Dalla miniera d’oro al medioevo dei castelli in una sola escursione sul Lago di Brusson

Annalisa Porporato e Franco Voglino, autore di Family Go
Tempo necessario: 1 giorno
Età bambini:  0-12 mesi4-12 anni13-18 anni

Un lago turistico presso cui giocare e rilassarsi, un’autentica miniera d’oro dove sentirsi Paperon de Paperoni in Klondike, i resti di un superbo castello avvolto dalle leggende… tutto questo in una sola escursione. Dove? In Val d’Ayas.

La Val d’Ayas, nel cuore della Valle d’Aosta, è un territorio ricco di attrattive per i piccoli escursionisti, a cominciare dal severo castello di Verrès che domina la vallata dal XIV secolo, per proseguire con il parco artistico di ChallandArt ed il dimesso, ma suggestivo, Castello di Villa. Per arrivare infine al magnifico colpo d’occhio sul massiccio del Monte Rosa dai Piani di Verra che chiudono la valle.

Ma è il Lago di Brusson a colpire al cuore, e la maggior parte delle attrattive verso cui vi vogliamo portare partono proprio dai pressi di questo “occhio del cielo” immerso nel verde dei prati.

Il lago di Brusson

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Proprio a ridosso della provinciale che percorre il fondovalle, il Lago di Brusson è una meta immancabile per tutti. I più piccoli in particolare troveranno lungo le sue rive un bel parco giochi che comprende anche un’altalena per disabili. A pagamento, poi, c’è una zona di gonfiabili e tappeti elastici in cui scaricare l’esubero di energie.

Chi ama passeggiare può percorrere l’intero periplo del lago, passando su belle zone erbose e attraversando un piccolo tratto di bosco. Oppure può scoprire la piccola zona umida della “Goya de Tchmpats” dalle passerelle di legno, oltre a fermarsi in un altro parco giochi posto lungo la strada. Per poi rilassarsi ad uno dei numerosi tavolini da picnic.

Informazioni utili:

Per chi: per tutti ma solo parzialmente accessibile a passeggini.
Dati totali: quota media, 1.340 m; dislivello, irrilevante; lunghezza, 2 km; tempo, 0,30 ore al netto delle soste
Comune di Brusson

La miniera di Chamousira

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Chi lo sapeva che la Val d’Ayas fosse una zona ricca d’oro? Una miniera ormai inattiva si trova proprio a poca distanza dal Lago di Brusson e visitarla permette di approfondire questo curioso aspetto. Fu utilizzata dal 1899 fino alla fine degli anni Ottanta e oggi permette di avere uno splendido affaccio sulla valle grazie a una terrazza panoramica ricavata dal sito della vecchia teleferica di trasporto materiale.

La visita porta a immergersi nel mondo minerario che un tempo si estendeva per oltre un chilometro e mezzo. Oggi si visitano solo 150 metri lineari della galleria Fenilliaz 7, ma la suggestione è assicurata, a partire dal dover indossare il caschetto (che divertimento per i bambini!).

Sulla terrazza i visitatori assistono a una prima introduzione sul mondo dell’oro che in questa miniera era di ottima qualità, paragonabile a quello delle migliori miniere del Colorado e del Sudafrica, oltre ad approfondire la conoscenza dei personaggi che hanno inciso sulla storia locale. Come l’ultimo proprietario, il Commendator Rivetti, originario di Biella, che fece funzionare la miniera tra il 1935 ed il 1948 ed è considerato a più voci un vero e proprio benefattore della vallata.

La miniera è comodamente raggiungibile seguendo la strada che da Brusson porta ad Estoul per circa 4 km, fino al parcheggio segnalato dove comincia il cosiddetto Sentiero dei Minatori che in 30 minuti porta alla terrazza panoramica e all’ingresso della miniera.

Se i vostri bimbi sono buoni camminatori potreste anche optare per una passeggiata più lunga che parte proprio da Brusson. Dal lago si va in direzione dell’Ufficio del Turismo, presso il municipio (1.367 m, fontane), si scende su Rue Cugnod andando quindi a sinistra in salita seguendo sempre la via finché si passa accanto all’Hotel Italia. Tra le ultime case si presti attenzione alla destra, dove si deve prendere in leggera discesa (cartello 10 Miniere) sulla selciata che riprende quasi subito a salire allontanandosi dalle abitazioni.

La via diventa sterrata e porta a un ponte che permette di superare il Torrente Messuère. Appena dopo il ponte il sentiero si fa più stretto e prende a salire ripidissimo nel fitto del bosco con stretti zig zag. Una salita erta che porta ad incrociare il sentiero più ampio e graduale che arriva dal parcheggio e che va seguito verso destra, arrivando in pochi passi alla Miniera di Chamousira (1.565 m).

Informazioni utili:

Per chi: bambini oltre i 6 anni o così piccoli da esser portati a spalla.
Dati solo andata: dislivello, +230 m; lunghezza, 2,3 km; tempo, 1 ora al netto delle soste.
NON accessibile a disabili motori e passeggini, obbligatori scarpe da trekking e abbigliamento pesante.

Due le visite possibili: la visita classica, in cui si visita la galleria (30 minuti circa) e quindi il Centro Documentazione Espace Herbet (presso la casa dell’ex custode vicino alla diga di Brusson dove sono esposte vecchie fotografie, stampe e documenti della miniera); la visita preceduta da una passeggiata escursionistica nel Parco Minerario esterno (3 ore circa, non consigliata a bambini al di sotto dei 6 anni).
La prenotazione è obbligatoria.
Miniera di Chamousira

Il Castello di Graines

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Con bambini più grandicelli è possibile allungare l’escursione percorrendo un tratto del trekking Monte Rosa Randò, arrivando a toccare i resti del Castello di Graines. Dopo la visita si riprende il cammino tornando leggermente indietro sul sentiero, si supera il bivio da cui si è giunti per salire lungo la scalinata e prendere quindi il sentiero a destra (cartello 10A Croix). Una ripida salita tra i pini porta a una balconata panoramica.

Attenzione: vanno seguite le frecce gialle e non i cartelli del percorso minerario che conducono agli imbocchi di alcune gallerie (chiuse). Quando si incontra il bivio con il sentiero che va a Croix (da non prendere) si è al punto più elevato dell’intero percorso (1.790 m), da qui si comincia a scendere verso destra, e il percorso, più semplice, diventa una sterrata che attraversa alcuni prati panoramici e quindi si trasforma in asfalto che porta alla Borgata Fenillaz (1.641 m, fontane).

Attraversata la borgata si abbandonano le abitazioni lungo una mulattiera incassata che dopo un po’ si trasforma in una traccia erbosa. Si procede sempre in discesa seguendo vaghi segni blu fino ad arrivare alla Borgata di Graines (1.396 m, fontane).

Superata anche questa si arriva su una strada asfaltata che va seguita, sempre in discesa, in direzione del castello visibile già in lontananza durante il cammino. Dopo un tornante si presti attenzione verso destra: si vedrà in un’apertura del guardrail l’inizio di un sentiero in forte discesa, segnato da frecce blu; lo si tenga a mente perché dopo la visita al castello si dovrà tornare in questo punto.
Per il momento si continua su asfalto fino a raggiungere l’inizio del sentiero, sulla sinistra, che porta dopo una breve salita ad entrare nei ruderi del Forte di Graines (1.330 m).

Valle d'Aosta, Val d'Ayas, Castello di Graines     Valle d'Aosta, Val d'Ayas, Castello di Graines

L’accesso è possibile nell’area del recinto mentre l’alto mastio squadrato, raggiungibile con una scala, viene aperto in concomitanza di eventi mentre alcuni pannelli didattici illustrano caratteristiche e storia dell’interessante sito. Si può girare tranquillamente su tutta l’area, ammirando il panorama dall’alto e la sapienza costruttiva del tempo.

La sua origine risale al X secolo, e il castello si presenta ancora con il suo aspetto medievale, con le mura che seguono l’andamento del terreno e che racchiudono un’alta torre merlata a pianta quadrata (donjon), parzialmente ricostruita verso la fine dell’Ottocento, oltre ai ruderi della cappella romanica dedicata a San Martino con resti di affreschi.

Dopo la visita si torna indietro fino a prendere il sentiero individuato in precedenza scendendo verso sinistra in maniera molto ripida. Si incrocia di nuovo la strada asfaltata, attraversandola e continuando in discesa fino ad arrivare alle prime abitazioni di Arcesaz e a una strada asfaltata che porta, passando davanti alla piccola cappella decorata di San Giacomo, sulla SR45 (1.133 m). Da qui si può prendere un bus di linea che riporta a Brusson.

Informazioni utili:

Per chi: bambini oltre i 6 anni o così piccoli da esser portati a spalla.
Dati solo andata: dislivello, +250 m -680 m; lunghezza, 5,5 km; tempo, 2,30 ore al netto delle soste

DOVE DORMIRE

Hotel Restaurant Bar Laghetto – rilassante e accogliente hotel affacciato direttamente sul bel lago di Brusson presso cui si trovano diverse aree giochi; è un 3 stelle che meriterebbe la quarta stella senza alcun indugio e che mette a disposizione dei clienti un ampio salone dove vedere la TV e, soprattutto, giocare liberamente.

Hotel Croce Bianca – storico albergo che da generazioni accoglie i turisti della valle con ottima cucina casalinga tradizionale che utilizza prodotti a km zero; addossato al torrente Evançon mette a disposizione dei clienti un piccolo parco giochi mentre a soli due passi di distanza si trova un’area giochi più grande e attrezzata.

 

Copyright: FamilyGO. Foto di F. Voglino e A. Porporato

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