Risale al 1376 la prima edizione di cui si abbia traccia di Frau Fasnacht, il Carnevale di Basilea, che è diventato di anno in anno un appuntamento irrinunciabile e che è ora, oltre che Patrimonio Unesco, il Carnevale più amato della Svizzera. Protagonisti le grandi e meravigliose lanterne che sono un po’ il simbolo della festa e i bambini cui è dedicato un intero giorno di festa. Dal 27 febbraio al 1° marzo.
Il programma dei “tre giorni più belli” del Carnevale di Basilea
Il nostro viaggio alla scoperta dei più bei Carnevali d’Europa – un viaggio tra città e popoli che celebrano il periodo con feste, maschere e tanta allegria accendendo la fine dell’inverno in attesa che arrivi la primavera – ci porta oggi a Basilea, in Svizzera, dove si festeggia il Carnevale più popolare della Confederazione (ben 20.000 le presenze annue registrate).
Un Carnevale così amato e interessante da essere diventato nel 2017 patrimonio culturale immateriale dell’Unesco (dopo la Fête des Vignerons, la Festa dei vignaioli di Vevey, è il secondo patrimonio culturale svizzero a essere accolto nella lista).
Il bello è che a Basilea si inizia a festeggiare quando tutti gli altri hanno già finito da qualche giorno: l’appuntamento è infatti per il lunedì dopo le Ceneri e per i giorni successivi (nel 2023 dal 27 febbraio al 1° marzo), e questo ci sembra rendere il tutto ancora più speciale.
Si inizia all’alba (ore 4) con la sfilata delle lanterne (il Morgenstraich) che illumina il buio e dà il via a tre giorni di festeggiamenti e si continua con maschere, bande musicali itineranti, stornelli e il lunedì e mercoledì pomeriggio con un vero e proprio corteo, il “Cortège“, con gruppi in maschera e carri che animano sia la città che la campagna circostante.
Qui li chiamano i “drey scheenschte Dääg”, i tre giorni più belli dell’anno, perché travolgono (e stravolgono) la città con la loro allegria, i loro colori e le loro meravigliose lanterne.
Lanterne di legno e tela alte oltre tre metri, illuminate dall’interno, che sono un po’ il simbolo di questo Carnevale e che, oltre a squarciare il buio il lunedì mattina dichiarando aperta la festa al suono di migliaia di tamburi e ottavini, si lasciano ammirare dal lunedì sera al mercoledì mattina sulla Münsterplatz (la piazza della Cattedrale): una giusta distanza permette di apprezzare lo spettacolo nel suo suggestivo complesso mentre uno sguardo da vicino permette di leggere i “Ladärne-Värsli”, gli aneddoti che decorano le lampade.
Una delle particolarità del Carnevale di Basilea, “Frau Fasnacht” come viene affettuosamente chiamato dagli abitanti della città, è infatti la narrazione: quella riportata sulle lampade, quella delle parodie delle “clique” (i gruppi che sfilano per le vie del centro) il cui tema viene fissato già nei mesi precedenti, e quella che i partecipanti fanno durante le sere della festa passando di locale in locale e commentando, tra il serio e il faceto, l’anno appena trascorso.
Una tradizione che qui è particolarmente apprezzata, come pure lo è il “Gässle“, lo spettacolo in cui i singoli partecipanti e i gruppi in maschera sfilano lungo i vicoletti del centro storico suonando pifferi e tamburi con gli spettatori che li seguono al passo.
Il Carnevale dei bambini di Basilea, un appuntamento per tutta la famiglia
A Basilea tradizione vuole che il secondo giorno (il 28 febbraio quest’anno) sia dedicato ai bambini che sono liberi di addobbarsi come più amano e di sfilare in un allegro corteo. La sfilata, che vede ogni anno la partecipazione di centinaia di “Binggis” (come vengono chiamati qui i bambini), è un appuntamento particolarmente amato e sentito dalle famiglie.
Una visita al Museo dei Giocattoli: c’è anche la collezione di orsetti più grande al mondo!
E se è vero che gli appuntamenti del Carnevale calano Basilea in uno stato di emergenza, o di grazia se preferite, in cui l’ordine naturale delle cose è completamente sovvertito, è anche vero che quella che rimane – prima, durante e dopo “Frau Fasnacht” – è una città che merita davvero di essere visitata con tutta la famiglia.
Perché vanta un clima mite e 300 giorni di sole l’anno, perché le rive del Reno lungo cui è adagiata sono un piacere per gli occhi (e perché il fiume, che d’estate si trasforma in una piscina all’aperto, può essere attraversato a bordo di speciali imbarcazioni che fungono da ponti), perché accoglie ben 40 musei e uno zoo aperto tutto l’anno, con animali provenienti da ogni parte del mondo.
E se il tempo lo consente e i bagordi carnascialeschi ci lasciano qualche residuo di energia, la nostra vacanza a Basilea coi bambini può solo che arricchirsi se ci regaliamo una visita al Museo del Giocattolo situato in pieno centro e unico nel suo genere in Europa, con più di 6.000 bambole, giostre e la collezione di orsetti più grande al mondo (oltre 2.500!). Negli oltre mille metri quadrati divisi su quattro piani i giocattoli sono davvero protagonisti, proposti come sono con fantasia e spirito giocoso all’interno di vetrine in legno e vetro appositamente costruite che riproducono paesaggi tematici fedeli agli originali.
Per informazioni
www.myswitzerland.com/it
www.basel.com/it
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