In auto con un neonato: consigli per un viaggio sereno

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Margherita Grotto, autore di Family Go
Età bambini:  0-12 mesi

Quando si tratta di viaggiare in auto con un neonato, la sicurezza e il comfort sono prioritari. Dalle corrette procedure di installazione dei seggiolini alle misure preventive per affrontare eventuali emergenze lungo la strada a quanto lungo dev’essere il tragitto, ecco come godersi un viaggio sicuro e senza stress con i più piccoli.

C’è un nuovo piccolo essere umano in famiglia. E ci sono nuovi pensieri da affrontare, nuovi equilibri da ritrovare, nuove esperienze da vivere. Il viaggio in auto con un neonato, ad esempio, può presentare alcune sfide ed essere fonte di preoccupazioni, ma con preparazione e conoscenza è possibile garantire la massima sicurezza per il piccolo passeggero.

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Per far sì che i genitori possano affrontare una vacanza con un neonato in maniera tranquilla abbiamo consultato Martino Chiti, istruttore di primo soccorso e specializzato nel pediatrico, co-founder di camillo.online, ente di formazione per servizi d’emergenza, raccogliendo preziosi consigli e suggerimenti.

Viaggiare in auto con un neonato: i requisiti fondamentali per garantire la sicurezza

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“Siamo tra i peggiori, in Europa, per il trasporto dei bambini in auto, e dobbiamo risolvere questo problema”. Esordisce così Martino, delineando una situazione non rosea sul fronte “trasporto bambini in Italia”. Sono tante le regole da tenere in considerazione per il trasposto in auto di un infante da 0 a 12 mesi, regole che valgono sia per il viaggio in vacanza che per il semplice spostamento in città, e non possono essere banalizzate, ignorate o bypassate.

Una delle prime da non sottovalutare è la posizione del seggiolino: possibilmente centrale posteriore – così che il bambino possa essere lontano da ogni possibile punto di impatto in caso di incidente – o, perlomeno, su uno dei due posti laterali posteriori.

“La legge permetterebbe di montare il seggiolino anche sul sedile anteriore con orientamento posteriore disattivando l’airbag, ma è una posizione fortemente sconsigliata perché non solo induce il conducente a notevoli distrazioni, ma è anche il posto più pericoloso in un incidente”.

Seconda regola imprescindibile è il seggiolino agganciato contro il senso di marcia (sebbene dai 9 kg / dai 15 mesi / dai 76 cm sia possibile metterlo fronte strada), così da limitare – in caso di impatto – i danni sul collo e scaricare la sollecitazione della testa sul seggiolino stesso. Molti di questi arrivano fino a 125 cm lasciando comodo spazio alle gambe.

La scelta del seggiolino

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Mondo ovetti: non tutti sono buoni per tutti. Ci sono parametri oggettivi da valutare, tra cui il peso e l’altezza del bambino, i crash test indipendenti, la compatibilità con la macchina, le tipologie di aggancio, la data di scadenza a seconda di parametri strutturali come stress da temperatura caldo/freddo, agenti ossidanti, usura, e dei parametri soggettivi, come il carattere del bambino.

“Consiglio sempre delle consulenze con SicurBaby, professionisti del campo, indipendenti e certificati, per analizzare dettagliatamente percentili e carattere del bambino, così da poter scegliere il modello di ovetto adatto – suggerisce Martino -. In pratica: eventuali problematiche, come il pianto continuo quando il bimbo viene posizionato nell’ovetto, indice di disagio per quella seduta scelta, vanno arginate a monte”.

Nei viaggi lunghi è possibile anche l’uso della navicella per i bambini da 0 a 12 mesi, e non c’è da gridare allo scandalo. Attualmente sono due le navicelle sul mercato valide per il trasporto dei bambini in auto che hanno superato i crash test europei e che sono particolarmente consigliate per molte ore di viaggio, poiché mantengono la posizione a 180 gradi dei neonati, con beneficio di schiena, collo, polmoni. “Anche in questo caso, come per i seggiolini, consiglio una consulenza che permetta di valutare una serie di esigenze e che porti alla scelta di una buona navicella”.

Quando e come fare il viaggio in auto con un neonato

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Per affrontare in serenità il primo viaggio con un neonato vanno considerati una serie di fattori esterni, come la stagione (sicuri di volervi mettere in macchina con 40 gradi fuori?), e la gestione iniziale di orari e bisogni, nella ricerca di un equilibrio. “Sconsiglio un viaggio di cinque ore, se possiamo evitarlo, con un bimbo piccolo. Se è in programma ed è inevitabile, è fortemente consigliato dividerlo in più giorni per non superare le 3 ore di viaggio al giorno”.

Più i bambini sono piccoli, meno devono stare nell’ovetto per evitare l’asfissia posizionale (la posizione di addormentamento nell’ovetto con testa che si appoggia alle vie aeree aumenta il rischio SIDS – fonte: American Academy of Pediatrics).

In un bambino di poche settimane di vita (fino ai 6 mesi) va fatta una pausa di 10 minuti almeno ogni 40 minuti di viaggio per permettergli di stendere schiena e collo. Più il bambino cresce, più è possibile dedicare una pausa di 10 minuti ogni 50 minuti di viaggio. 

“È il tempo di permanenza che comanda – prosegue Martino -. Di fondo è consigliato tenere il meno possibile il bimbo nell’ovetto, poiché la posizione curva della schiena non è naturale”. Per tale motivo, in caso di soste lunghe il bambino va trasferito nella carrozzina (sotto i 6 mesi) o sul passeggino (sopra i 6 mesi).

Il dispositivo antiabbandono

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Camillo nasce proprio nel 2018 come WebApp gestionale per prevenire l’abbandono involontario in auto di bambini nella fascia 0-3 anni.

“Va ribadito che l’abbandono in auto avviene non per dimenticanza, ma per patologia: si chiama amnesia transitoria dissociativa, spesso causata da traumi o stress – prosegue Martino -. Il cervello sotto stress ti fa credere che hai fatto una cosa che non hai fatto, come lasciare il bambino a scuola, quando invece è ancora in auto”.

Con la legge 117/2018 “Introduzione dell’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi” i dispositivi antiabbandono sono obbligatori dal 6 marzo 2020 fino ai 4 anni non compiuti del bambino in Italia, e sono uno strumento per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi.

Altri consigli utili

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Oltre alle regole base di sicurezza per un viaggio in auto, si consiglia di montare le tendine per bloccare i raggi solari, soprattutto negli spostamenti estivi, di valutare il copriseggiolino per far sudare di meno il bambino, e di tenere l’infante poco vestito in auto.

Per qualsiasi necessità ci si ferma: sia per allattare che per far mangiare il bambino, poiché in caso di ostruzione si è più comodi nel mettere in pratica le manovre salvavita. Con l’auto in movimento si può far bere il bambino agevolandolo con la cannuccia.

Per distrarlo nel corso del viaggio sono preferibili giochi morbidi e non rigidi, perché in un impatto potrebbero diventare proiettili.

“E per una maggiore serenità in vacanza, ma nella vita in generale, è importante che i genitori facciano un corso di primo soccorso pediatrico completo, perché nessuno deve sentirsi impotente di fronte un bambino che soffoca”.

Ulteriori informazioni

Una volta chiarite le modalità di trasporto, ecco una lista utile di cose da portare in valigia se si viaggia con un neonato.

Leggi anche il nostro articolo sulle 10 tips per viaggiare in aereo con un neonato.

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Copyright FamilyGO. Foto di camillo.online, Depositphotos.

 

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