Lapponia: bagno nel mare ghiacciato… tutti a bordo del rompighiaccio! I #luoghidafavola racconto n.3

Letizia Dorinzi, autore di Family Go
Tempo necessario: 1 settimana
Età bambini:  4-12 anni13-18 anni

Eccoci arrivati al terzo racconto dei #luoghidafavola. Stavolta si salpa tra i ghiacci del Circolo Polare Artico per un’avventura a tratti surreale nel cuore della Lapponia svedese. Nei panni di avventurosi esploratori del Polo Nord cammineremo insieme ai bambini sul mare per poi “fare un bagno” nelle acque ghiacciate! Un’impresa da togliere il fiato, che genera in piccoli e grandi un’irrefrenabile allegria!

L’aria è fredda, pungente. Com’è normale che sia in inverno a ridosso del Circolo Polare Artico, non ci fai nemmeno caso. Parcheggiamo nei pressi di quella che Google Maps indica come un’immensa distesa azzurra, un mare per l’appunto. Eppure davanti agli occhi non c’è traccia di blu, né di azzurro. Ovunque si posi lo sguardo solo bianco. Bianco e ancora bianco a perdita d’occhio, declinato in diverse sfumature. Più sporco tendente al grigio vicino al porto, accecante in lontananza, dove un sole timido non ha ancora deciso se mostrarsi o meno.

Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato, la nave rompighiaccio     Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato, il paesaggio

In mezzo a tutto quel bianco, risalta ancora di più l’arancione acceso della nave su cui stiamo per imbarcarci. La rompighiaccio Arctic Explorer che ci porterà in mezzo al mare per farci vivere una delle esperienza più belle ed emozionanti che i bambini abbiano mai provato. Che io abbia mai provato. Navigare nel bianco, sentirsi un po’ esploratori avventurosi al Polo Nord senza allontanarsi troppo dalla costa svedese.

Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato, dalla nave     Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato, il paesaggio

Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato, la nave rompighiaccio     Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato, dalla nave

Lentamente, la nave lascia l’attracco e lo spettacolo merita di essere visto dal pontile. In barba al freddo, al vento che, man mano che si acquista un pochino di velocità, sembra congelarti la faccia. Siamo ben equipaggiati con passamontagna e sciarpe calde che lasciano liberi solo gli occhi. Quanto basta per ammirare la distesa di ghiaccio che sembra riceverci cerimoniosamente, aprendo un varco al nostro passaggio . Il silenzio assordante, quintessenza del paesaggio lappone, è rotto solo dal rumore del ghiaccio che si spacca sotto il peso della rompighiaccio. Un continuo “crack” che scandisce il nostro procedere sempre più al largo. La costa alle spalle, l’orizzonte bianco ad accoglierci.
In lontananza osserviamo alcuni spuntoni che rompono la superficie liscia del ghiaccio, delle specie di stalagmiti bianche che creano uno spettacolo unico. Incuriosita, mi informo e scopro che si tratta di onde del mare ghiacciate. Onde intrappolate nel loro movimento, costrette a un’immobilità che ha un nonsoché di surreale. Solo in primavera potranno risvegliarsi, come per magia, da quel temibile incantesimo che le tiene prigioniere. Una fiaba nella fiaba.
Arriviamo in un punto prestabilito e la nave si ferma. È il momento della vestizione, un rito necessario per avventurarci nelle acque gelide del Golfo di Botnia, la parte settentrionale del Mar Baltico. Le mute, arancioni come la nave, ci terranno a galla e ci proteggeranno dal freddo, impedendoci di assiderare immersi in una temperatura che raggiunge a malapena i 2°C.

Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato     Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato

Gli addetti scendono per preparare la buca in mezzo a tutto quel bianco, sarà il punto in cui ci caleremo. La pozza è pronta, possiamo cominciare a scendere a terra. O meglio sul ghiaccio. Camminare sul mare, un’esperienza che galvanizza e ci dà quell’energetico senso di onnipotenza tipico di chi sta per compiere una vera e propria impresa.
Agganciati a un guinzaglio che ci terrà costantemente in sicurezza, ci sediamo sul ghiaccio con le gambe a mollo come fossimo a bordo piscina. Un approccio lento, esattamente come nei primi bagni estivi quando la temperatura esterna non è ancora così afosa da spingerti a un tuffo veloce.
Appurato che il rischio di congelare non sussiste, prendiamo coraggio e ci immergiamo nell’acqua quasi nera, resa ancora più scura dal contrasto con il bianco. L’effetto della muta che aderisce perfettamente al corpo, quasi schiacciandolo, ci fa sentire avvolti da una forza inspiegabile. È un attimo volare con la mente in un’epoca lontana, ci teletrasportiamo in un mondo fatto di esploratori che studiano e lavorano in condizioni estreme, ai confini del pianeta.

Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato     Lapponia svedese, bagno nel mare ghiacciato, la nave rompighiaccio

Osiamo allontanarci dalla riva ghiacciata nuotando a dorso per non congelarci la faccia. Angeli nel ghiaccio, che aprono le braccia a mo’ di ali per farsi largo in quell’acqua che sembra già meno ostile. Il silenzio si riempie improvvisamente di un’irrefrenabile allegria. L’adrenalina mista a quel briciolo di paura che accompagna ogni novità lasciano il posto al rilassamento totale. Nell’aria solo grida e risate. E la consapevolezza di aver compiuto una piccola impresa, tutti insieme in famiglia.
E di aver svuotato un altro cassettino dei sogni. Che non resterà vuoto a lungo, ne ho la certezza.

Le attrazioni per bambini nella Lapponia svedese

La Lapponia svedese è un vero e proprio paradiso invernale anche per i più piccoli. Per poter fare il bagno nel Mar Baltico, con tanto di attestato a testimoniare l’impresa, esistono due opzioni, entrambe da porti svedesi. La prima è la Polar Explorer Icebreaker che attracca ad Axelsviksvägen, a 40 chilometri da Kemi, quindi vicino al confine con la Finlandia. La seconda, quella su cui siamo saliti noi, è l’Artic Explorer Icebreaker in partenza dal porto di Piteå. Per saperne di più potete visitare il sito della nave rompighiaccio.

La Lapponia svedese consente di vivere le stesse incredibili esperienze della gemella finlandese, a un costo leggermente inferiore. Dalle escursioni con le renne, alle corse in slitta con gli husky, passando per motoslitte o cavalli. Si può organizzare tutto da casa in autonomia oppure affidandosi ai tour operator specializzati nel Nord Europa.

DOVE DORMIRE

Noi abbiamo soggiornato al bellissimo Lantliv Lodge, gestito da due italiani che hanno cambiato vita, scegliendo l’aria pura e incontaminata di quest’angolo di Nord Europa. Potete affidarvi ai consigli preziosi di Edoardo e Isabella per costruire la vacanza.

Link utili per organizzare il viaggio

www.swedishlapland.com
visitskelleftea.se/en
seiviaggi.it/icnc_viaggi/la-magia-del-natale-in-lapponia-svedese

 

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Copyright: Familygo. Foto di Ice Breaker; L. Dorinzi

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