Slow Flow: lungo le vie d’acqua del Veneto sulle orme del Palladio e del Petrarca

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Heidi Busetti, autore di Family Go
Tempo necessario: Weekend
Età bambini:  4-12 anni13-18 anni

Conoscete il progetto Slow Flow – Veneto Waterways Experience? È un mix di esperienze, tour tematici, transfer in barca per raggiungere, attraverso i canali fluviali, i luoghi incantati del Veneto. Si sperimenta così un turismo lento, responsabile e sostenibile, adatto a tutta la famiglia. Se amate questo tipo di esperienze, lontano dal caos quotidiano, non vi resta che partire con noi alla scoperta dei Colli Berici e dei Colli Euganei per immergervi nella Bellezza!

I mulini di Mossano, ricordi di un’epoca lontana

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Al mattino arriviamo a Mossano, nella parte orientale dei Colli Berici. Camminiamo lungo una strada asfaltata, con la lentezza di chi se la vuol godere, e, una volta arrivati sotto una pianta di more, scendiamo lungo un sentierino che conduce là dove sorge la Valle dei Mulini. Sono dodici mulini idraulici, ben tenuti dai proprietari attuali e alcuni funzionanti per la gioia dei bambini, che possono ammirare queste grandi ruote girare al ritmo dell’acqua corrente. Tra di loro c’è il Mulino di Buttarello, che cessò l’attività negli anni Settanta, e fu interamente adibito ad uso abitativo. Oggi, dell’antico opificio idraulico (di epoca medioevale) non resta nulla, tuttavia i Mossanesi ricordano la grande ruota in ferro che riceveva l’acqua direttamente dalla roggia, due macine e il buratto. Agli inizi del Novecento qui vivevano due famiglie che, oltre al mulino, possedevano una grande stalla con mucche e capre. Ancora oggi passando per il sentiero della Valle dei Mulini è possibile udire delle oche starnazzare al solo avvicinarsi degli sconosciuti!

L’elegante Vicenza, piccola perla palladiana

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Luogo conosciuto come punto di eccellenza delle architetture palladiane, Vicenza ha ospitato il Palladio nel Cinquecento, quando la città era nel suo massimo splendore. Di origini molto antiche (prima dell’avvento dei romani era già centro delle antiche popolazioni venete), ha attraversato l’epoca Medioevale fortificata da mura che proteggevano la città. Ma dal Quattrocento, Vicenza entra sotto il controllo della Repubblica di Venezia e accresce i suoi confini in larga misura, arrivando quasi a raggiungere le dimensioni di Padova e Verona, fino al punto in cui raggiunge il suo massimo splendore dal punto di vista economico, sociale e culturale. In questo contesto Andrea Palladio costruisce nel 1580, il Teatro Olimpico, il teatro coperto più antico del mondo, che ancora oggi lascia senza fiato! Accomodandovi sulle gradinate di legno, assisterete a uno spettacolo prospettico senza eguali. E quando partirà la musica, e un gioco sapiente di luci illuminerà prima un’arcata e poi un’altra, esaltando la profondità degli spazi, chiederete di poter restare lì seduti per ore! Anche i bambini non fiateranno più, perchè l’incanto è tale che la Bellezza toglierà la parola. Commovente è l’aggettivo con cui definirei quest’opera d’arte e preziosa una visita in questo tempio della meraviglia e della prospettiva matematica.

Il Catajo e la Riviera euganea, da Battaglia Terme a Monselice

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Dopo la prima colazione, partiamo per i Colli Euganei in direzione Battaglia Terme, per visitare il Castello del Catajo. Monumentale edificio di 350 stanze, considerato la reggia dei Colli Euganei, fu costruito da Pio Enea I Obizzi a partire dal XVI secolo. Il suo nome è legato ad una leggenda: si narra infatti che prenda origini dal Catai, la regione della Cina visitata da Marco Polo e che la costruzione sarebbe così grande e particolare proprio perché simile al palazzo del Catai di cui tanto parlò l’esploratore. Al suo interno spiccano elementi che accendono la curiosità dei bambini, come il grande elefante custodito nella loggia all’ingresso, accompagnato dalla presenza del dio Bacco. La composizione è legata ad una leggenda che vede il dio del vino protagonista di un lunghissimo viaggio che parte dal bacino del Mediterraneo fino all’attuale India, per diffondere la conoscenza della vite. In Oriente, il dio riscuote un tale successo che la popolazione locale decide di donare a Bacco un animale sacro, l’elefante appunto, con cui Bacco torna in trionfo seguito da satiri e baccanti, annunciato dalla Fama. Secondo i proprietari dell’epoca, non v’era luogo migliore del Cataio per ospitare Bacco al suo rientro, questo perché il castello era un luogo di festa e divertimento.

Fin che la barca va…

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In tarda mattinata, dopo aver visitato le stanze affrescate del Castello che raccontano l’affascinante storia della famiglia Obizzi, saliamo su una motonave per percorrere una via d’acqua. Risaliamo così il canale Battaglia, un’antica via di navigazione scavata dai padovani tra il 1189 e il 1201, che prevede anche il passaggio attraverso una conca di navigazione. La conca, interamente in cemento armato, è stata costruita tra il 1919 e il 1923, per collegare il Canale di Battaglia al Canale Vigenzone, quindi a Chioggia. Permette in un solo passaggio di superare un dislivello di oltre 7 metri, grazie ad un particolare meccanismo a pressione idraulica.

Museo della Navigazione Fluviale, cultura e civiltà dell’acqua

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Restaurata nel 1996, oggi ci permette di approdare al Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia Terme, dove i bambini spalancheranno gli occhi, circondati da modellini di barche e attrezzi del mestiere! Il Museo si propone infatti di far conoscere la storia e la cultura della civiltà dei barcari, coinvolgendo le famiglie in un universo fatto di cose semplici e intuizioni geniali. Come riporta il depliant del Museo

“la barca era una vera e propria casa e soprattutto il contesto nel quale si svolgevano i piccoli, grandi avvenimenti della vita. Il barcone non trasportava solo merce, era anche il mezzo per conoscere il mondo che il barcaro vedeva scorrere dal fiume”!

Quale meraviglia ripartire ancora in motonave per raggiungere Monselice, attraversando le arterie d’acqua del territorio veneto…

Il Giardino monumentale di Valsanzibio

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I bambini non potranno che innamorarsene! Se non avete mai visto il giardino di Valsanzibio, considerato il Giardino storico più bello d’Italia, dovete rimediare al più presto. Situato ai piedi dei Colli Euganei, fa parte di Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani e fu voluto così come lo vediamo oggi dal nobile veneziano Zuane Francesco Barbarigo, aiutato dai figli Antonio e Gregorio. Fu proprio quest’ultimo, Cardinale, vescovo di Padova e futuro Santo, ad ispirare l’alta simbologia del progetto, dovuto all’architetto e fontaniere Luigi Bernini. Il giardino è l’emblema dei passaggi che l’uomo affronta nel suo percorso terreno, passando dall’Errore alla Verità, dall’Ignoranza alla Rivelazione. I bambini potranno così camminare lungo i sentieri che si intrecciano nel Giardino e camminare nel labirinto di Bosso, portatore di grandi messaggi.

Arquà Petrarca e i Colli euganei

La-casa-di-Petrarca-Arquà-Petrarca-foto-Devid-RotaspertiVera perla dei Colli Euganei – uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano – il paese fu scelto dal famoso poeta Francesco Petrarca per trascorrere gli ultimi anni di vita. Camminando tra le vie del borgo medievale, accompagnati dalla guida locale, scopriamo che Petrarca ebbe due figli, Francesca e Giovanni, e che la prima è sepolta a Treviso, nella Chiesa di San Francesco, vicino alla tomba di Pietro, il figlio di Dante. Il nome del borgo, fatto di casette che paiono disegnate e vie che s’arrampicano con grazia e gentilezza, probabilmente deriva da Arquata Montium, ovvero “arco dei monti”, unito al nome del celebre poeta. Qui vi consigliamo di visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Fontana del Petrarca, l’Oratorio di SS. Trinità e la Loggia dei Vicari, fino a raggiungere la parte più a monte dove sorge la casa del Poeta. Al primo piano, in una stanza chiusa al pubblico, ma vetrata, è possibile ammirare la sedia su cui Petrarca compose le sue poesie e un mobile dell’epoca, ancora ben conservato. A piano terra, in una teca allestita da Girolamo Gabrielli, è invece custodita la leggendaria gatta del poeta. Verità o mito? Poco importa. Agli occhi dei bambini parrà un essere straordinario!

“In brodo di giuggiole”

E per i genitori? Consigliamo una sosta per conoscere l’Enoteca da Loris per conoscere la giuggiola! Arrivata in Italia con l’Imperatore Augusto, la sua pianta veniva impiegata per adornare i templi della dea Prudenza. Furono i Veneziani a portarla sui Colli Euganei e qui la giuggiola ha trovato il suo habitat naturale tra corbezzoli, sambuchi e fichi d’India. Ad Arquà Petrarca le hanno dedicato persino una festa, arrivata alla sua 41° edizione (tra la prima e la seconda domenica d’Ottobre) ed è considerata una pianta di buon auspicio. Nell’enoteca potrete trovare diverse specialità, come il famoso Brodo di giuggiole, un mix di frutta autunnale composto da giuggiole, mele cotogne, melograno e uva, o ancora le giuggiole alla grappa di cui ingredienti sono i frutti freschi e dell’ottima grappa veneta.

Dove dormire

Hotel Panoramic Plaza, Piazza Repubblica 23, Abano Terme (PD) – L’hotel è strategico come punto di partenza per le varie escursioni. Dotato di grandi sale, propone colazioni molto ricche per tutti i gusti e buffet di verdure e dolci. Ottimi anche i primi e i secondi piatti, a base di carne o pesce. Situato in un’esclusiva zona pedonale, ha oltre 2500 metri quadrati di giardino e tre piscine termali comunicanti, di cui una interna.

Dove mangiare

Cantine-Pegoraro-Colli-Berici-foto-Devid-Rotasperti(1)Cantina Pegoraro – Via Calbin 24, Barbarano Mossano (VI) – I vigneti di questa cantina si estendono per circa sei ettari sulle colline di Mossano, tra boschi e uliveti, nella parte sud-orientale dei Colli Berici. Tutte le uve vengono raccolte a mano e lavorate freschissime con l’ausilio di nuove tecnologie, supportate dall’esperienza. La cantina, a conduzione familiare è un vero gioiello in cui vi invitiamo a prenotare una degustazione per conoscere i vini della zona, tra cui il TAI, il TAI rosso e il SYRAH. Da gustare con formaggi e salumi della zona, di cui noi ci siamo letteralmente innamorati!Birrificio di Monterosso – Via del Commercio, 8/A – Montegrotto Terme. Questo birrificio artigianale, figlio di due giovani soci, è stata una vera scoperta per la proposta di birre inusuali ma davvero buonissime. Noi abbiamo provato la birra Primavera, fruttata, alle Marasche Luxardo con frutti coltivati in loco. Sprigiona profumi fruttati di Marasche, limone e pesca con note speziate di chiodi di Garofano. Per chi amasse il sapore amaro, consigliamo invece Monte Altore, una birra NEIPA con luppolo dei Colli Euganei, che al palato risulta fruttato, amaro e dissetante, con un intenso gusto agrumato! L’Enoteca di Arquà – Via castello 9, Arquà Petrarca – Conoscete lo spritz euganeo? Bollicine sì, ma quelle del Fior d’Arancio in bottiglia, delle alture padovane. Niente coloranti o conservanti, e un basso grado alcolico. Naturalmente la regina è lei, la giuggiola, nel calice dello spritz. E quando in estate non c’è la giuggiola, il frutto viene sostituito con la ciliegia dei colli euganei. Imperdibile! Seduti sulla terrazza con la vista sui colli Euganei, consigliamo anche i taglieri dell’enoteca, per un’immersione nei sapori del luogo a 360 gradi.

Info utili

Slow-Flow-Veneto-foto-Devid-Rotasperti (4)Arte, cultura, poesia, fantasia. Il tour qui proposto è davvero perfetto per chi sogna di portare i bambini in una dimensione differente dal solito, nella nostra bella Italia. Il tour Slow-Flow – Veneto Waterways Experience è organizzato da Gentes Viaggi ed è a misura di tutti. Le esperienze Slow Flow sono inoltre totalmente personalizzabili, secondo il proprio concetto di viaggio. Se amate la navigazione, potete anche optare per le crociere fluviali, con Delta Tour Navigazione Turistica. Per conoscere Vicenza fin dentro il suo cuore, consigliamo l’XI Festival Vicenza in Lirica, al Teatro Olimpico di Vicenza fino al 10 Settembre 2023, mentre per esplorare la città, immergendosi nella sua storia, consigliamo i tour proposti dall’Ufficio Turistico di Vicenza, gratuiti per i bambini fino ai 12 anni.

Copyright: Familygo. Foto: Devid Rotasperti

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