La Svizzera di Guglielmo Tell in famiglia, tra treni panoramici e parchi gioco

Heidi Busetti, autore di Family Go
Tempo necessario: 1 settimana
Età bambini:  4-12 anni

Ora direte che una che si chiama Heidi non può che parlar bene della Svizzera. Ma se questo è il pensiero che vi ha attraversato la mente, significa che in Svizzera non ci siete ancora stati e dunque dovete andarci al più presto. Perché la terra elvetica è davvero un luogo ricco di attrazioni, da assaporare con tutta la famiglia e senza auto, adagiati comodomente sugli efficienti treni e mezzi pubblici svizzeri.

Tutti sul treno! In viaggio dall’Italia direzione: la Svizzera Tedesca

Quando partiamo è mattina. Saliamo su un pullman che da casa ci porta alla stazione di Bergamo. Da qui prenderemo il treno diretto a Milano Centrale, dove a nostra volta saliremo sull’EuroCity diretto a Berna. Successivamente prenderemo un trenino che ci condurrà nella località di Trubschachen, dove troveremo un pullman diretto a Schüpfheim. Infine a Schüpfheim saliremo sul Bus 25 che ci condurrà, dopo curve strette e suono di clacson, alla nostra meta: Sörenberg, nella Svizzera Tedesca. Se avete avuto un attacco d’ansia pensandovi con carrozzine e bambini al seguito in tutti questi spostamenti è solo perché non conoscete l’efficienza svizzera e la capillarità dei suoi mezzi di trasporto. In tutto, tra treni e pullman, avremo percorso a piedi 500 metri.

Il viaggio è stato confortevole ed estremamente piacevole, e c’è da restare colpiti da come ogni singolo mezzo di trasporto sia collegato all’altro nella distanza e negli orari. Anche l’arrivo all’Hotel Rossweid, in cabinovia, è stato comodo e veloce e in sei ore di viaggio non abbiamo avuto un solo problema logistico. Immersi nella natura svizzera abbiamo respirato l’aria fresca della sera, mentre i bambini si distendevano con i giochi del parco che include una ferrovia per i bambini, un trampolino e tanti altri giochi per lasciare che i piccoli si divertano in un ambiente dal respiro profondo.

La Biosfera Unesco Entlebuch a Schüpfheim, che dista da Sörenberg solo qualche chilometro, è un paradiso in terra. Montagne verdi con eleganti stambecchi, una natura rigogliosa che ti chiede di respirare a pieni polmoni e la vista che si perde oltre l’orizzonte fanno di questo luogo un posto ideale per chi ha voglia di immergersi nella Bellezza più pura e autentica. Il selvaggio ovest della zona di Lucerna è, infatti, una delle regioni più belle e più singolari della Svizzera. La scelta delle attività è vasta: dal sentiero energetico a quello delle fiabe, dai trattamenti Kneipp fino ai bagni nella torba, troverete un luogo prezioso, che ha molto da offrire alle famiglie in vacanza.

Nonostante il tempo invernale che ci accoglie una volta saliti in quota, ovviamenente con una comoda funivia, decidiamo di immergerci nella natura e raggiungere il Lago Eisee. Il largo sentiero si alterna a tratti piani con tratti in discesa, il che lo rende agibile anche per i piccoli che si godono un panorama mozzafiato e giocano ad avvistare gli animali lungo il percorso. Il Lago Eisee poi, è davvero uno spettacolo! Situato a 1900 metri di altezza, è pulito e profondo e quando il cielo è sereno diventa un quadro, dipinto con i riflessi del blu del cielo e del verde della montagna. Il lago Eisee è frequentato dagli amanti della pesca ed è un luogo silenzioso, dove recuperare il dialogo famigliare mentre si passeggia in tutta tranquillità. Vista l’altitudine, troviamo qua e là anche un po’ di neve che si trasforma presto in gioco per i nostri bambini.

Alle sedici è ora di risalire in vetta, per scendere con la funicolare e tornare in albergo. Scopriamo allora con grande piacere che esiste una seggiovia che dal lago Eisee risale, per portare i viaggiatori fino al punto di partenza, senza il minimo sforzo. Durante il breve viaggio che ci riporta in vetta ci lasciamo andare al torpore e al relax, circondati da una dimensione lontana anni luce dalla quotidianità. Anche i suoni non sono gli stessi: il fruscio del vento che accarezza l’erba, le voci che giocano a rincorrersi con l’eco, la surreale impressione di essere in un luogo ovattato, protetto dalla fretta del mondo, come fosse una bolla. Qui, nella Svizzera Tedesca, ci abituiamo presto anche ad altri orari: gli impianti chiudono poco prima delle diciassette e questo aiuta a spostare ogni attività al mattino e nel primo pomeriggio, sfruttando a pieno le ore migliori del giorno. Si cena verso le 19 e ci si corica alle 21, in perfetta sintonia con il ritmo dettato dalla natura. Erano anni che non andavamo a letto così presto, ed è stato un piacere impagabile riscoprire l’aria fresca che ti punge la pelle al mattino presto, quando vivi in montagna.

Un viaggio ricco di storia, il Wilheim Tell Express

Il giorno successivo, con grande dispiacere ci prepariamo a salutare il Cantone Tedesco, per lasciare spazio a quello Italiano. Da Sörenberg ripartiamo perciò verso Schüpfheim con il Bus 12, seguito da un viaggio in pullman con direzione Wolhusen. Da qui, con la rete celere, arriveremo alla stazione di Lucerna per iniziare, cinquanta metri più in là, un viaggio suggestivo e ricco di storia: il Wilhelm Tell Express.

L’escursione inizia solcando le acque scintillanti del Lago dei Quattro Cantoni a bordo del nostalgico piroscafo, dove una ruota gigantesca colorata di rosso sposta l’acqua con il suo perenne movimento rotatorio, affascinando anche i bambini. Il viaggio in battello è un modo pittoresco per immergersi in un quadro dove i contorni sono montagne imponenti, ridisegnate da un susseguirsi di insenature. Dopo la baia di Brunnen si scorge lo Schillerstein, un monolito che sorge dall’acqua con tono trionfante, seguito da altri pezzi di storia che rievocano le imprese di Guglielmo Tell. Mentre la bandiera svizzera del piroscafo si gonfia colorando un pezzo di cielo, noi assaporiamo il viaggio seduti all’esterno del battello, sulle comode panchine che profumano di pulito. Non c’è una sola nuvola in cielo e il panorama ci lascia a bocca aperta per la compostezza dell’acqua, la forza della montagna e la bellezza di un insieme che tanto riesce ad entrare in profondità per portare a galla ogni inutile stress. A Flüelen si scende dal battello e, come ci è ormai noto, bastano solo pochi passi per raggiungere la stazione ferroviaria dove ci attende il treno con le carrozze panoramiche. Abbiamo un quarto d’ora di tempo per accomodarci sui larghi sedili e poi via, partire come una freccia scoccata dall’arco di Guglielmo Tell, alla volta della splendida Locarno. Dalle alte vetrate che danno all’elegante vagone un insolito respiro ammiriamo l’imponente valle urana della Reuss per imboccare la famosa tratta ferroviaria del San Gottardo. Quando usciamo dalla lunga galleria, la luce dipinge davanti ai nostri occhi il pittoresco e variegato paesaggio ticinese.

Avventure nel Canton Ticino

Il Monte Tamaro è una delle avventure dedicate alla famiglia, assolutamente da non perdere! Situata nel triangolo tra Lugano-Bellinzona-Locarno, questa montagna è diventata il fulcro di attività ludiche perfette per una giornata indimenticabile. Naturalmente anche per oggi i nostri spostamenti a piedi sono minimi. Dalla stazione di Riviera c’è circa un solo chilometro da percorrere per arrivare alla telecabina che porta sull’Alpe Foppa a 1530 metri. In vetta ci aspettano un grande ristorante, la rinomata chiesa Santa Maria degli Angeli progettata dall’architetto Mario Botta, una slittovia, una tirolese e una pista per gli amanti della Downhill.

Alla stazione intermedia si trova invece il Parco Avventura con il nuovo percorso dedicato ai bambini. Ed è da qui che iniziamo a conoscere la bellezza di questo luogo. In meno di due minuti Federico, 6 anni, è vestito con imbragatura e caschetto bianco in testa. Una ragazza molto gentile gli spiega il gioco che, in realtà, è una piccola avventura per un bimbo di città: dovrà, con destrezza e capacità logica, muoversi lungo un percorso fatto di corde, assi di legno, cavi d’acciaio e tubi sospesi su magnifici faggi secolari. Federico sente la sfida e si impegna calibrando un passo dopo l’altro con calma e sicurezza. Si diverte perché sente di misurare le proprie capacità, circondato dal silenzio del bosco. L’esperienza lo entusiasma così tanto che chiederà di poter fare altri due giri completi di questo percorso. Intanto arrivano alcuni bambini più grandi che salgono su percorsi posizionati ad un’altezza decisamente superiore, e dedicati alla fascia dei 9 anni. Sugli alberi più alti c’è anche un percorso dedicato ai bambini di 13 anni, ma solo se accompagnati da un adulto. Io segno in agenda, così tra sette anni potrò divertirmi anch’io sui percorsi del Parco Avventura.

Un’ora dopo saliamo con la cabinovia fino alla vetta, per sperimentare un gioco da cui ci dovranno portare via a forza: la slittovia. Se non sapete cos’è, è presto detto: disegnate nella vostra mente i binari di una montagna russa, seppur meno inclinati. Ora, al posto dei classici vagoni immaginate degli slittini gialli che vanno alla velocità da voi scelta. Mediamente veloce se tenete tirati leggermente i freni, oppure alla velocità della luce se volete provare l’ebrezza dei capelli al vento e dell’urlo libero. Comunque vada, vi divertirete moltissimo! Da tenere in considerazione il fatto che ai piedi del Monte Tamaro, a pochi metri dalla partenza della cabinovia, è in costruzione un parco acquatico che entrerà in funzione dal 2013.

Prima di rientrare a Locarno, decidiamo di visitare il Museo in Erba di Bellinzona. Prima filiale estera del “Musée en herbe” parigino e unico museo per i bambini del Cantone Ticino, il Museo in Erba propone ai più giovani percorsi didattici interattivi legati al mondo dell’arte. Agli spazi espositivi si affianca un atelier per bambini dai 4 agli 11 anni, dove i piccoli visitatori possono lavorare seguendo la creatività. Il percorso espositivo cambia di volta in volta, e noi siamo arrivati nel momento in cui tema del Museo era la Bellinzona medioevale. Vestiti con tuniche su cui stava ben stampato in tutto il suo orgoglio lo stemma araldico della città, i bimbi hanno così giocato con puzzle e “mattoni” in cartone per la ricostruzione del castello, apprendendo con grande semplicità alcuni eventi di storia medievale.

Il Medioevo è di casa anche alla Falconeria di Locarno, una delle attività a cui i bambini hanno maggiormente legato il cuore. L’esperienza è di quelle che cataloghi nella voce “superlative”, perché è qualcosa di più che un divertimento.
Lo spettacolo della Falconeria emoziona, coinvolge, stupisce ogni visitatore, dal più piccolo al più grande. Anche il bambino più ostico, quello più affezionato al videogioco, qui ritroverà una dimensione preziosa, a strettissimo contatto con la natura.
Seduti al riparo dalla pioggia, immersi in uno scenario con tanto di giardino e fontana, assistiamo dunque all’inizio dello spettacolo, ascoltando un ragazzo che racconta l’arte della falconeria, vestito con abiti medioevali. Sotto un cielo plumbeo che profuma di lavanda, mentre i due olivi del giardino muovono le fronde al ritmo del vento, noi assistiamo all’arrivo del corvo imperiale, dell’aquila americana, dell’allocco della Lapponia fino al nervoso condor che inchioda gli sguardi dei visitatori su quel collo così glabro. Ma il vero spettacolo è il volo di questi rapaci che, trasportati dal vento, sfiorano con precisione matematica le nostre teste, avvicinandosi al punto da emozionare. Impariamo che il corvo imperiale ha sette corde vocali e ricorda ogni minimo dettaglio, che l’allocco della Lapponia è agile e silenzioso e che il condor ha testa e collo completamente glabri per non permettere ai parassiti delle carogne di annidarsi nelle sue piume provocandogli malattie. L’intelligenza della natura e la sua bellezza sono lì, davanti ai nostri occhi, sfiorano le nostre teste e ci riportano ad un tempo che fu, dove uomo e natura dialogavano e si conoscevano in profondità. I miei bambini hanno gli occhi che brillano e ridono come pazzi quando un piccolo rapace si posa proprio sulla testa di Federico. Capiamo che questa esperienza resterà nel loro cuore a lungo, perché è stata in grado di portare la meraviglia nei loro sguardi.

L’ultima visita prima di partire e salutare il Canton Ticino è il Lido di Locarno, un’oasi di svago nello splendido scenario del Lago Maggiore. L’architettura moderna del Lido ci affascina già dalla strada, e una volta entrati ci si vorrebbe subito immergere nelle vasche di questa struttura all’avanguardia! Tutto qui è vetro e legno, linee geometriche pulite e ordinate che danno alla mente un senso di ordine e relax. Ci sono piscine interne ed esterne, dalla vasca olimpionica a quella termale, dove lasciarsi coccolare non solo dalla temperatura ma anche dalla vista sul Lago Maggiore, che quieta i sensi in una sorta di beato torpore.

A questo punto è ora di tornare. Lasciamo la Svizzera con il desiderio di tornarci al più presto. Perché è una terra di esperienze indimenticabili e multiformi, capaci di soddisfare le attese di una famiglia a 360 gradi! Parola di Heidi.

Dove dormire

Erlebnisrestaurant und Hotel Rossweid a Sörenberg. L’hotel ha molte camere, molto pulite. È comodissimo e perfetto per le famiglie perché ha un grande parco giochi all’esterno ed un ristorante self-service dove vengono serviti ottimi piatti, cucinati e serviti con grande cura. Ci si accede da una cabinovia ed è un luogo suggestivo grazie alla vista del Rothorn.
Ramada Hotel Arcadia
a Locarno. È un albergo situato sul lungolago della splendida città di Locarno. Essendo un quattro stelle non vanta prezzi economici, ma ha il vantaggio di avere a disposizione alcuni appartamenti ideali per le famiglie e una grande stanza interamente dedicata ai bambini.

Dove pranzare

Ristorante self-service Alpe Foppa, Monte Tamaro. Questo ristorante dedica grande attenzione ai bambini che possono trascorrere il tempo del pranzo colorando con i pastelli e i fogli offerti dal ristorante. La cucina è buona e varia, perfetta per un momento di relax dopo le avventure del Monte Tamaro!
Ristorante Sensi Muralto (Locarno).
Il ristorante offre una proposta gastronomica davvero eccezionale. Tra le specialità da non perdere, anche il formaggino di capra della Valle Verzasca con pomodorini, datteri marinati e pinoli tostati, e la Polenta Rossa preparata con il granturco “Rosso del Ticino”, una vecchia specialità locale conservata nel rispetto delle tradizioni.

Viaggiare in Svizzera in treno

La Svizzera, che per sua natura è intelligente, ha promosso lo Swiss Travel System per scoprire la terra elvetica con un solo biglietto valido sui treni, sugli autobus e i battelli. I biglietti Swiss Travel System sono ideati individualmente in base alle esigenze dei viaggiatori, garantiscono una riduzione del 50% sulla maggior parte delle ferrovie di montagna e l’ingresso gratuito in oltre 400 musei. Sono inoltre comprese le tratte panoramiche famose in tutto il mondo quali Glacier Express, Bernina Express o Wilhelm Tell Express, e i mezzi di trasporto pubblico in 41 città svizzere. Con la tessera famiglia gratuita, i ragazzi fino a 16 anni viaggiano gratuitamente se accompagnati da un genitore. Per fare un esempio, uno Swiss Pass di 4 giorni in seconda classe costa 185 euro.

Come raggiungere la Svizzera dall’Italia: grazie alla tariffa SMART, tutte le principali città svizzere sono raggiungibili a partire da soli 19 euro. Ci sono quindici collegamenti al giorno per arrivare comodamente in Svizzera.

Consigli utili

Per la diversità delle offerte è necessaria una valigia con abiti estivi e qualcosa di invernale. Indispensabili maglioncini e k-way e scarpe da trekking nel caso vogliate percorrere i sentieri della Biosfera.

INFO TURISTICHE

Luzern Tourismus
Ticino Turismo
Svizzera Turismo

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Copyright: Familygo – Foto di Devid Rotasperti www.devidrotasperti.com

 

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