Una gita nel Parco del fiume Oglio, un angolo di pace tra castelli e buon cibo

Heidi Busetti, autore di Family Go
Tempo necessario: Weekend
Età bambini:  1-3 anni4-12 anni

Sinuose strade nei campi, cormorani che attraversano il cielo e lepri che corrono lungo le piste ciclabili e incantano i bambini, trasportati in una dimensione naturale. Tutto questo nella nostra gita nel Parco del fiume Oglio, un angolo di pace della Lombardia perfetto per le famiglie.

Lo stress scende ed il ritmo rallenta, mentre lo sguardo abbraccia piccoli paesi, che si susseguono lungo il calmo scorrere delle acque del fiume. La nostra gita con i bambini nel Parco dell’Oglio Nord ci porterà in castelli medievali, singolari musei e oasi naturali di rara bellezza, mix perfetto per un rilassante weekend in famiglia.

Primo giorno: meteoriti e strumenti musicali, senza dimenticare il buon cibo!

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Il primo paese che visitiamo è Scandellara Ripa d’Oglio dove incontriamo un piccolo castello attorno a cui un fossato, da severo difensore delle mura, si è trasformato in un piccolo paradiso per anatre e germani reali. Qualche chilometro, e raggiungiamo il paese di Corte de’ Frati, dove si trova il Museo Minerali e Fossili Carlo Bendotti Ricercatore, una vera chicca per i bambini, che tra le vetrine del museo possono osservare minerali raccolti in Italia e nel Mondo: tra di essi, spiccano i resti di un meteorite caduto anni fa in provincia di Cremona ed una lama di pugnale in selce risalente a più di 5000 anni! Una tappa prestigiosa è anche l’elegante dimora estiva dei Conti Manna Roncadelli, con un bel giardino che scende fino all’Oglio.

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Se siete appassionati di salumi, consigliamo una visita all‘azienda agricola Bettella, a Gabbioneta-Binanuova, che con 130 anni di storia punta ai ristoranti stellati, per offrire la massima qualità in fatto di carne. L’azienda fu fondata dal nonno di Stefano Bettella – attuale proprietario – che, emigrato in Argentina, tornò in Italia per dare il via al suo progetto, di cui unica unica linea guida fosse la qualità. Una scelta vincente, che vede oggi i salumi Bettella sulle tavole dei migliori ristoranti italiani e internazionali tra cui il famoso ristorante francese Paul Bocuse. Ma Gabbioneta-Binanuova non è solo delizia del palato. Qui si trova anche l’interessante Museo degli Organi Pedrini dove, ad oggi, è attivo il laboratorio per il restauro e la costruzione di questi strumenti! Il museo raccoglie immagini e parti degli strumenti realizzati dalla famiglia Fracassi lungo la storia, ed i bambini potranno così imparare ad amare gli organi musicali ed il loro suono potente e maestoso.

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Sull’altra sponda del fiume ci aspetta Seniga un paese dove si trova la bucolica Pieve di Comella costruita nel XIII secolo dai Benedettini, con un importante affresco della Madonna del latte. Intorno alla chiesa c’è tanto verde ed anche una piccola area giochi per il relax delle famiglie!

Secondo giorno: attraverso il fiume e dentro oasi e castelli

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La mattina successiva ci attende una giornata uggiosa, che parte però con un’attività davvero coinvolgente: su un canotto, in compagnia delle guardie del parco, scivoliamo attraverso il fiume e sulle rive ci divertiamo ad osservare le nutrie, mentre aironi bianchi e cinerini attraversano la nostra visuale con il loro planare. Impariamo dalle guide a riconoscere dove ci sono i vortici e come distinguere se l’acqua del fiume è alta oppure bassa. Infine, approdiamo nel paese di Quinzano, famoso per il salame cotto, che assaggiamo con un certo languorino nell’ottima macelleria Bonali.

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Ma il nostro viaggio nel territorio dell’Oglio non finisce qui: tra le tappe di questa caccia al tesoro spicca la Lanca d’Acqualunga, nel comune di Borgo San Giacomo, un’oasi nata nel vecchio corso del fiume dove i concetti di bosco, prato e laghetto si fondono in un unico ecosistema, un’area dove passeggiare piacevolmente ed avvistare aironi, cavalieri d’Italia, usignoli e anche qualche falco.

Sempre nel paese di Borgo San Giacomo, si erge maestoso il Castello di Padernello che i bambini si divertono a raggiungere attraversando il ponte levatoio ancora funzionante. Un salto, due, tre ed eccoci nella struttura, originaria del 1300 ed inserita in un piccolo borgo medioevale tra i campi della bassa Bresciana. Il castello, dopo la morte dell’ultimo Conte rimase abbandonato e alla mercè dei saccheggiatori, con il conseguente crollo nel 2002. Ma nel 2005, grazie alla passione ed al coraggio del Comune e dell’Associazione Castelli & Casali, fu recuperato e trasformato in uno spazio culturale, senza alcun fine di lucro. Oggi ospita mostre, rassegne cinematografiche, opere teatrali e i mercati firmati Slow-food.

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Con i bambini, a dieci minuti dal Castello, è anche possibile raggiunge l’opera dell’artista Giuliano Mauri: un ponte completamete vegetale, sopra una roggia, pensata come opera in mutamento, un giorno dopo l’altro, grazie all’intervento della Natura.

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Infine, sulle rive opposte dell’Oglio, risalendo il fiume da Padernello, ci siamo immersi nelle strade di due paesi antichi e orgogliosi: Orzinuovi, sulla riva bresciana, e Soncino sulla riva cremonese. Il primo è l’ultimo baluardo dell’antica Repubblica di Venezia. Fondato nel XII secolo, vanta ancora una rocca con un museo che conserva le testimonianze della storia del paese. Soncino, invece, ha un centro medioevale di cui rocca la rocca – costuita nel XV secolo – è ancora così evocativa da essere stata scelta in passato come set per film italiani ed internazionali del calibro di Ladyhawke (con Michelle Pfiffer) o il Mestiere delle armi, diretto da Ermanno Olmi.

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L’insolito ed interessante Museo della stampa, a pochi passi dal castello, testimonia inoltre l’attività di stamperia portata a Soncino da una famiglia ebrea emigrata dalla Germania e poi rimasta per sempre legata a questo borgo. Due chiese affrescate completano la magia della cittadina: quella di San Giacomo del XII secolo e quella di S Maria delle Grazie costruita a partire dal 1501.

Due piste ciclabili corrono lungo il fiume, partendo dal Lago d’Iseo. Ripercorrerle in bicicletta ci ha dato modo di scoprire che l’Oglio non è solo una linea azzurra sulla cartina geografica, ma a sua volta è un grande paese. Accanto al suo lento scorrere, attraverso le stagioni, gli anni, le guerre e le feste, si sono susseguite generazioni di uomini a cui questo fiume ha lasciato sempre qualcosa di sè.

DOVE DORMIRE

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Agriturismo Colombarotto – Parco Regionale Oglio Sud, Alfiano Nuovo, 1 – Corte De’ Frati (CR) – E’ una struttura dotata di ampie camere, ristrutturate secondo la tradizione locale, con pavimenti in cotto e letti in ferro battuto. L’agriturismo ha anche un appartamento con tre camere, perfetto per le famiglie, anche numerose!
Ostello Molino Di Basso – Via Madonna di Loreto – Torre Pallavicina (BG) – Vicino ad un canale, di fianco alla pista ciclabile, in un caratteristico mulino ristrutturato, c’è quest’ostello dotato di camere per la famiglia. Tra le iniziative dedicate agli ospiti, spicca la possibilita di farsi preparare dei cestini da pic-nic da portare con sè nelle passeggiate, e la vendita di prodotti locali (ad esempio marmellate, salumi e formaggi).

DOVE MANGIARE

Trattoria Il Gabbiano – Piazza Vittorio Veneto, 10 – Corte De’ Cortesi Con Cignone (CR) – Grazie alla grande qualità dei piatti proposti nel menù e dei vini che accompagnano le pietenze, Il Gabbiano è un vero punto di riferimento in zona. La trattoria propone anche etichette inusuali per accompagnare una cucina che tiene sempre conto della stagionalità dei prodotti.

Ristorante Piola – Villagana, 6 – Acqualunga di Borgo San Giacomo (BS) – Questo ristorante, situato vicino alla lanca di Gabbioneta, è un ambiente tranquillo e di stile classico, dove assaggiare i casonsei di Acqualunga!

Trattoria Dell’Angelo – Parco Regionale Oglio Nord, Via Loda, 3 – Torre Parravicina (BG) – La trattoria propone una cucina tipica, dove assaggiare le specialità del luogo sia di carne che di pesce, tra cui la trota con le cipolle caramellate!

Per Informazioni

www.fiumeoglio.it

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