Siamo entrati dentro le Grotte di Frasassi in un percorso mozzafiato tra stretti passaggi e luminosi canyon, avvistando veri giganti di roccia alti quasi 20 metri e un’infinità di bianchissime stalattiti e stalagmiti tra le quali abbiamo immaginato cammelli, orsi, castelli, piramidi di miele o di pancake, candeline e persino Babbo Natale!
Che le Grotte di Frasassi siano a buon diritto nella TOP10 delle esperienze da non perdere nelle Marche con i bambini è innegabile, ma per noi è stato davvero un viaggio da fiaba. Il caso vuole infatti che quando arriviamo siamo nel pieno della lettura di “Viaggio al centro della Terra” di Verne e vi assicuro che la discesa dei protagonisti dentro il vulcano Sneffels non è molto distante da quanto vissuto negli anni ’70 da un gruppo di giovanissimi speleologi. Vi è venuta un po’ di curiosità?
Le Grotte di Frasassi, una scoperta che non è andata in… fumo!
Pensate a un gruppo di ragazzi tra i 16 e i 24 anni che nel 1971 hanno appena concluso un corso di speleologia ad Ancona e sono alla ricerca di qualcosa di grande nella zona. Seguiteli scoprire un foro da cui proviene dell’aria e che, una volta allargato, conduce in una piccola grotta senza altre gallerie collegate. Immaginate la loro delusione iniziale e poi lo stupore quando, accesa una sigaretta, si accorgono che il fumo non va verso l’uscita ma verso le pareti! Da qualche parte si deve poter proseguire, e infatti una delle pareti è il risultato di una frana: tolti alcuni massi ecco che si apre un cunicolo di 80 metri che li porta a una cavità ben più grande, ma completamente buia. Come fare a capirne la profondità? Gettando un sasso e contando i secondi che impiega a cadere in fondo. Risultato, la nuova grotta risulta profonda 120 metri. Che scoperta sensazionale! Non vi sembra degna di un novello Jules Verne?
La visita alle Grotte di Frasassi con i bambini
Anche se la visita delle Grotte di Frasassi non inizia dall’alto ingresso individuato dagli speleologi, vi assicuriamo che per i bambini è comunque emozionante grazie a una serie di gallerie divise da cancelli che si aprono al nostro passaggio! Servono per non alterare l’equilibrio interno di temperatura e umidità certo, ma per noi sono una sorta di portale per un mondo altro.
La prima sala in cui entriamo e “Abisso Ancona“, proprio quella in cui si sono calati i ragazzi oltre 50 anni fa ed è una delle sale più grandi d’Europa: lunga 165 metri, larga 120 e alta quasi 240, potrebbe ospitare l’intero Duomo di Milano! Le stalagmiti qui sono state soprannominate “i giganti” perché arrivano a toccare i 20 metri di altezza; eppure tutto ci sembra più piccolo e vicino perché in grotta si perdono le proporzioni e così spalanchiamo gli occhi ogni volta che la guida ci spiega le dimensioni delle varie concrezioni calcaree. La fantasia dei bambini nel frattempo si è già scatenata ed è tutto un susseguirsi di “quella sembra panna montata”, “a me un pancake gigante”, “no, una colonna di miele”. Ma la fantasia non è solo dei bambini.
Chi incontreremo in grotta?
Anche i ricercatori hanno dato alle varie stalattiti e stalagmiti nomi originali, talvolta geniali. Un po’ perché, diciamolo, è molto divertente, ma anche perché in un luogo così labirintico era per loro essenziale crearsi dei punti di riferimento visivi facili da ricordare. Perciò lungo il nostro percorso incontriamo il Castello delle Streghe, un dromedario e un cammello, un’orsa, una fetta di pancetta e una di lardo, il profilo di Dante e le Cascate del Niagara, e persino Babbo Natale.
Tra i luoghi più affascinanti, sicuramente la Sala delle Candeline, dove su un laghetto di acqua piovana si trovano decine di stalagmiti di diverse altezze con un piattino alla base che sembrano sul serio delle candele scintillanti! Una vera opera d’arte 100% natura, la cui meraviglia è moltiplicata dal colore bianco prevalente – dovuto alla calcite purissima.
Curiosità: ogni tanto potreste essere colpiti da una goccia d’acqua, è il segno che la grotta è viva e continua a evolversi anche se molto, molto lentamente da quando si è formata, niente meno che 1 milione e 400 mila anni fa. Per questo motivo non si possono assolutamente toccare stalattiti e stalagmiti, ma per soddisfare piccoli e grandi curiosi un modo c’è: nel negozio adiacente l’ingresso trovate una stalattite (ormai morta) che potete provare a sollevare.
Il Passaporto del Turista: diventare cittadini onorari di Frasassi
Vi piacerebbe ricevere l’attestato di Cittadinanza Onoraria di Frasassi? Allora dovrete completare il Passaporto del Turista con altre perle di questa parte di Marche, aggiungendo ogni volta un timbro. Le tappe sono cinque, di cui due visitabili gratuitamente con il biglietto delle grotte, il Museo Speleopaleontologico a San Vittore di Genda e il Museo di Arte, Storia e Territorio a Genda.
Le restanti sono il Tempietto del Valadier (ingresso ridotto per chi visita le grotte) e Pierosara, il castello che racchiude la leggenda d’amore di Piero e Sara.
Informazioni Utili
La visita alle Grotte di Frasassi – chiamata anche Grotta Grande del Vento – dura circa 75 minuti; il biglietto costa € 18 per gli adulti, € 12 per la fascia di età 6-14 ed è gratuito per i bambini sotto i 6 anni. Vi consigliamo di acquistare online i biglietti in modo da scegliere l’orario ed evitare code. Soprattutto in alta stagione infatti, nonostante i tour partano con grande frequenza, in biglietteria si possono creare file notevoli. Non è necessario stampare il biglietto, basta recarsi (almeno 15 minuti prima), alla fermata della navetta. Se avete bambini sotto i 6 anni passate prima all’info point per farvi consegnare il biglietto gratuito.
Il parcheggio, in località La Cuna, è molto ampio e ombreggiato e nel piazzale si trovano in quantità negozi di souvenir e punti ristoro.
Tutto il percorso è in totale sicurezza lungo le larghe passerelle ma vi consigliamo comunque di indossare scarpe con suola antiscivolo. Se avete passeggini potete utilizzarli fino alla prima sala, poi verranno lasciati per proseguire a piedi. La temperatura è costante a 14°, quindi portate sempre con voi un giacchetto, meglio se impermeabile. Inoltre nei bagni appena fuori dall’ingresso ci sono wc ad altezza bimbo.
Per il ritorno potete riprendere la navetta o fare una passeggiata a piedi (1,3 km), lungo la quale si incontra anche un parco pubblico con giochi e panchine (loc. San Vittore Genga).
Se i vostri figli hanno più di 12 anni potreste pensare infine di prenotare uno dei due percorsi speleologici, un’esperienza senza camminamenti e senza luci artificiali che vi consentirà l’ingresso in ulteriori due sale chiuse al resto del pubblico. Per altre info potete visitare il sito ufficiale.
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