Si fa presto a dire vacanza studio all’estero, un po’ più difficile è destreggiarsi tra le tante proposte, alcune magari – ai più – sconosciute. L’obiettivo è lo stesso, imparare l’inglese dove l’inglese si parla davvero. Le soluzioni sono tante, per tutte le età e per ogni genere di esigenza. Anche per i più piccoli.
In questo periodo dell’anno chi ha figli dagli 11-12 anni in su comincia a pensare alle varie possibilità di vacanze studio all’estero per permettere ai ragazzi di immergersi nella cultura locale. E si comincia anche a ponderare quale sia la scelta migliore. Ecco quindi la nostra mini-guida alla vacanza studio che vuole essere un aiuto per aiutarvi a capire quale sia la soluzione che più fa al caso vostro. Perché non siamo tutti uguali e, di conseguenza, nemmeno le proposte di vacanze studio lo sono.
La classica vacanza studio con i tour operator più conosciuti
Le vacanze studio all’estero non sono certo una novità, sono cose che si facevano “già ai miei tempi”. Per citare gli adolescenti che ho in casa. Esistono quindi tour operator serissimi, con comprovata e decennale esperienza alle spalle, che offrono proposte valide e per tutte le esigenze.
Pensiamo a EF, Study Tours , Interstudio Viaggi, Accademia Britannica, Esl (molti offrono anche pacchetti per vacanze INPS) oppure Wep che offre anche la possibilità di partire da soli per mettersi davvero alla prova. Accanto a questi ci sono le soluzioni un pochino più personalizzate delle scuole di lingue che si trovano nelle diverse città.
I vantaggi di questi grandi tour operator sono diversi. Innanzi tutto le mete che offrono per trascorrere le vacanze studio all’estero sono tantissime. Dall’Inghilterra, all’Irlanda passando per Scozia, Stati Uniti o perfino Australia e Nuova Zelanda per chi vuole imparare l’inglese. Oltre a tutte le proposte per le altre lingue. Più ci si allontana dalla cara Vecchia Europa più i prezzi salgono, ovviamente. E per questo motivo è anche più difficile trovare altri italiani, l’ambiente è decisamente più internazionale.
Un altro vantaggio è la possibilità di scegliere tra famiglia o college, a seconda dell’età. Si consiglia solitamente il soggiorno in famiglia dai 13-14 anni, con le dovute eccezioni. Stare in una famiglia comporta un certo spirito di adattamento e la possibilità di non trovarsi con una famiglia amorevole e accogliente che sforna pancake a colazione. Ci sono famiglie che accolgono gli studenti per passione e altre che lo fanno puramente per una motivazione economica. Affidarsi quindi a tour operator “famosi” spesso fa sì che le famiglie siano confermate di anno in anno, con una scrematura di quelle davvero da scartare. Bisogna sempre accertarsi della possibilità di cambiare famiglia. Sapendo che comunque bisogna adattarsi e che le vacanze studio sono spesso da considerarsi anche delle esperienze formative.
Il grande svantaggio dei tour operator più famosi è che solitamente si muovono con gruppi numerosi. La possibilità di trovarsi nel classico gruppone di italiani è altissima. Rimane il valore dell’esperienza all’estero, ma l’inglese ne risente.
Le vacanze studio con piccoli gruppi e insegnanti di inglese
Ci sono poi soluzioni più “a misura”, potremmo definirle così. Solitamente sono vacanze studio organizzate direttamente dalle insegnanti di inglese mosse soprattutto da grandissima passione. Si tratta di vacanze studio per gruppi più piccoli, gestite in collaborazione con piccoli tour operator o con le scuole di lingua, sia italiane che straniere. A volte sono le stesse insegnanti che prendono direttamente i contatti con le scuole inglesi, a garanzia di un ambiente più internazionale.
Abbiamo intervistato Silvia Baldisserotto (la sua mail, se volete contattarla, è: silviabaldisserotto@gmail.com), docente di lingua inglese, accompagnatrice sia di progetti ERASMUS che di vacanze studio nel Regno Unito da tantissimi anni. Silvia ci racconta così: “Capita che qualcuno chieda “chi ve lo fa fare?” e la mia risposta è sempre la stessa: la passione. E anche l’idea di far parte dei futuri ricordi dei ragazzi, legati a un’esperienza che non si dimentica, nemmeno da adulti.
In questi 15 giorni si cresce e si torna a casa diversi, con una marcia in più. La differenza tra fare una semplice vacanza all’estero e vivere, invece, un’esperienza formativa in un paese straniero la fanno sempre gli accompagnatori. Io e la mia collega cuciamo il viaggio addosso ai ragazzi aggiungendo, togliendo e personalizzando le varie proposte. Ogni viaggio è diverso dall’altro, negli anni abbiamo portato i ragazzi a vivere esperienze diverse e a regalare loro piccole grandi sorprese. Cambiamo sempre meta per non annoiare chi vuole tornare per due o tre anni di fila. L’anno scorso, per esempio, eravamo a Edimburgo quest’anno invece si vola a …. Oxford”.
La passione di Silvia è quella di tante insegnanti che amano sinceramente stare con i ragazzi, altrimenti avrebbero scelto un altro mestiere.
Il vantaggio di questo tipo di vacanza studio all’estero è il livello qualitativo, sempre molto alto perché i gruppi sono piccoli, si possono organizzare gite particolari, le esigenze dei ragazzi – che spesso si conoscono personalmente – sono al centro. Tutto funziona poi per passaparola, la forma di pubblicità più affidabile che ci sia. Le persone si trovano bene, ci ritornano e lo consigliano.
Lo svantaggio è che ogni insegnante solitamente fa una sola proposta all’anno, in un solo posto. Non c’è quindi un’ampia scelta di mete tra cui attingere, anche se ogni anno solitamente si cambia destinazione.
L’inglese si impara senza banchi e libri: si va al campus!
Siamo abituati alle classiche vacanze studio con la solita formula ormai rodata: le lezioni in classe al mattino e al pomeriggio, le gite di mezza giornata e la gita lunga di un giorno. Nel mezzo attività sportive e creative. I ragazzi dei gruppi con cui si parte sono quasi sempre italiani, poi sul posto si possono incontrare studenti di varie nazionalità.
Ma questa non è l’unica formula per fare le vacanze studio all’estero. Ci sono i campus, i classici centri estivi per i bambini e i ragazzi inglesi a cui è possibile iscriversi.
Anche in questo caso ci sono due tipi di proposte. Per esempio mia figlia ha vissuto questo tipo di esperienza negli Stati Uniti, frequentando i campus con studenti americani e soggiornando in famiglia. È partita con un piccolissimo gruppo di sei persone ed è rimasta là per tre settimane. Nei campus che frequentava non c’erano italiani, questo le ha permesso di essere totalmente esposta alla lingua.
Se i vostri figli non se la sentono o sono ancora troppo piccoli per un’esperienza in America, potete optare per un summer camp più vicino, in Inghilterra. O perché no, che ne dite di un Summer Camp a tema calcio a Malta?
Anche in questo caso le proposte sono due. Potete affidarvi a organizzazioni locali che gestiscono i summer camp residenziali (con alloggio) oppure decidere di affittare un appartamento, accompagnare i vostri figli e portarli ogni mattina al Summer Camp. Esattamente come fareste in Italia.
Questa è un’opzione perfetta soprattutto per i più piccoli, anche dai 6 anni. La lingua non è un ostacolo perché i bambini, quando si tratta di giocare, non si fanno troppi problemi. Non ci sono lezioni, solo gioco e divertimento, in base alle proprie inclinazioni. Ci sono anche proposte per le vacanze di Pasqua e per tutti i periodi di vacanze scolastiche inglesi. Se non sapete districarvi tra le migliaia di proposte che si trovano in rete, potete contattare Fabiana Ecca che, vivendo sul posto, può offrirvi consulenze sulle proposte di summer camp.
Il vantaggio è che i bambini saranno veramente immersi nella lingua inglese, in maniera semplice, naturale. Impareranno molto più che sui banchi di scuola ed entreranno davvero in contatto con un’altra realtà. Inoltre, un vantaggio per i genitori che accomagnano, potete approfittarne per fare una vacanza in Inghilterra ed esplorare la zona in cui vostro figlio farà il campus.
Lo svantaggio è che non tutti i bambini sono fatti per buttarsi in certe situazioni. Potrebbero sentirsi intimiditi o a disagio non capendo bene la lingua. Si tratta di uscire alla comfort zone, magari trovandosi a essere l’unico straniero. È un’esperienza all’estero molto bella ma decisamente non per tutti.
Le vacanze studio in famiglia: si torna tutti sui banchi di scuola
L’ultima frontiera delle vacanze studio è quella delle proposte per tutta la famiglia, pensate per chi ha bambini più piccoli ma riconosce l’importanza di esporli fin da subito alla lingua inglese, ormai una conoscenza imprescindibile.
La vacanza studio in Inghilterra per tutta la famiglia si struttura come una vacanza studio classica. Solo che anche i grandi frequentano le lezioni, in contemporanea con i figli.
Anche in Irlanda la vacanza studio formato famiglia è un’ottima idea per abbinare lo studio della lingua inglese alla visita di un paese splendido.
I vantaggi di questo tipo di esperienza sono tanti. Si possono fare a qualunque età dei figli, ci si mette alla prova anche da grandi, si migliora l’inglese a tutti i livelli e si possono conoscere altre famiglie da tutto il mondo.
Gli svantaggi sono che, per motivi di ferie e budget, queste potrebbero essere le uniche vostre vacanze. E magari vi troverete a rinunciare al mare o alla montagna. Ma ne guadagnerete in inglese.
Copyright: Familygo. Foto: English For Family; S. Baldisserotto; © AC Milan Academy; Maltaforenglish