Visitare una grande città come Parigi con i bambini durante un evento globale come le Olimpiadi è possibile? E’ quello che cercheremo di scoprire nelle prossime settimane quando, armati di fiducia e tanta pazienza, partiremo per la capitale francese con due bambine. Con le quali ci proponiamo di visitare musei, monumenti e parchi divertimento, ma anche di respirare un po’ di quello spirito olimpico che è oggi più prezioso che mai. Ce la faremo? Stay tuned!
Inaugura venerdì 26 luglio la 33° Olimpiade dell’Era Moderna, che tutto il mondo conosce come Giochi Olimpici di Parigi 2024. Tutti gli occhi – reali e virtuali – puntati, dunque, sulla capitale di Francia dove – ci auguriamo – fino all’11 agosto si respirerà un po’ di quella pax olimpica di cui c’è tanto, tanto, bisogno. E dove tutto sembra essere pronto per un evento globale che affascina sportivi e non.
Visitare Parigi durante le Olimpiadi: cosa cambia?
I grandi eventi portano sempre con sé cambiamenti – più o meno armoniosi – nelle città o nelle località che li ospitano e – di conseguenza – nel modo di viverle da turisti. Come se la caverà Parigi di fronte a questa sfida? E come se la caveranno i turisti che la sceglieranno come meta delle proprie vacanze nell’agosto 2024? E’ quello che ci proponiamo di scoprire nelle prossime settimane quando partiremo per le nostre vacanze estive in famiglia con destinazione proprio Parigi!
Curiosi di capire come i giochi cambieranno il volto di una città che tutti conosciamo – per esperienza diretta o grazie a libri, film e serie tv – e al contempo di capire come le caratteristiche intrinseche della città cambieranno la regia stessa dei giochi. La cerimonia d’apertura su tutte, che sembra destinata a infrangere ogni tradizione, anche la più sacra, con la sfilata degli atleti non all’interno di uno stadio, ma su 160 battelli lungo la Senna e poi a terra fino al gran finale di fronte alla Tour Eiffel.
E che dire delle gare di nuoto di fondo e di triathlon che dovrebbero, inquinamento permettendo, tenersi proprio nelle acque della Senna? C’è mai stata una location più iconica e scenografica di questa? E il fatto che a poche ore dall’inizio ancora si discuta sulla salubrità o meno del fiume è uno spunto di riflessione in ottica di sostenibilità e di mondo che vorremmo lasciare ai nostri figli.
E se pensiamo che – per la prima volta nella sua storia – il Tour de France appena finito non si è chiuso con la tradizionale passerella sugli Champs Elysées (e, anzi, per Parigi non ci è proprio passato per non interferire con i preparativi delle Olimpiadi) capiamo che l’avventura che ci aspetta non è delle più scontate.
Aspettando Parigi 2024
Saremo a Parigi nella seconda delle due settimane olimpiche e vi racconteremo la città da turisti e da spettatori di un grande evento. Saremo lì negli ultimi giorni della gare, ma anche “il giorno dopo” e assisteremo all’inizio di un ritorno alla normalità che prevediamo sarà lunghissimo. Partiamo con un pizzico di “follia”, tanta curiosità e non senza lunghe riflessioni preventive, in primis sulla sicurezza.
Soprattutto, partiamo facendo nostro – alla lettera – lo spirito di De Coubertin, il fondatore dei Giochi Olimpici moderni: “L’importante non è vincere, ma partecipare”. E poco conta se la frase che gli viene universalmente attribuita forse non è nemmeno sua: il senso è che non importa, in fondo, se non riusciremo a vedere tutto quello che ci siamo ripromessi. Partiamo con un programma light, con le sole prenotazioni per il Louvre, la Tour Eiffel (attenzione: gli slot dei giorni delle gare vengono aperti in quantità omeopatiche quindi – se interessati – consigliamo di monitorare costantemente il sito ufficiale) e l’immancabile crociera sul Bateau Mouche.
E per due giorni, irrinunciabili per le nostre figlie, a Disneyland Paris: chissà se il parco manterrà il suo clima sospeso di festa perenne fuori dal tempo o se anche qui arriveranno gli echi delle gare. Sicuramente arriveranno a Vaires-sur-Marne, oasi di natura e divertimento (con tanto di spiaggia e area giochi) a pochi km dalla capitale e dal parco, in cui si terranno anche le gare di canoa e che sarà la prima tappa del nostro soggiorno parigino.
Per il resto, passeggeremo per avenues et boulevards riempiendoci gli occhi di bellezza e senza preoccuparci troppo di quello che riusciremo a visitare o delle code che – prevedibilmente – dovremo fare. Sicuri che… Parigi val bene una messa. Sempre. Specie durante le Olimpiadi!