Carnevale di Basilea patrimonio Unesco: i giorni più belli tra maschere e lanterne

Erika Fasan, autore di Family Go
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Risale al 1376 la prima edizione di cui si abbia traccia di Frau Fasnacht, il Carnevale di Basilea, che è diventato di anno in anno un appuntamento irrinunciabile e che è ora, oltre che Patrimonio Unesco, il Carnevale più amato della Svizzera. Protagonisti le grandi e meravigliose lanterne che sono un po’ il simbolo della festa e i bambini cui è dedicato un intero giorno di festa. Dal 19 al 21 febbraio 2024.

Il programma dei “tre giorni più belli” del Carnevale di Basilea

     

Il nostro viaggio alla scoperta dei più bei Carnevali d’Europa – un viaggio tra città e popoli che celebrano il periodo con feste, maschere e tanta allegria accendendo la fine dell’inverno in attesa che arrivi la primavera – ci porta oggi a Basilea, in Svizzera, dove si festeggia il Carnevale più popolare della Confederazione (ben 20.000 le presenze annue registrate).

Un Carnevale così amato e interessante da essere diventato nel 2017 patrimonio culturale immateriale dell’Unesco (dopo la Fête des Vignerons, la Festa dei vignaioli di Vevey, è il secondo patrimonio culturale svizzero a essere accolto nella lista).

Il bello è che a Basilea si inizia a festeggiare quando tutti gli altri hanno già finito da qualche giorno: l’appuntamento è infatti per il lunedì dopo le Ceneri e per i giorni successivi (nel 2024 dal 19 al 21 febbraio), e questo ci sembra rendere il tutto ancora più speciale.

     

Si inizia all’alba (ore 4) con la sfilata delle lanterne (il Morgenstraich) che illumina il buio e dà il via a tre giorni di festeggiamenti e si continua con maschere, bande musicali itineranti, stornelli e il lunedì e mercoledì pomeriggio con un vero e proprio corteo, il “Cortège“, con gruppi in maschera e carri che animano sia la città che la campagna circostante.

Qui li chiamano i “drey scheenschte Dääg”, i tre giorni più belli dell’anno, perché travolgono (e stravolgono) la città con la loro allegria, i loro colori e le loro meravigliose lanterne.

Lanterne di legno e tela alte oltre tre metri, illuminate dall’interno, che sono un po’ il simbolo di questo Carnevale e che, oltre a squarciare il buio il lunedì mattina dichiarando aperta la festa al suono di migliaia di tamburi e ottavini, si lasciano ammirare dal lunedì sera al mercoledì mattina sulla Münsterplatz (la piazza della Cattedrale): una giusta distanza permette di apprezzare lo spettacolo nel suo suggestivo complesso mentre uno sguardo da vicino permette di leggere i “Ladärne-Värsli”, gli aneddoti che decorano le lampade.

     

Una delle particolarità del Carnevale di Basilea, “Frau Fasnacht” come viene affettuosamente chiamato dagli abitanti della città, è infatti la narrazione: quella riportata sulle lampade, quella delle parodie delle “clique” (i gruppi che sfilano per le vie del centro) il cui tema viene fissato già nei mesi precedenti, e quella che i partecipanti fanno durante le sere della festa passando di locale in locale e commentando, tra il serio e il faceto, l’anno appena trascorso.

Una tradizione che qui è particolarmente apprezzata, come pure lo è il “Gässle“, lo spettacolo in cui i singoli partecipanti e i gruppi in maschera sfilano lungo i vicoletti del centro storico suonando pifferi e tamburi con gli spettatori che li seguono al passo.

Il Carnevale dei bambini di Basilea, un appuntamento per tutta la famiglia

     

A Basilea tradizione vuole che il secondo giorno (il 20 febbraio quest’anno) sia dedicato ai bambini che sono liberi di addobbarsi come più amano e di sfilare in un allegro corteo. La sfilata, che vede ogni anno la partecipazione di centinaia di “Binggis” (come vengono chiamati qui i bambini), è un appuntamento particolarmente amato e sentito dalle famiglie.

Una visita al Museo dei Giocattoli: c’è anche la collezione di orsetti più grande al mondo!

E se è vero che gli appuntamenti del Carnevale calano Basilea in uno stato di emergenza, o di grazia se preferite, in cui l’ordine naturale delle cose è completamente sovvertito, è anche vero che quella che rimane – prima, durante e dopo “Frau Fasnacht” – è una città che merita davvero di essere visitata con tutta la famiglia.

Perché vanta un clima mite e 300 giorni di sole l’anno, perché le rive del Reno lungo cui è adagiata sono un piacere per gli occhi (e perché il fiume, che d’estate si trasforma in una piscina all’aperto, può essere attraversato a bordo di speciali imbarcazioni che fungono da ponti), perché accoglie ben 40 musei e uno zoo aperto tutto l’anno, con animali provenienti da ogni parte del mondo.

E se il tempo lo consente e i bagordi carnascialeschi ci lasciano qualche residuo di energia, la nostra vacanza a Basilea coi bambini può solo che arricchirsi se ci regaliamo una visita al Museo del Giocattolo situato in pieno centro e unico nel suo genere in Europa, con più di 6.000 bambole, giostre e la collezione di orsetti più grande al mondo (oltre 2.500!). Negli oltre mille metri quadrati divisi su quattro piani i giocattoli sono davvero protagonisti, proposti come sono con fantasia e spirito giocoso all’interno di vetrine in legno e vetro appositamente costruite che riproducono paesaggi tematici fedeli agli originali.

Per informazioni:

www.myswitzerland.com/it
www.basel.com/it

 

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