A Cordova, nel sud della Spagna, siamo arrivati con i bambini per visitare la famosa Mezquita, la moschea trasformata in cattedrale, ma abbiamo scoperto un lato coloratissimo della città, quello dei cortili, i patios, dal Palacio de Viana al Barrio di San Basilio. Tra le cose da vedere – anzi, da provare! – se avete almeno due giorni da trascorrere in città, anche il relax dell’hammam.
Lo devo ammettere… a Cordova (Cordoba in spagnolo) io e i bambini abbiamo lasciato il cuore! Perché è una città dell’Andalusia carica di storia con monumenti, atmosfere magiche e un turismo decisamente più sostenibile rispetto alle due magnifiche sorelle maggiori, Siviglia e Granada.
Questa città incantata si raggiunge comodamente da Siviglia in treno o in bus in poco meno di un’ora e ne vale – credetemi – assolutamente la pena! Le attrazioni più belle da vedere a Cordova si possono racchiudere anche in una giornata, ma per visitarla a pieno noi decidiamo di dormire qui una notte.
Cordova con i bambini, cosa vedere: lo splendore della Mezquita
Il nostro weekend a Cordova comincia dentro la Mezquita, una moschea straordinaria poi trasformata in Chiesa cattolica dopo la reconquista. La storia della Mezquita ha inizio nel IV secolo quando ospitava alcuni edifici di culto, tra cui la Basilica visigota di san Vincenzo. Abd al-Rahman nel 786 decide di far costruire una grande moschea con ben 11 navate su modello di Damasco e di Gerusalemme. Il Califfo Abd al Raham III nel 951 la amplia e fa costruire un minareto.
Entrando, i meravigliosi archi policromi della moschea si susseguono a vista d’occhio in ogni direzione, quasi fossimo dentro un’opera di Escher. Una foresta di archi e lampadari unica al mondo. Nel 1489 la Mezquita diventa Basilica, viene costruita la Cappella Maggiore e nel 1607 la ricchissima Cappella di Villaviciosa in stile barocco.
Consiglio di visitarla all’apertura per poter godere dell’atmosfera magica del luogo, del silenzio e – perché no? – anche di una inaspettata visita VIP! Noi infatti abbiamo incrociato la Principessa Cristina, sorella del Re Felipe, con i suoi figli.
Il Museo Taurino
Passeggiando per il quartiere ebraico nel centro storico della città ci imbattiamo nel Museo taurino, uno dei più importanti di Spagna. Il museo si trova all’interno di un bel palazzo in stile mudejiar, la Casa de las bulas del XVI secolo.
Gli apparati, molti dei quali interattivi, raccontano la storia della tauromachia, una tradizione millenaria tipicamente andalusa. Le sale ospitano ricchi apparati le informazioni sugli allevamenti dei tori di Cordova, gli scintillanti abiti e i mantelli indossati dai matadores, cimeli e fotografie dei toreri più famosi che qui sono delle vere e proprie star.
Il Palazzo de Viana: trionfo di verde e fontane nei patios
La storia del Palazzo de Viana è legata alle donne che vi hanno abitato lungo i secoli. Nel 1421, Teresa Carillo acquista un gruppo di case ma nei secoli successivi il palazzo si amplia e si succedono i proprietari, fin quando nell’Ottocento giunge ai Marchesi di Viana.
Nel 1980 viene acquistato da una banca che è l’attuale proprietà.
Il palazzo è bellissimo, la visita delle sale interne deve essere prenotata e viene effettuata con una guida mentre i patios esterni possono essere visitati liberamente (il mercoledì pomeriggio la visita è gratuita) e permettono di creare dei set per fotografie memorabili tra architetture andaluse, fontane e fiori da mille e una notte.
I giardini del Barrio di San Basilio
Il secondo giorno sono ancora i giardini a riempirci di stupore, perché decidiamo di visitare il quartiere di San Basilio con Immaculata, una guida strepitosa, specializzata in visite per famiglie con bambini, nonché bravissima fotografa (finalmente qualcuno che ci fa delle belle fotografie!).
Il quartiere, uno dei più antichi di Cordova, si trova sull’antico Alcazar Vejo, una fortezza araba che sorgeva accanto all’Alcazar de Los Reyos Cristianos. Il Re Ferdinando III divise infatti il centro della città in due aree murate.
I proprietari di queste case fanno a gara per arredare i loro cortili, i patios, che diventano delle isole da sogno, dei set fotografici spettacolari. Molti hanno al loro interno frammenti antichi o utensili della tradizione contadina locale. La varietà di piante, fiori e colori è incredibile. Un dedalo di stradine dove perdersi tra botteghe orafe di filigrana o semplicemente sorseggiare un tè all’ombra di casette bianche da fiaba.
Se volete assistere al TOP di bellezza, programmate la vostra vacanza con i bambini a maggio, perché nella prima metà del mese si tiene il Festival dei Cortili di Cordova, “la Fiesta de Los Patios”, dal 2012 Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco. Vi consigliamo di controllare gli orari di apertura dei cortili e i prezzi: alcuni infatti sono a ingresso gratuito ad offerta libera, altri chiedono invece un biglietto di ingresso. Se volete fare la visita con Immaculata, i suoi contatti sono info@cordobaluxuryexperience.com – +34 610025817.
Relax in Hammam
Impossibile andar via da Cordova senza aver preso parte a questo irresistibile rituale arabo! Dopo la nostra visita alla città ci siamo concessi quindi un momento di puro relax all’Hammam al Andalus, situato in centro, a pochi passi dalla Mezquita.
Il rituale completo dura un paio d’ore: ci si lava e a piedi nudi si entra nella sala principale dove ci sono una grande vasca, luci soffuse e profumi orientali per iniziare il rilassamento in attesa del rito del massaggio. Effettuato in due fasi, comincia con uno scrub su dei tavoli di pietra a cui segue il massaggio vero e proprio con oli ed essenze scelti dall’ospite.
I servizi offerti sono moltissimi e l’accesso è consentito ai bambini dai 6 anni in su. Al termine di questo meraviglioso massaggio si può sorseggiare un buon tè prima di tornare sul pianeta terra.
Per Informazioni
Per organizzare la vostra vacanza a Cordova con i bambini di un giorno o più, potete consultare il sito ufficiale del turismo di Cordova, mentre se la città è la tappa di un tour più lungo, potete leggere la nostra mini-guida dell’Andalusia per famiglie.
Copyright: FamilyGO. Foto di Pixabay, Depositphotos; Wikipedia/ Delegacion de Cultura Ayuntamiento de Cordoba; E. De Filippis; Instituto Municipal de Turismo de Córdoba (IMTUR).