 3 sale dell’ala Tisi. Sia il ceco Mucha, sia il ferrarese Boldini si affermarono nella Parigi della Belle Époque ottenendo un successo di portata internazionale. Entrambi furono straordinari cantori della bellezza e del fascino della donna e riuscirono a dar forma, ognuno a proprio modo, all’ideale femminile del tempo presentandoci figure attraenti e seducenti, eleganti e energiche, emancipate e padrone del proprio destino. Perché andarci con i bambini: Per calarsi “Dentro l’opera” con il laboratorio proposto per le famiglie. La Parigi di fine Ottocento e inizio Novecento è lo scenario sfavillante in cui Giovanni Boldini e Alphonse Mucha ambientano le figure femminili protagoniste delle loro opere. In laboratorio i grandi manifesti di Mucha, raffiguranti le stagioni, le allegorie e le arti, diventano scenari per originali tableaux vivant. Attraverso l’utilizzo di oggetti, accessori, stoffe e la scelta di pose e gesti differenti, le bambine e i bambini potranno mettere in scena i miti della contemporaneità.

MOSTRE NELLE MARCHE

Accademia di Belle Arti di Urbino. Da Morandi a Pozzati – Mario Ramous e l’arte

Urbino_daMorandiaPozzati Fino al 25 luglio. La mostra “Da Morandi a Pozzati. Mario Ramous e l’arte” a Urbino è un’occasione imperdibile per immergersi nell’arte italiana del secondo dopoguerra. Attraverso la raffinata collezione di Mario Ramous, potrete ammirare opere di maestri come Giorgio Morandi, Concetto Pozzati, scoprendo le sfumature tra figurazione e astrazione.
Un viaggio affascinante che rivela l’importanza del collezionismo privato nella storia dell’arte.
Perché andarci con i bambini: la mostra si svolge all’Accademia di Belle Arti di Urbino, un vero e proprio tempio dell’arte e della creatività dove è possibile avvicinarsi ai grandi capolavori dell’arte contemporanea.

MOSTRE NEL LAZIO

Roma. Castel Sant’Angelo. “Giovanni Paolo II. L’uomo, il Papa, il Santo negli scatti di Gianni Giansanti”

Giovanni Paolo II mostra Roma
Saragozza, Spain – 1982
Foto dal libro “John Paul II, Portrait of a Pontiff”
di Gianni Giansanti

Fino al 30 novembre. Castel Sant’Angelo ospita “Giovanni Paolo II. L’uomo, il Papa, il Santo negli scatti di Gianni Giansanti”, un omaggio fotografico a una delle figure più carismatiche del Novecento. Il percorso, composto da oltre 40 immagini, ripercorre la vita pubblica e privata di Papa Wojtyła attraverso lo sguardo partecipe di Gianni Giansanti, fotografo che lo ha seguito per decenni, cogliendone la forza spirituale, l’umanità e la semplicità. Le immagini, premiate anche al World Press Photo Award, offrono un racconto autentico e profondo del pontificato e dell’uomo. Perché andarci con i bambini:
 Non lo hanno conosciuto, ma grazie alle fotografie di Giansanti, Giovanni Paolo II appare come un uomo vicino alla gente, semplice e umano: un’occasione per avvicinare i più giovani alla storia recente attraverso l’empatia e la forza narrativa delle immagini.

Roma. Chiostro del Bramante. “Flowers. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale”

Flowers_phMRosellini

Fino al 14 settembre. Il Chiostro del Bramante a Roma si trasforma in un vero e proprio giardino d’arte con la mostra “Flowers“. L’esposizione rappresenta un’esperienza sensoriale unica, un viaggio attraverso la storia e l’interpretazione dei fiori nell’arte. I visitatori hanno l’opportunità di immergersi in un mondo dove convivono quadri tradizionali, sorprendenti collage realizzati con materiali di riciclo, installazioni che trasformano lo spazio, creazioni digitali e virtuali, e persino esperienze olfattive. La mostra esplora il tema dei fiori in tutte le sue dimensioni, dal dettaglio infinitesimale di un singolo petalo all’immensità di un campo fiorito, dimostrando come questi elementi naturali continuino a essere una fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti di ogni epoca. Si tratta di un percorso che spazia dal Rinascimento all’arte contemporanea, mostrando come il linguaggio dei fiori sia universale e capace di attraversare i secoli. Perché andarci con i bambini: ogni domenica le famiglie possono partecipare a laboratori didattici appositamente pensati per i piccoli, offrendo loro l’opportunità di avvicinarsi all’arte e alla natura in modo interattivo e divertente.

Roma. Museo Storico della Fanteria. “Salvador Dalì, tra arte e mito”

Roma, Dalì

Fino al 27 luglio. Il percorso espositivo permette ai visitatori di fare un viaggio nella vita di Salvador Dalì, partendo dalle origini fino alle ultime sperimentazioni artistiche. 200 opere, di queste 80 provengono da collezioni private italiane e francesi e le altre sono capolavori di diversi protagonisti del surrealismo come René Magritte, Max Ernst, André Masson, Man Ray, Leonor Fini e Giorgio de Chirico, oltre a scrittori del calibro di André Breton, Jean Cocteau, Louis Aragon. Perché andarci con i bambini: la mostra è un’esperienza immersiva a 360°. Oltre ai dipinti che hanno segnato la storia dell’arte, si potranno ammirare arazzi, fotografie, libri, gioielli, oggetti in vetro, ceramiche, incisioni a puntasecca e, tra i pezzi più significativi, le litografie legate alla Divina Commedia di Dante. Un inno alla genialità di Dalì che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura mondiale, unendo realtà ed immaginazione in un modo che pochi altri artisti hanno saputo fare.

MOSTRE IN CAMPANIA

Napoli. Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta – Lapis Museum. “Picasso. Il linguaggio delle idee”

Copyright Succession Picasso by SIAE 2025 | Reproduction after "Saltimbanques au chien 1905" by Pablo Picasso, part.
© Succession Picasso by SIAE 2025 | Reproduction after “Saltimbanques au chien 1905” by Pablo Picasso, part.

Fino al 28 settembre. La mostra “Picasso. Il linguaggio delle idee” attraversa le mille sfaccettature del grande artista spagnolo. Dalle vivaci gouaches alle imponenti sculture, dai coloratissimi costumi teatrali alle affascinanti incisioni, si scopre come Picasso ha reinventato il linguaggio artistico in ogni sua forma. Il percorso, suddiviso in otto sezioni tematiche (tra cui “Arlecchino e i saltimbanchi”, “Le ceramiche” e “L’Amico vagabondo divertente”) guida tra 107 opere. Un’occasione unica per ammirare la sua incredibile versatilità e creatività, scoprendo un artista che non ha mai smesso di sperimentare. Perché andarci con i bambini: questa mostra è perfetta per le famiglie. La varietà delle opere, dalle stampe ai manifesti colorati, dalle ceramiche tattili ai divertenti costumi teatrali, attrae e affascina. Le diverse sezioni tematiche rendono il percorso dinamico e stimolante, permettendo ai bambini di scoprire un Picasso giocoso e fantasioso, lontano dall’idea di un artista “difficile”.

MOSTRE IN PUGLIA

Alberobello (BA). Casa Alberobello. “BANKSY E ALTRE STORIE DI ARTISTI RIBELLI”

Murakami, FlowerballFino al 30 settembre. Alberobello accoglie nelle sale di Casa Alberobello una mostra che racconta il mondo attraverso gli occhi di alcuni tra i più influenti artisti viventi. Il conflitto, la ribellione, la forza dell’innocenza contro la brutalità del mondo. Sono questi i temi che la street art cattura e trasmette in modo dirompente sotto forma di messaggio sociale universale: l’identità personale si trasforma in identità artistica forte, chiara e inconfondibile. Perché andarci con i bambini: per osservare storie “controcorrente” che parlano di vita, di ingiustizia sociale, narrate ora con spirito canzonatorio, ora con maestria lirica. Il messaggio non è mai banale né scontato, scuote le coscienze, insegna, commuove, piccoli e grandi.

E ancora…

“Dinosauri in carne e ossa”

Mostra Dinosauri in Carne e OssaMostra itinerante. Dinosauri in Carne e ossa è una esibizione nella quale i dinosauri e gli altri animali preistorici che costituiscono il nucleo centrale dell’esposizione vengono presentati con l’aspetto che dovevano avere in vita, ricostruito in base agli studi scientifici sui fossili. Un impianto scientifico di grande accuratezza, dunque, che ogni tappa declina in base a particolari temi o legami col territorio che la ospita. Attualmente la mostra si può visitare a Gubbio (PG), San Lazzaro di Savena (BO), Fiumicino (RM), Roma.

 

 

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Copyright: FamilyGO. Foto di copertina: Angelo Accardi. Foto interne: Danilo D’Auria; Michele Purin; Matteo Massagrande; M. Rosellini; Perottino; Carlotta Coppo; Gek Comunicazione; Andrea Guermani; Armellin F.; Lorenzo Ceretta; Matteo Zarbo; Walter Chandoha, Walter Chandoha Archive; Depositphotos; Pablo Picasso, Figure, 1957. Riproduzione litografica 32,2×43,5 cm (realizzazione dopo l’opera “Figure”; 1940) © Succession Picasso by SIAE 2025; © Sebastião SALGADO; © Successiò Miro / ADAGP, Paris by SIAE 2025; Marco Pintacorona; Museo Radici & Hub, Brassaï; Attilio Zontini; Gianni Giansanti; altre foto delle rispettive mostre.

 

 

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