La nostra visita in famiglia all’Abbazia di San Galgano e all’Eremo di Montesiepi è diventata un’appassionante e misteriosa avventura, grazie a un libro illustrato per bambini e ragazzi che ci ha fatto tornare indietro nel tempo fino al Medioevo e a un’irresistibile storia dove protagonista è niente meno che… una spada nella roccia.
Cavalieri medievali, eremiti e una vera, autentica spada nella roccia. Ce n’è abbastanza per accendere immediatamente la fantasia di ogni bambino. Ma non stiamo parlando di Re Artù e della sua Tavola Rotonda.
Il nostro viaggio ci porta molto più vicino, in Toscana e più precisamente in Val Merse, a poco più di 30 km da Siena. Qui, in una terra costellata di borghi e castelli, si trovano una insolita abbazia e un isolato eremo, custodi di una storia dove realtà e leggenda si intrecciano, la storia di San Galgano.
San Galgano e la Spada nella roccia
Al sentir parlare di “spada nella roccia” Alessio comincia a tempestarci di domande… “chi l’ha lasciata lì? Perché? Nessuno l’ha portata via?”. Grazie al libro illustrato dal titolo, appunto, “San Galgano e la spada nella roccia”, lungo la strada iniziamo a conoscere la storia di Galgano, un giovane che “fatto cavaliere ebbe subito incarichi importanti. […] Ma era ancora troppo giovane e pieno di rabbia e così si sfogava sui più deboli, era prepotente ed egoista”.
Poi un giorno ebbe l’apparizione dell’Arcangelo Michele e tutta la sua vita cambiò. Decise che non avrebbe più fatto del male e da allora sarebbe diventato un eremita e avrebbe dedicato la sua vita a Dio; a prova di queste sue intenzioni infisse la sua spada in una roccia e “da quel momento nessuno fu più in grado di estrarla”.
Sapete dove? In un luogo chiamato Montesiepi, che fino ad allora era considerato infestato dagli spiriti. E mentre fantastichiamo di più o meno improbabili fantasmi, il tempo vola, e ci ritroviamo a destinazione.
L’Abbazia di San Galgano e l’Eremo di Montesiepi
Quando arriviamo lo sguardo si perde tra le colline toscane e il viale di cipressi, alla fine del quale si erge maestosa un’abbazia cistercense. “Mamma, ma non ha il tetto!” esclama subito Alessio.
Eh sì, una delle caratteristiche più insolite dell’Abbazia di San Galgano è proprio la mancanza del tetto, cosicché si può entrare e restare col naso all’insù ad ammirare le mura che sembrano voler toccare il cielo.
Costruita intorno al 1200 proprio in onore di Galgano, divenuto santo dopo la morte, l’abbazia visse un periodo di grande ricchezza ma già nel secolo successivo iniziò una lenta e inarrestabile decadenza, a tal punto che l’abate commendatario fece rimuovere per poi vendere la preziosa copertura di piombo del tetto, che poco dopo crollò. Gli infissi e gli arredi furono saccheggiati e il luogo fu quasi del tutto abbandonato; solo verso la fine dell’Ottocento si cominciò a pensare a un restauro.
Ma senza alcuna ricostruzione, si scelse di consolidare quel che restava del monastero, e fu probabilmente la scelta migliore visto che parte del suo fascino oggi si deve proprio al suo stile incompiuto e all’atmosfera decadente che cattura piccoli e grandi visitatori.
E la spada? Vi chiederete. Non ce ne siamo dimenticati. Per vederla si deve imboccare dall’abbazia una stradina che arriva fino all’Eremo di Montesiepi, una piccola chiesa circolare edificata proprio dove si narra che Galgano la piantò nella roccia (l’abbazia fu infatti costruita solo successivamente).
Ed eccola qui, protetta da una teca di plexiglass davanti alla quale i bambini restano tutti, inevitabilmente, a bocca aperta e con gli occhi sgranati. E chissà che questa storia non abbia davvero ispirato le leggende di Re Artù!
La nostra visita, grazie al libro e ai racconti, è stata piacevole e curiosa. A seconda dell’età dei vostri figli potete decidere se leggere il libro integralmente o estrapolarne brevi stralci, descrivendo le illustrazioni e lasciando che il mistero faccia il resto. E infatti poco dopo ha realizzato la sua personale versione della… spada nella roccia!
Informazioni Utili
L’Abbazia di San Galgano e l’Eremo di Montesiepi si trovano nel comune di Chiusdino, e sono perfetti per una gita in giornata da inserire in un itinerario alla scoperta di Siena e dintorni con i bambini.
Per quanto riguarda orari e prezzi, l’Abbazia è aperta tutto l’anno con orari diversi a seconda del periodo e il biglietto costa € 5 (ridotto € 4 da 6 a 18 anni, gratuito per i bambini fino a 6 anni, biglietto famiglia 2 adulti + 2 bambini € 15) mentre l’entrata all’eremo è libera, così come il parcheggio sottostante.
Se avete passeggini al seguito vi consiglio di raggiungere l’eremo non dall’abbazia (la stradina è sterrata e stretta), ma attraverso una strada asfaltata che parte dal parcheggio. Gli spazi sono ampi e i bambini possono tranquillamente alternare la visita a corse e giochi nei prati che circondano l’Abbazia.
Potete acquistare il libro San Galgano e la spada nella roccia online (edizioni Press&Archeos), oppure presso il bookshop dell’abbazia, mentre per eventi e info ulteriori potete visitare il sito della Fondazione San Galgano.
Copyright: Familygo. Foto di M. Rosellini; Press&Archeos