Si “spicca il volo” verso un mondo colorato e pieno di sorprese. Al Pappagallo Rosso, il museo dei bambini di Treviso, l’immaginazione non ha limiti! Tra arrampicate, labirinti, travestimenti e giochi in legno è facile scoprire i segreti della scienza, della natura e dell’arte.
Si entra e… voilà. Si viene catapultati in un mondo di colori, giochi, esperienze. Siamo a Treviso, a pochi metri dalla stazione ferroviaria. Qui il 2 gennaio 2024, negli spazi di un locale sfitto che fu sala da biliardo, “è nato un pappagallo. Rosso”. Un volatile? No, un Museo per bambini.
Il Museo dei bambini di Treviso Pappagallo Rosso è una realtà in cui amore per i bambini e cultura si incontrano per dare vita a un progetto originale, colorato (osservate le pareti, sono piene di natura, animali e tinte vivaci!) e inclusivo. Si tratta di un museo sensoriale scientifico in cui i giochi per bambini di età 0-8 stimolano diversi sensi e abilità al fine di scoprire alcune curiosità sulla natura e la salvaguardia dell’ambiente. Ci siamo stati un’intera mattinata e qui vi raccontiamo la nostra esperienza.
Museo dei Bambini di Treviso Pappagallo Rosso: si gioca e “si vola (con la mente) in alto”
Regola numero 1: togliersi le scarpe. Come ogni luogo che si rispetti, non appena si entra al Pappagallo rosso si levano le calzature per non sporcare, sentirsi più liberi e percepire ancora più intensamente le esperienze… che passano anche dalla pianta del piede. Consigliamo di portare dei calzini antiscivolo.
Ma il museo dei bambini non è solo sperimentale: attraverso il gioco trasmette concetti scientifici e artistici, rendendo la scienza accessibile e interessante per i più piccoli.
Regola numero 2: toccare, sperimentare, maneggiare, osservare, costruire per mettere in moto il pensiero, validarlo o verificare.
Scienza, arte e divertimento
Dopo una breve spiegazione iniziale delle aree di gioco, le educatrici lasciano la libertà di provare, perché – come insegna Montessori – “Aiutami a fare da solo” riflette una proposta educativa centrata sull’indipendenza e sull’autonomia. Lo stesso Pappagallo rosso scopriamo essere un uccello che si prende cura dei suoi piccoli, ma li lascia anche fare tante esperienze avendo fiducia.
Suddiviso in diverse aree tematiche, ognuna delle quali con attività specifiche adatte a varie fasce d’età, il Museo diverte e istruisce.
C’è chi sceglie di entrare in un labirinto di legno che simula un nido di formiche e imparare la loro vita, c’è chi sceglie di travestirsi con gli abiti messi a disposizione e intanto impara il mimetismo di farfalle, volpi, camaleonti e serpenti corallo.
C’è chi sceglie di arrampicarsi su una casa sull’albero o di dondolarsi in un’amaca, chi sceglie di costruire torri con cuscini o piste per il trenino. Chi sceglie di giocare con gli animaletti o provare l’equilibrio sulle balance board.
La stanza della scienza è mantenuta appositamente più buia per permettere giochi di luce e suoni. Qui un grandissimo marchingegno fatto di pentole, mestoli, imbuti e corde, appositamente creato per il museo, viene attivato da un’operatrice con la sola “potenza” dell’acqua. La capacità di attirare l’ammirazione e l’attenzione dei bambini è più forte di qualsiasi cartone animato.
Un museo per tutti!
Il Museo dei Bambini di Treviso Pappagallo Rosso non si rivolge solo ai piccoli, ma anche agli adulti che, mediando giochi a difficoltà crescente e leggendo informazioni dedicate, trovano interessante scoprire e imparare, perché, lo sappiamo bene, non c’è un limite d’età per apprendere.
Ci siamo messi in gioco travestendoci, ricreando suoni con le campane tibetane, costruendo percorsi con i cuscini, attivando piccoli macchinari per conoscere la fisica. Si torna bambini senza giudizi o preconcetti.
La caffetteria, spazio di amicizia
Punto bonus? Una volta provate le attività io e marito ci siamo concessi un caffè, una pizzetta e un biscotto alla caffetteria in entrata, economica e comoda per rilassarsi e, al contempo, avere sotto occhio i bambini. Erano mesi che non riuscivamo a parlarci per lungo tempo senza essere interrotti da richieste varie (fame, sete, pipì…). Quindi sì, il Pappagallo rosso è un luogo che fa bene a tutta la famiglia.
Sempre qui, in uno spazio che invita alla spensieratezza è facile fare amicizia con altre famiglie, con la sicurezza che anche i figli si stanno divertendo e conoscendo tra loro in un ambiente sicuro e stimolante.
E poiché è un museo per tutti, ma veramente per tutti!, la stanza a destra dell’entrata è lo spazio dedicato a neogenitori, o genitori “in divenire”, neonati, e corsi. Gli ambienti sono pensati per allattare, per gattonare, giocare in piena sicurezza, e per partecipare a workshop.
Ovviamente nel bagno non manca un fasciatoio e qualche pannolino in più in caso di dimenticanza. Insomma, le famiglie sono al centro del Museo.
Ulteriori informazioni
Che siate residenti o turisti di passaggio, una visita a questo museo è un’opportunità imperdibile per trascorrere del tempo di qualità con i vostri piccoli, scoprendo insieme il piacere dell’esplorazione e della creatività.
Il Museo dei Bambini di Treviso Pappagallo Rosso non si propone solo come un Museo, ma con i corsi, la caffetteria e la possibilità di organizzare eventi privati, diventa un centro per la famiglia in cui trovare utili momenti di svago; un luogo in cui esigenze di bambini e genitori sono al centro dell’attenzione, ognuna con le proprie peculiarità e caratteristiche di ruolo.
Al Museo Pappagallo Rosso ci sono esposizioni artistiche e workshop in sinergia con alcuni festival già esistenti nel territorio, per creare rete, risonanza, collaborazione.
Per contenere i numeri il Museo si visita sempre su prenotazione sul sito www.pappagallorosso.it
Lo sapete che a 20 minuti di auto dal Museo Pappagallo Rosso di Treviso c’è un altro luogo “incantato”? È l’azienda agricola biodiversa Nonno Andrea, conosciuta per il Villaggio delle Zucche in autunno e per la raccolta dei tulipani tra fine inverno e inizio primavera di ogni anno.
Copyright FamilyGO. Foto di Margherita Grotto.