Trenino Rosso del Bernina: itinerario per un magico weekend con i bambini

Letizia Dorinzi, autore di Family Go
Tempo necessario: Weekend, 1 giorno
Età bambini:  4-12 anni13-18 anni

È una delle tratte più spettacolari al mondo, tanto da essersi aggiudicata il riconoscimento di Patrimonio Unesco. E consente di attraversare paesaggi davvero unici, da gustare in qualunque stagione. È il Trenino Rosso del Bernina che collega l’Italia alla Svizzera.

Il Trenino del Bernina con bambini potrebbe essere riassunto così. Due ore e mezza di tragitto tra Tirano e Sankt Moritz, da trascorrere con il viso incollato al finestrino per non perdersi nemmeno un istante di quello che viene definito come uno dei viaggi più belli al mondo. Salite a bordo, ovviamente con bambini al seguito.

Trenino rosso del Bernina: una tratta da Patrimonio Unesco

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Si parte dall’Italia, dalla stazione di Tirano a 429 m slm, per approdare nel punto più alto all’Ospizio Bernina a 2253 m slm e per poi ridiscendere a Sankt Moritz, la rinomata località in cui è nato il turismo invernale. Ci vogliono dalle 2h15 alle 2h30 (a seconda del tipo di treno) per compiere l’intero tragitto, che sa stupire in ogni stagione. Se cercate un itinerario sul Bernina invernale cliccate qui.

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Questa è la tratta più conosciuta e frequentata, in realtà il viaggio potrebbe proseguire fino a Coira, lungo la linea dell’Albula sempre a bordo del Trenino Rosso. Oppure potete procedere fino a Lugano, da Tirano, a bordo dell’autobus Bernina Express. Inaugurata nel 1910, la ferrovia è nata con lo scopo di unire i due versanti del Bernina, un crocevia importante per il commercio in tutta Europa. Poi è diventata sempre di più un’attrazione turistica non solo per i paesaggi innegabilmente meravigliosi ma anche per il capolavoro ingegneristico in sé, talmente audace da meritarsi il riconoscimento di Patrimonio Unesco nel 2008 come ferrovia più alta d’Europa.

Le tappe più spettacolari del trenino del Bernina con bambini

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La stazione di partenza, per chi proviene dall’Italia, solitamente è Tirano in Valtellina. Ma, in base a dove si abita, si può ovviamente percorrere il tragitto al contrario, partendo quindi dalla blasonata località Svizzera (opzione che noi preferiamo). Per il tragitto di andata e ritorno ci vogliono in tutto 5 ore, bisogna quindi pianificare bene le fermate se si vuole percorrere la tratta del Trenino Rosso in giornata o si ha un weekend a disposizione, come nel nostro caso.

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Quali tappe scegliere con i bambini al seguito? Le più interessanti, se si viaggia in famiglia e durante la bella stagione, sono sicuramente tre: Cavaglia per visitare le marmitte dei giganti, Morteratsch per ammirare la lingua del ghiacciaio, accarezzare le caprette e vedere come si fa il formaggio, e Pontresina per partire in carrozza alla volta della Val Roseg, una valle chiusa al traffico meravigliosa anche in inverno. Poi ovviamente, con più tempo a disposizione, d’obbligo un giro intorno al lago di Sankt Moritz e una sosta nel punto più alto, l’Ospizio Bernina che costituisce anche un confine linguistico tra l’Engadina e la Valposchiavo. Paesaggisticamente parlando, la fermata con la vista più spettacolare è l’Alp Grüm che volendo si può raggiungere con un sentiero poco impegnativo dall’Ospizio Bernina per ammirare il Lago Bianco e il Lago Nero in tutto il loro splendore.
Tenete conto che una volta scesi, dovrete aspettare circa un’ora per il passaggio di un treno successivo. Munitevi di orario e organizzate le tappe di conseguenza.

Morteratsch e il ghiacciaio

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Si scende alla fermata Morteratsch che, arrivando da Tirano, si trova quasi al capolinea. Si attraversano i binari e si imbocca il sentiero molto largo e poco impegnativo che in un’ora scarsa conduce alla lingua del ghiacciaio. Prima di cominciare l’avventura, all’ufficio turistico di Pontresina potete ritirare una copia del libretto “Il grande sogno di Sabi” che vi accompagnerà per tutta la passeggiata (in alternativa potete anche stamparlo a questo link). L’obiettivo dell’opuscolo, oltre a far camminare più volentieri i bambini, è far conoscere loro la storia del ghiacciaio. Passo dopo passo si mette un timbro e alla fine basta riconsegnare il libretto completo all’ufficio turistico di Poschiavo o di Pontresina per ricevere l’attestato di avventuriero del Bernina.

Una volta arrivati alla suggestiva lingua del ghiacciaio si torna indietro ripercorrendo il sentiero fino alla stazione dove i bambini possono sfogarsi nel piccolo parco giochi.

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In alternativa, si può continuare dietro la stazione per poche centinaia di metri fino a raggiungere l’Alpschaukäserei dove potete ammirare il casaro che fa il formaggio e gustare un ottimo brunch alpino (dal martedì alla domenica).

Le marmitte dei giganti a Cavaglia

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Un’altra fermata (su richiesta) più vicina al confine italiano è Cavaglia in Valposchiavo. Qui si va alla scoperta di Grummo, il gigante buono delle marmitte. Anche in questo caso i bambini possono seguire l’itinerario muniti di libricino da timbrare a ogni fermata.

Il giardino dei ghiacciai di Cavaglia è un posto speciale, nato dalla determinazione e dalla passione dei soci fondatori di questa bellissima realtà. Si sono messi a scavare con le loro mani per riportare alla luce queste spettacolari buche nella roccia createsi con le glaciazioni nel corso di millenni. L’ingresso al giardino dei ghiacciai è gratuito e sempre lo sarà, viene richiesta solo una donazione.

Il consiglio è di prendere parte alla visita guidata (nel pomeriggio alle 14, non tutti i giorni) che davvero fa la differenza e può trasformare questa sosta del trenino in una vera e propria avventura. Calarsi in una marmitta del gigante Grummo non è roba da tutti, i bambini ne saranno rapiti. Il giardino dei ghiacciai è aperto da maggio a ottobre ed è perfetto quindi come tappa per chi intraprende il viaggio sul trenino rosso in estate.

Info utili: come organizzare il viaggio

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Il Trenino del Bernina è un viaggio che almeno una volta nella vita va fatto. Se si abita lontani e non si ha occasione di ripetere l’esperienza più volte, il consiglio è di pernottare a Tirano oppure a Pontresina o a Morteratsch in modo da fermarsi più di un giorno e dedicare il tempo necessario a tutte le soste che meritano.

Esistono due tipi di treni, quelli regionali e quelli Express (i cosiddetti panoramici). In entrambi c’è la distinzione tra prima e seconda classe, ma per i treni Bernina Express è obbligatoria la prenotazione con il pagamento di un supplemento. Le carrozze panoramiche hanno vetrate enormi fino al tetto e consentono quindi di ammirare il panorama a quasi 360 gradi ma i finestrini non si possono abbassare, uno svantaggio non da poco per gli appassionati di fotografia.

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Se si ha più di un giorno a disposizione, può essere una buona soluzione prendere il treno panoramico per fare una tratta ininterrotta (andata o ritorno) e organizzarsi con le soste nell’altra tratta, a bordo di un treno regionale.

Nei mesi estivi vengono montate due carrozze scoperte, che la gente del posto definisce il modo migliore per prendersi una bronchite, non sono quindi particolarmente consigliate per le famiglie.

I bambini fino a sei anni non pagano il biglietto ma non hanno diritto al posto e devono sedere in braccio al genitore. Dai sei anni in su, i bambini pagano il biglietto ridotto che è la metà di quello per adulti, ma nel caso in cui si volesse prenotare il posto sul Bernina Express, il supplemento va pagato per intero.

Sono previste riduzioni per famiglie, con un’offerta particolarmente allettante per famiglie a CHF 29 ogni prima domenica del mese. Interessante anche la Carta giornaliera ragazzi che ha un costo di 19 CHF per la seconda classe e di 33 CHF per la prima classe ed è valida per i minori di età compresa tra i 6 e i 16 anni che viaggiano in compagnia di un adulto.

Dove dormire lungo il tragitto del Trenino Rosso del Bernina

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Alcune soluzioni per pernottare lungo il percorso del Bernina sono:

L’All in One Hotel Inn Lodge di Celerina è il nuovo concetto di ostello “con stile” con camere e servizi differenziati per famiglie, backpacker e sportivi. Offre camere multiple o familiari, essenziali negli arredi ma confortevoli e dotate, alcune, anche di bagno interno.

L’Hotel Morteratsch & Al Vadret (Swiss Lodge) a Pontresina (accanto alla fermata di Morteratsch) gode di una vista spettacolare sul massiccio del Bernina e alcune delle 30 stanze offrono splendide verande rivolte al ghiacciaio. La struttura noleggia gratuitamente biciclette e comprende una casa adiacente, Al Vadret, con altre stanze e monolocali. Offre anche servizio di ristorazione con piatti tradizionali.

L’ Ostello della gioventù St. Moritz moderno e curato, con mobili di design, in posizione panoramica direttamente al margine del bosco. Ampie e luminose camere, alcune con doccia, 1-4 persone, di cui 3 accessibili con sedia a rotelle. Sala da pranzo rustica con fonduta e raclette.

Qui invece altre soluzioni per soggiornare in Engadina se avete qualche giorno in più a disposizione.

Informazioni turistiche

www.rhb.ch/it/home

 

Copyright: Familygo. Foto di L. Dorinzi; MySwitzerland; Ferrovia Retica

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