Pasta in festa: andar per mulini a Gragnano e assaggi golosi a FICO

FICO, pastificio di Martino di Pasta di Gragnano
Germana Cabrelle, autore di Family Go
Tempo necessario: 1 giorno
Età bambini:  0-12 mesi1-3 anni4-12 anni13-18 anni

Andiamo alla scoperta della Pasta di Gragnano IGP. La ghiotta occasione della Festa dall’8 al 10 settembre nella cittadina campana della Valle dei Mulini e i saporiti assaggi di Fico, l’unico Parco esistente dedicato al cibo italiano che si trova a Bologna. Entrambi luoghi dove portare i bambini che potranno conoscere da dove arriva questa tradizione della cucina italiana e divertirsi mettendo le mani in pasta!

Tutto il cibo che arriva sul piatto ha una storia ed è utile saperla e interessante conoscerla. La pasta, per esempio, è un bene gastronomico tipicamente italiano e la cittadina di Gragnano (Napoli) è famosa in tutto il mondo per l’altissima qualità della pasta di semola di grano duro che viene prodotta nei suoi antichi pastifici.

Nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento europeo di Indicazione Geografica Protetta Pasta di Gragnano IGP, vale a dire che si può produrre soltanto all’interno del territorio comunale di Gragnano: un’area di appena 15 km quadrati. Un luogo unico per il particolare microclima tra il Golfo di Napoli e i Monti Lattari nella Penisola Sorrentina.

A settembre è Festa della Pasta di Gragnano IGP

Paccheri di GragnanoL’occasione ghiotta per conoscere bene da vicino la Pasta di Gragnano IGP potrebbe essere proprio una gita in Campania e la partecipazione alla festa organizzata dal Consorzio di Tutela in calendario dall’8 al 10 settembre 2023.

Il programma dell’evento è gustoso e coinvolgente, soprattutto per le famiglie.

Ci saranno quattro stand di cibo dedicati alla preparazione delle ricette del territorio e tre postazioni con chef stellati che interpreteranno in varie declinazioni la tradizione e l’evoluzione di questo prodotto d’eccellenza. Sono previste anche visite guidate ai pastifici della zona per scoprire le fasi di produzione della pasta di Gragnano IGP, laboratori creativi per bambini per realizzare collane e bracciali con i formati di pasta, attività ludico-artistiche per varie fasce d’età e giochi di squadra.

Tra una forchettata di pasta e l’altra si potrà assistere a fantasmagorici spettacoli teatrali, musica dal vivo ed esibizioni di artisti di strada. Fra le attrazioni itineranti è molto attesa la performance “Il gigante e la bambina”: l’incontro fantastico tra una marionetta di 4 metri di altezza e una ballerina che si muove graziosamente sopra una grande sfera. Ma non è finita: un quartetto di mimi ucraini accompagnerà il pubblico durante lo svolgimento di questa ricca kermesse.

L’apertura dei festeggiamenti avverrà con il memorabile “taglio dello Spaghetto” in via Roma cui seguiranno momenti di approfondimento con autorevoli relatori che parleranno dei valori della buona tavola e della cucina italiana come patrimonio immateriale Unesco. Il programma completo con tutte le attività è disponibile online sul sito del consorzio di Gragnano.

Gragnano Città della Pasta e la Valle dei Mulini

I Monti Lattari     Valle dei Mulini, Gragnano

Se Gragnano è soprannominata “La città della pasta”, il luogo dove si trova è denominata La Valle dei Mulini ed è classificata come uno dei “Luoghi del cuore” del FAI, il Fondo Ambiente Italiano.

La concomitanza della Festa della Pasta dall’8 al 10 settembre 2023, potrebbe coincidere con una escursione proprio qui, dove tutto ha avuto origine. Geograficamente la Valle dei Mulini è una parte dell’antico sentiero che da Castellammare di Stabia raggiungeva Amalfi via terra. È lunga 2 km ed è un parco naturalistico dove tra archeologia industriale e natura si snoda uno dei paesaggi più caratteristici della provincia di Napoli. Costeggiando il Fiume Vernotico si nota la presenza di sorgenti e la pendenza del terreno che fu ottimale per la costruzione di mulini azionati dalla forza dell’acqua.

La Valle dei Mulini di Gragnano è una piacevole passeggiata nella natura e nella storia, dove durante il tragitto si possono ammirare i ruderi dei vecchi mulini – qualcuno riqualificato, altri in via di recupero – che sono alla base della storia della pasta di Gragnano. In occasione della Festa della Pasta 2023, sarà inaugurato il Mulino Lo Monaco il cui restauro è stato realizzato dal Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari “Alfonso Maria Di Nola” con il contributo del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP.

Assaggi di storia: l’oro bianco del Sud

Valle dei Mulini, GragnanoI motivi per cui la pasta di Gragnano è così rinomata hanno origini antiche. Già nel 1700 gli oltre 30 mulini che tuttora si possono ammirare nella “Valle dei Mulini” erano alimentati da una qualità di acqua sorgiva che conferiva un particolare gusto all’impasto. Inoltre, il sole tipico del Sud e la leggera aria umida e temperata proveniente dal mare, facilitava la lenta essiccazione. Questa combinazione di elementi naturali si è rivelata vincente e ha fatto sì che già verso la metà del 1800 i laboratori di produzione di pasta diventassero moltissimi a Gragnano, tanto che la maggior parte dei residenti si dedicava alla produzione della pasta, definita “oro bianco”.

Nell’Ottocento sorsero i grandi pastifici lungo Via Roma e Piazza Trivione e i primi commerci con Firenze, Torino e Milano. Per facilitare i trasporti, il 12 maggio 1885 fu istituita una stazione ferroviaria che collegava Gragnano a Napoli e quindi all’Italia intera. All’inaugurazione erano presenti il re Umberto I e la regina Margherita di Savoia, consumatori ed estimatori della pasta di Gragnano. Da lì in avanti, data la grande richiesta di pasta e l’arrivo dell’energia elettrica, gli antichi torchi in bronzo e le trafile azionate a mano, furono sostituiti da moderni e più veloci macchinari.

Il Novecento fu un secolo difficile per Gragnano, attraversata dalle due Guerre Mondiali. La crisi si fece sentire soprattutto nel Dopoguerra, quando cominciò la concorrenza con i grandi pastifici del Nord Italia, che potevano disporre di maggiori capitali e contare su più investimenti. Il terremoto dell’Irpinia del 1980 peggiorò ulteriormente la situazione e ridusse il numero di pastifici a sole 8 unità. Eppure, nonostante queste vicissitudini, Gragnano continua tuttora a essere celebrata come “La città della pasta” e ha puntato sull’alta qualità che l’ha resa famosa in tutto il mondo. esportandola con successo. Attualmente si producono tonnellate di Pasta di Gragnano IGP in circa 23 pastifici, anche se i marchi sono più numerosi.

Come riconoscerla? tutte le confezioni di “Pasta di Gragnano IGP”, devono obbligatoriamente riportare sia il logo rotondo europeo blu dell’Indicazione Geografica Protetta, sia il logo dell’Indicazione “Pasta di Gragnano”. Si può trovare nelle forme tipiche della fantasia dei pastai gragnanesi, che risultano circa 250.

A Fico la bontà sotto gli occhi… e in bocca

FICO, pastificio di Martino di Pasta di Gragnano     FICO, pastificio di Martino di Pasta di Gragnano, spaghetti

Anche a Fico a Bologna, il Parco da Gustare, si possono apprendere i segreti e il procedimento di lavorazione della Pasta di Gragnano IGP nel rispetto delle tradizioni, dell’amore per l’artigianalità e per la cultura gastronomica italiana. A Fico si può scoprire la produzione di diversi formati di pasta di semola di grano duro 100% con la tecnica dell’estrusione dalla trafila in bronzo e il successivo posizionamento nei telai di essiccazione a lenta e bassa temperatura.

Un breve e simpatico video riassume la storia di uno dei più celebri pastifici di Gragnano: il Pastificio Di Martino, che dal 1912 è custode e principale ambasciatore nel mondo della Pasta di Gragnano IGP. A Fico il Pastificio Di Martino cucina al momento la propria pasta per ottime degustazioni. Si può scegliere tra il classico spaghetto al pomodoro e basilico, i paccheri ripieni fritti con crema di zucchine gamberetti e provola, oppure la carbonara o i mezzanelli cacio e pepe e ‘nduja in base alla stagionalità.

 

Copyright: FamilyGO. Foto di FICO; Consorzio Gragnano; Depositphotos; iStock; wikipedia /Franz Conde

 

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