Irlanda. Dublino e la costa Ovest, tra paesaggi incantevoli e divertenti fattorie

Patrizia Bertini, autore di Family Go
Tempo necessario: 2 settimane
Età bambini:  4-12 anni13-18 anni

L’Irlanda immaginata è quella reale, incontrerete una natura verde ovunque, pascoli di pecore e mucche, cittadine pittoresche sempre in festa con musiche e balli popolari, pub in cui degustare la mitica Guinness, punti panoramici davvero unici, che possiamo inserire tra le meraviglie del mondo.

L’Irlanda con i bambini è un viaggio facile, i più piccoli sono accolti, nei ristoranti troverete sempre un menù adatto a loro, negli hotel e nei b&b i bambini non pagano quasi mai. Sono davvero tante le attrazioni per stupire i piccoli viaggiatori e, ciliegina sulla torta, le fattorie li aspettano con grande allegria per renderli protagonisti di divertenti avventure contadine. O per farli ballare a suon di musica celtica.

Il nostro itinerario in Irlanda con bambini

“Va’ dove ti porta l’Irlanda” era uno degli slogan dell’ente turistico. E l’Irlanda è proprio questo: perdersi tra stradine di campagna, fermarsi a visitare un monumento, una chiesa medievale, un dolmen, un castello che sono disseminati ovunque, pedalare in bicicletta lasciandosi trasportare solo dalla curiosità. Con bambini al seguito è comunque necessaria una progettazione del viaggio, una scelta preliminare di un itinerario che sia rilassante e piacevole, senza corse perdifiato, per gustarsi la natura e la poesia di questi luoghi.

Il nostro viaggio parte da Dublino per raggiungere Killarney National Park, la penisola di Dingle, le Cliffs of Moher e il The Burren, le isole Aran, la vivace cittadina di Galway e ritorno verso Dublino con sosta alla Causey Farm in un’area di campagna molto attraente a pochi chilometri a nord della capitale.

L’itinerario completo è perfetto in famiglia in 10 giorni. Se avete meno tempo a disposizione, potete saltare qualcosa o gustarvi anche Dublino e i dintorni che valgono da soli un viaggio.

Dublino: una città in festa

dublino temple barGià lungo il trasferimento dall’aeroporto all’hotel mi sono fatta un’idea della città. Con le sue case non alte più di due piani, anche in centro storico, mi ha dato l’impressione di essere in una capitale a misura d’uomo. Appena sistemati i bagagli in hotel ci siamo diretti con un taxi verso il centro, verso la zona di Temple bar, la più animata della città, dove ci sono i pub e i ristoranti tipici.

Ci avevano consigliato il ristorante Elephant & Castle, ma purtroppo è sempre pieno e puoi prenotarlo solo di persona e non telefonicamente. Anche il ristorante a fianco, la Gallagher’s Boxty House, molto rinomato per assaggiare cucina tipica irlandese, era al completo. Così siamo entrati all’Oliver St John Gogarty che ci ha riservato una bella serata con musica folkloristica. Abbiamo concluso la giornata con una passeggiata nelle stradine della zona per ascoltare i buskers e partecipare a un’animazione coinvolgente di strada, con i bambini che si buttavano a ballare le danze celtiche.

Un giorno a Dublino con i bambini ha molte sfaccettature. Con il Dublin Pass la famiglia entra dappertutto contenendo le spese. Si acquista anche da internet.
Da usare subito come sconto per un giro sul Viking Splash Tour, un anfibio che vi porterà a visitare la città tutti con l’elmetto da vichingo in testa, vi chiederà di urlare e spaventare la gente e vi racconterà storie simpatiche ed ironiche (in inglese ovviamente) prima di entrare nell’acqua… e splash, ma senza bagnarvi! Il tour per “veri vichinghi” dura un’ora circa e va prenotato in anticipo.

Dopo questo primo originale assaggio della città, si sale sul City Tour Hop On Hop Off e si decide quale itinerario scegliere. Un giorno non basta per vedere tutto!! Noi abbiamo scelto come prima tappa Dublinia, Viking and Medieval Dublin, il museo interattivo della città che ripercorre la sua storia medievale, con particolare attenzione all’epoca dei vichinghi, con scenari riprodotti a grandezza naturale e tanta tanta interazione. Qui i bambini possono toccare tutto! Alla fine del percorso, un bookshop eccellente per acquistare gadget e libri su temi storici adatti ai bambini. Interessante anche la posizione del museo, collegato da un ponte medievale alla Christ Church Cathedral.

Irlanda/dubliniaSeconda tappa della mattinata: la Guinness Storehouse. È un luogo di pellegrinaggio per gli amanti della birra, ma senza dubbio anche astemi e bambini apprezzeranno la visita alla fabbrica che prevede un moderno allestimento didattico. 7 piani che ripercorrono la storia e la fabbricazione della birra, per culminare sulla terrazza vetrata con vista a 360 gradi sulla città. Nel prezzo del biglietto (gratuito con Dublin Pass) è compresa una pinta di Guinness (la migliore che potrete mai bere!) e una bevanda analcolica per bambini. Troverete ancora un negozio con tutti i gadget del marchio, un bar dove spillare da soli la birra, e ottimi self service per un pranzo con bambini. Si gustano piatti tipici, come lo spezzatino di manzo alla Guinness, Shepherds Pie e dolci da svenimento. C’è anche un menù bambini con purè e salsicce.

guinness store house

La tappa seguente, tanto richiesta dai nostri figli, è stato lo Zoo di Dublino. Ubicato all’interno del Parco di Phoenix, stupenda area verde della città a soli 3 km dal centro, è uno degli zoo più antichi d’Europa (la sua apertura risale al 1830) e presenta dei percorsi moderni e ben strutturati per aree, tra giardini, laghi, e meravigliosi habitat naturali per più di 600 animali. Vi sono tigri, elefanti, giraffe, leoni, diversi esemplari di scimmie tra cui spicca l’affascinante orangotango, i pinguini, ma anche animali della fattoria, così come un recinto con delle simpatiche caprette che si avvicinano ai bambini per ricevere delle foglie da ruminare.

 

The-Rainbow-at-the-National-Leprechaun-Museum_pic-by-Ros-Kavanagh.jpgIrrinunciabile con i bambini è il National Leprechaun Museum, un museo interamente dedicato alla figura del leipreachán, in gaelico, “piccolo spirito”, un simbolo della mitologia irlandese. Un luogo tra divertimento e magia, verità e fantasia, cultura e puro folclore. I bambini si caleranno nel mondo dei folletti irlandesi attraverso un affascinante percorso alla portata di tutti, con emozionanti prove interattive che consentono di “viaggiare” dal XII secolo fino ad oggi spaziando dalle saghe popolari alle più moderne interpretazioni dei leprechaun.

Tutto per i bambini a Dublino e dintorni

Dublino città offre ancora molto per le famiglie: dal Museo di Storia Naturale all’importante Museo degli scrittori e James Joyce Center, al Trinity College con il manoscritto Book of Kells, le scelte sono tante e svariate, tutte ubicate in centro e collegate tra loro dal City tour Hop on Hop off. Se vi fermate in città più giorni, potreste visitare anche i dintorni di Dublino.

Info pratiche del nostro soggiorno a Dublino: all’arrivo all’aeroporto a Dublino, un taxi ci ha trasferito all’hotel. Scelta ottima della sistemazione, il Camden Court Hotel con tariffe speciali per famiglie, a due chilometri dal centro, da Temple Bar per intenderci. Servito dai mezzi pubblici, oppure da taxi. Piscina interna anche per bambini.

Killarney National Park

Irlanda/killarney national park Presa l’auto a noleggio a Dublino, siamo partiti verso Killarney. Qualche goccia di pioggia, che ci aveva risparmiato a Dublino, non ci ha molto preoccupato, perché sotto le nuvole si notava uno spiraglio di luce.
La strada con i bambini dura 4 ore, vi diranno 3, ma ci si deve fermare. La tappa consigliabile è alla famosa Rock of Cashel, l’antica rocca di san Patrizio (entrata gratuita con Dublin Pass). Posizionata su uno sperone di roccia, è uno dei più bei luoghi d’Irlanda, e tra i più emblematici, dove si riconoscono i tipici colori d’Irlanda, caratterizzati dal verde del prato in contrasto con le pietre grigie delle rovine antiche e il cielo azzurro misto a nuvole. Un posto surreale, dove i bambini hanno trovato da divertirsi rotolandosi sul prato in discesa. Ogni giorno alle 14, viene proiettato un video in italiano.

Il Killarney National Park è un luogo paesaggisticamente notevole. È sovrana una natura rigogliosa, tra laghi, boschi, sentieri ombreggiati da alberi secolari. La bellezza del luogo è preservata grazie al divieto di entrarci con i mezzi propri. Si visita dunque a piedi, o meglio ancora con le caratteristiche Jaunting cars, le carrozze trainate dai cavalli che vi aspettano ad ogni ingresso del parco, vicino ai parcheggi e in centro città a Killarney.  Partirete quindi per un rilassante tour fino a raggiungere il Ross Castle, castello visitabile solo con visita guidata e su prenotazione. Ugualmente bello e forse ancor più emozionante è l’attraversamento del lago con la barca, che scivola via tra canali e una natura silenziosa per poi ritrovarsi al centro dell’acqua da cui si ha una vista meravigliosa del parco.

In centro a Killarney fate shopping! La cittadina è molto carina, è tipicamente irlandese con casette colorate che si affacciano su piccole stradine, i cui negozi hanno ancora le insegne tradizionali. Tra i vari negozi, segnaliamo quello che vende i manufatti di lana delle isole Aran, il GlenAran Irish Market, così fornito non l’abbiamo trovato altrove. Per l’alloggio, a Killarney c’è l’imbarazzo della scelta, essendo una località propriamente turistica, anche grazie a un diffuso turismo del golf. In centro dei begli alberghi e appena fuori dal centro abitato sono molte fattorie che fanno b&b, soluzione meno comoda dell’albergo, ma a diretto contatto con la natura. A proposito di fattorie, se avete tempo, portate i bambini alla fattoria Kennedy’s, a cinque miglia da Killarney, dove li faranno divertire a più non posso (anche b&b).

Dingle, la baia del delfino Fungie

Da Killarney il viaggio prosegue a nord verso Tralee e poi Dingle. Sono pochi chilometri di distanza, ma il paesaggio cambia completamente.
Dalla ricca vegetazione del Parco, gli alberi nel Dingle sono più radi per fare spazio alle tipiche radure verdi della costa Ovest che si affacciano sull’Atlantico.

Irlanda/dingle pecoreLe pecorelle e le mucche ci fanno compagnia ovunque, ci seguono nel viaggio senza sosta. Le mucche sono di varie razze, dalle pezzate bianche e nere, alle tutte nere, alle bianche o alle marroni. Le pecorelle principalmente bianche a volte con il musetto nero.
La penisola di Dingle è un punto d’obbligo in Irlanda per chi ci viene per la prima volta. A un’ora di auto da Tralee si raggiunge il piccolo centro Dingle, un bijou, un piccolo porto dalle casette colorate, i localini e i pub tipici. Per i bambini fantastica è la gita con la barca per l’avvistamento del delfino Fungie, la mascotte della baia che da molti anni attira migliaia di visitatori. Se il delfino non si avvista, restituiscono i soldi.

In centro si trova anche un piccolo Acquario, dove vedere gli squali, i pinguini, i nemo e tanti altri pesci e una vasca con le razze a portata di mano.

Se siete a Dingle per cena, fermatevi a Castelgregory, dove poco più avanti, arrivando fino al piccolo porto, troverete un ristorante dove si mangia molto bene il pesce appena pescato. Per gli adulti anche le aragoste, per i bambini il miglior fish & chips di tutto il viaggio.

Potete soggiornare a Dingle in una fattoria b&b, oppure a Tralee, una città ricca di attrazioni per bambini. Qui si trovano l’Aquadome, un parco acquatico tra i più grandi d’Irlanda, e il Tobyworld, una immensa ludoteca per bambini da 5 a 12 anni con Go-Karts.

Le Isole Aran, paradiso d’Irlanda

Attraversato lo Shannon con il traghetto da Tarbet, si raggiungono in breve tempo le Cliffs of Moher, le spettacolari scogliere a picco sul mare, una delle meraviglie del mondo. L’impatto emotivo nel vederle è forte anche per i bambini, davvero mozzafiato. Il percorso di visita è stato delimitato per ragioni di sicurezza, per cui state tranquilli se avete figli piccoli, non vi sono pericoli di cadere nell’Oceano, a meno che non usciate dai percorsi segnalati, cosa che alla gente piace fare comunque. Un moderno Centro Visitatori spiega ad adulti e bambini come si sono formate le scogliere e quali sono state le cause dell’erosione, attraverso pannelli multimediali, video, filmati e giochi.

cliffs of moherIl nostro viaggio continuerà verso le Aran, ma prima prendiamo possesso di un alloggio in una farmhouse in posizione davvero incantevole. La zona delle Cliffs of Moher è chiamata The Burren, un tavolato calcareo di cui sono formate anche le Aran, e rappresenta una zona di elevato interesse geologico.

Tra Doolin e Linsdoonvarna un cartello segnala la Fernhill Farmhouse B&B. Una sistemazione di campagna con una vista impagabile, che fa venire voglia di restare qui una settimana a godersi il rilassante panorama.

A Doolin partono i traghetti per le Aran alle 9.30 della mattina. Guardate bene in acqua perché un delfino potrebbe venirvi a salutare. A noi è apparso! La traversata fino a Inishmore, l’isola più grande delle tre, dura 2 ore circa. Potete partire anche con le valige, perché deve essere magnifico dormire in questo paradiso! Sempre consigliabile la prenotazione, i posti letto non sono molti. Alle Aran si noleggiano le biciclette subito all’uscita del traghetto, e fino alle 16, ora in cui riparte, avrete tempo di fare una bella e breve escursione di 4 chilometri. Per famiglie, ottime le bici con il traino, oppure bici con seggiolini, o bici per bambini autonomi. Caschetti e quant’altro, c’è tutto!

aranPronti e via per l’anello dell’isola! Rimarrete stupiti dal paesaggio, dal silenzio, dal mare, dal verde, dalle pietre a secco, dalla nebbia all’orizzonte, dalle mucche al pascolo, dalle pecorelle, dai cavalli, così immobili che sembrano finti. Le Aran sono paesaggio allo stato puro.

Sul percorso lungo il mare, quello che ha meno pendenza, e che per questo viene privilegiato dalle famiglie, vi imbatterete anche in una colonia di foche, all’altezza di un piccolo chiosco. Meta del viaggio in bicicletta potrebbe essere il sito archeologico del castelliere Dún Aengus a picco sul mare, tuttavia vi avvertiamo che con i bambini è pericolosissimo, in quanto non vi sono protezioni. Al rientro dal bel giro, i negozi di souvenir vi aspettano: un maglione delle Aran è un ricordo per tutta la vita.

La Causey Farm: una vivace fattoria irlandese

Dopo le Aran merita una sosta Galway, con il suo colorato centro storico che ci ricorda Temple Bar per la musica dei buskers e gli spettacoli lungo le strade. Qui si assaggiano le ostriche accompagnate dalla Guinness, il fish & chips dallo storico McDonagh, la pizza e le insalate di Fat Freddies, locale in cui appena vedono i bambini, gli portano un menù tutto per loro da colorare con i gessetti: lo riconoscerete perché ha le tovaglie bianche a quadratini rossi.
Da Galway lungo l’autostrada che vi riporta a Dublino, concedetevi una sosta alla Turoe pet Farm, i bambini vedranno un po’ di animali e voi vi riposerete.

Più avanti, invece, con una disgressione dall’autostrada verso il nord di Dublino, dopo Trim Castle, incontriamo un’altra fattoria: la Causey Farm, lunga da raggiungere perché le strade sono tortuose, ma assolutamente meritevole. È stata la ciliegina sulla torta del nostro viaggio! Gestita da una famiglia di persone simpatiche e frizzanti, con a capo la mamma Lilly, propone ai ragazzi di ogni età attività divertenti in fattoria con gli animali. Si possono rincorrere le pecore nel recinto, prendere in mano i pulcini, giocare con il maialino appena nato, ma anche fare enormi bolle di sapone, dipingere sui muri, danzare i balli celtici e suonare il bodhrán. Poi, una loro invenzione, nata per caso, è quella di far saltare i ragazzi sulle zolle di terra: forse uno sport ancora sconosciuto? e il divertimento continua lavandosi con l’acqua della canna in cortile.

L’esperienza alla Causey Farm è formidabile, si entra in contatto con lo spirito festoso degli irlandesi. Organizzano anche scout e centri estivi per ragazzi di 5 ore al giorno, ottimi per bambini stranieri che possono imparare la lingua inglese solo divertendosi. Penso che i miei figli alla Causey Farm ci ritorneranno!

Dove dormire in Irlanda con bambini

Le farmhouse sono sicuramente delle sistemazioni adatte alla famiglie, perché i bambini sono in mezzo alla natura e agli animali. Si possono scegliere nel sito dell’associazione B&B Ireland.
Il prezzo include anche la colazione irlandese, con uova, pancetta, pomodori, salsicce e patate, oltre che frutta, yogurt succo di arancia.

E’ però bene sapere che gli alberghi a 3 o 4 stelle hanno lo stesso prezzo delle farmhouse, a volte sono anche meno costosi, per cui coloro che amano gli agi possono optare per questo tipo di soluzione.

Invece per le famiglie che vogliono risparmiare (i ristoranti sono abbastanza costosi) e sentirsi la sera a proprio agio in una casa, con bambini liberi di girare dappertutto, vi sono le soluzioni self-catering con appartamenti con cucina. Ideali se fate più giorni di vacanza nello stesso luogo.

Come arrivare

In aereo, le compagnie principali su Dublino sono Aer Lingus e Ryanair, con voli low cost.
www.aerlingus.com

www.ryanair.com

Info turistiche

Se stai organizzando un viaggio in Irlanda consulta il sito ufficiale di Turismo Irlandese, una vera e propria miniera di informazioni, consigli e itinerari di viaggio, idee su dove alloggiare e cosa visitare, guide online.

 

 

 

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