A pochi km dal Brennero la Valle dello Stubai, in Tirolo, è un autentico paradiso per le famiglie. Natura strepitosa, strutture family (anzi Big Family!), tante attrazioni e servizi efficienti racchiusi nella comoda e conveniente Stubai Super Card. Noi ci siamo stati per una breve vacanza e questo è il nostro racconto.
È vero, torniamo da ogni nostro viaggio con un pizzico di nostalgia e tanta voglia di continuare a esplorare la terra che abbiamo appena conosciuto. Ma al ritorno dalla nostra vacanza nella Valle dello Stubai con le bambine (Stubaital, in lingua originale), in Tirolo, questa sensazione è un pochino più forte del solito. Perché quello che abbiamo vissuto qui – tra scenari mozzafiato e tanto divertimento – è una di quelle cose che ti fanno dire: “Posso averne ancora un po’?“.
Siamo in Austria, a pochi km dal confine del Brennero, e quella che ci accoglie è una valle davvero speciale: verde, accogliente, curata, aperta agli ospiti, ma capace di conservare la propria autenticità. Attrazioni per famiglie, natura super, montagne svettanti e cieli infiniti: ci fosse bisogno di uno slogan, potrebbe essere questo.
Stubai con i bambini: innazitutto i lasciapassare Big Family Stubai e Stubai Super Card
Ma visto che uno slogan probabilmente non serve, iniziamo con il raccontarvi la ricchissima offerta per le famiglie che scelgono Stubai come meta delle proprie vacanze. Il “marchio” Big Family, in primis, che comprende aziende che offrono servizi per le famiglie, attrazioni, strutture (Big Family Homes) come quella in cui abbiamo soggiornato noi, con una particolare attenzione alle esigenze di genitori e figli e un ricco programma di attività giornaliere all’aperto (Big Family Stubai Sommer Club) cui i bambini da 4 a 10 anni possono partecipare mentre mamma e papà vanno in esplorazione o si rilassano in hotel.
E poi la Stubai Super Card, inclusa nei servizi delle strutture aderenti all’iniziativa, che comprende l’uso gratuito delle quattro funivie dello Stubai (Stubaier Gletscher, Schlick 2000, Serlesbahnen ed Elferbahnen: noi abbiamo provato le prime tre), viaggi gratuiti sui mezzi di trasporto pubblico, sconti su numerosi biglietti di ingresso (tra cui quelli ai musei della vicina Innsbruck) e ingresso gratuito ad alcune piscine della zona.
Compreso nella Stubai Super Card, ad esempio, l’accesso per tre ore allo StuBay – Paradiso della Sauna, complesso di piscine coperte e scoperte e saune a Telfes. Qui noi genitori abbiamo defaticato le gambe dopo una giornata di camminate in quota (un sentito grazie alla vasca riscaldata con idromassaggio!) mentre le bimbe – attingendo a energie di cui ignoriamo la provenienza – si sono scatenate nelle piscinette per piccoli, una coperta con giochi colorati e una all’aperto, e nel triplo scivolo d’acqua in giardino.
Chi non alloggia in una struttura aderente può acquistare una Stubai Card presso gli uffici dell’ente del turismo o ai quattro impianti di risalita.
Una giornata allo Schlick 2000, tra mucche, scivoli e case sugli alberi
Ed è così, “armati” di Stubai Super Card, che la mattina successiva al nostro arrivo partiamo alla scoperta della valle. Destinazione: Schlick 2000, centro escursionistico (che d’inverno si trasforma in centro sciistico) che incanta le famiglie.
Qui la nostra prima tappa è il Rutschen Weg, il primo percorso con scivoli del Tirolo: consegna dei tappetini alla stazione a monte della Galtbergbahn (ma il biglietto si acquista a valle) e poi ci attendono nove scivoli in acciaio inossidabile che sono al contempo gioco e scorciatoia nella discesa della montagna. Simpatiche guest star: le mucche. Mucche ovunque, una persino con la testa in uno degli scivoli del percorso! Ne abbiamo contate 285 alla fine della nostra vacanza (migliaia quelle sfuggite al nostro censimento).
Pranzo gustoso alla Froneben Alm (spoiler: quasi tutti i rifugi e le baite della zona dispongono di bellissimi parchi gioco in legno) e poi via lungo il Baumhausweg, il Sentiero delle case sugli alberi. Vi si accede direttamente alla stazione intermedia della Kreuzjochbahn e ci svela un mondo di avventure che hanno degli gnomi come protagonisti: colpisce la cura dei particolari con cui ogni casa sospesa è realizzata e la naturalezza con cui i bambini fanno di queste il loro rifugio.
Novità dello scorso anno: il sentiero Sunnenseit’n Weg che collega i villaggi di Neustift e Fulpmes. Lungo i suoi otto km si incrocia anche uno scenografico ponte sospeso arancione.
Cosa abbiamo apprezzato di più? La sensazione, confermata nei giorni successivi, che lo Stubai non sia mai eccessivamente affollato e permetta a tutti di scoprirlo e assaporarlo senza la congestione che sempre più spesso attanaglia anche le montagne. Fenomeno statistico di distribuzione delle frequenze? Perizia nella gestione dei servizi? Semplice fortuna? Non sappiamo. Sappiamo però che ci siamo sentiti sempre liberi e protagonisti durante tutta la vacanza.
WildeWasser Weg: un mondo d’acqua al cospetto del Ghiacciaio dello Stubai
La nostra terza giornata nella Stubaital ha il sapore di un climax, ovvero la figura retorica che consiste in un graduale passaggio da un concetto (o da uno stato) all’altro, via via più intenso, fino a un apice che rappresenta il punto di arrivo di tutto il viaggio, reale o simbolico che sia. È una giornata all’insegna dell’acqua, lungo il WildeWasserWeg, il Sentiero delle acque selvagge che segue, in complessivi 10 km, la via dell’acqua dal ghiacciaio a valle.
Sono numerosi i percorsi che una famiglia può decidere di tracciare; noi scegliamo di percorrerla controcorrente in un crescendo di suggestione e maestosità. Il climax, appunto.
Lasciamo l’auto nei pressi della baita Tschangelair Alm dove poi pranzeremo e percorriamo un percorso ad anello di circa 45 minuti che ha come destinazione la Ruetz Katarakt, una piccola gola in cui l’acqua scroscia impetuosa e che abbiamo ammirato da diversi punti di osservazione.
Ci si arriva lungo un sentiero facile facile, perfetto per famiglie, lungo il quale è anche possibile mettere i piedi sulle rive del ruscello Ruetz e dedicarsi a quello che qui sembra lo sport nazionale: la costruzione degli omini di pietra.
La tappa successiva può essere raggiunta piedi (in circa due ore) o in macchina: destinazione la Grawa Alm dal cui parcheggio parte un percorso di circa 15 minuti, facile e percorribile anche coi passeggini, che ci porta all’imponente Cascata di Grawa. Qui una piattaforma panoramica in legno consente di ammirare la forza dell’acqua (e beneficiare dei suoi rinfrescanti spruzzi) comodamente sdraiati o seduti.
Una terza tappa conduce poi alla Sulzenau Alm, circondata da tre bellissime cascate, e al ghiacciaio Sulzenau (2.477 mt), ma decidiamo di lasciarla agli escursionisti più esperti e ci rechiamo in auto alla stazione Gamsgarten Stubaier Gletscher.
Verso l’infinito e oltre: il Ghiaccio dello Stubai e Top of Tyrol
Eccoci, finalmente, al cospetto di sua maestà il Ghiacciaio dello Stubai, anch’esso sede delle attività del programma Big Family. E B. Big è pure il nome della mascotte del ghiacciaio: ci accoglie per l’immancabile foto appena arriviamo alla partenza della funivia (andata e ritorno compresi nella Stubai Super Card) che ci porta alla stazione intermedia di Fernau a 2.300 metri.
Nei giorni della nostra permanenza in Tirolo gli impianti che portano in vetta (funivie Eisgratbahn fino a 2.900 metri e cabinovia Schaufeljochbahn fino a 3.170 metri) non sono in funzione (nel 2025 sono aperti dal 5 luglio al 7 settembre) quindi ci fermiamo un pochino più in giù, ma non è una rinuncia troppo dolorosa perché qui ci attendono panorami comunque mozzafiato: cieli tersi, pecore (tante pecore!), cime svettanti e il bisogno di farci qualcuna di quelle domandi “pesanti” sul senso della vita e dell’oltre.
E guardiamo con ammirazione, e forse un pochino di invidia, i molti escursionisti (giovani e meno) che percorrono a piedi i sentieri, talvolta stretti e scoscesi, che portano verso la cima. Una curiosità: il termometro dell’aria segna 9° (quello del senso di colpa materno per non aver portato via abiti pesanti almeno 100°) eppure il cielo è così limpido e il sole così diretto che fa molto più caldo che a valle.
Lo Stubai è il regno del turismo sostenibile, ma una riflessione sullo stato globale del pianeta (compreso il ritiro dei ghiacciai) ce la facciamo lo stesso…
E se volete sapere cosa ci siamo persi leggete il nostro articolo sulla Grotta dello Stubai (a 2.900 metri) e sulla spettacolare piattaforma panoramica Top of Tyrol (a 3.210 metri) da cui lo sguardo può spaziare su ben 109 cime. E dall’altra parte l’Italia, Vipiteno e la Val Ridanna, così da sentirci un pochino a casa…
Parchi gioco in quota e slittini adrenalinici: il comprensorio di Mieders
Come ogni bella storia anche questa ha il suo finale. Un finale perfettamente in linea con quello che, a nostro parere, meglio caratterizza lo Stubai formato famiglia: i parchi gioco immersi nella natura e in quota. E così, dopo il paradiso dello Schlick 2000 e il bellissimo playground Klaus Äuele che si incontra rientrando dal ghiacciaio (imperdibili la slackline sull’acqua, la zattera con cui attraversare il laghetto e i tronchi sulle rive in cui testare il proprio equilibrio) eccoci al comprensorio di Mieders. Da cui, lo ammetto, non ce ne saremmo mai andati.
Qui ci attende Serlespark, un bellissimo parco giochi immerso nella sabbia, un sistema di dighe e chiuse in cui bagnarsi e capire come funziona il ciclo dell’acqua e tre deliziosi laghetti artificiali, uno dei quali si attraversa con l’immancabile zattera.
Anche qui tronchi per giocare agli equilibristi e acque fresche, ma cristalline, in cui le mie figlie hanno fatto conoscenza con “strane” creature chiamate… girini! Dalla stazione della funivia Serlesbahnen parte il simpatico trenino giallo e rosso Serleszug che conduce al santuario Maria Waldrast, il più alto d’Europa.
La salita sferragliante, con la vista che si spalanca sulle vette, vale da sola il prezzo del biglietto: chi lo desidera può imboccare uno dei molti sentieri che si dipartono dal santuario; noi abbiamo preferito risalire immediatamente a bordo e tornare al playground.
Pranzo con vista all’ottimo rifugio Koppeneck (a 1.600 mt) ed è il momento di ripartire. Noi riprendiamo la funivia dell’andata, ma i più coraggiosi possono scendere lungo l’adrenalinica pista per slittino estiva che attraversa tutta la montagna fino a valle.
Il caldo estivo vi mette alla prova e già sognate la neve? Niente paura! Anche in inverno la Valle dello Stubai si conferma un autentico paradiso per le famiglie.
Dormire in una struttura Big Family: una vacanza nella vacanza!
Arriviamo nella Valle dello Stubai provati dal caldo che attanaglia le città italiane e – quale meraviglia – ci accoglie una pioggia rinfrescante e rigenerante, di quelle che esaltano il profumo dell’erba e del legno. Decidiamo che è un invito dell’universo a rilassarci, a prenderci del tempo solo per noi e a scoprire il bellissimo hotel che ci ospita.
Siamo al quattro stelle superior Wellness & Relax Hotel Milderer Hof, una grande struttura in stile tirolese affacciata sui prati e le montagne di Neusfit, probabilmente il paese più noto e visitato della valle per la sua vicinanza al ghiacciaio. Fa parte delle Big Family Home che assicurano servizi per famiglie e un programma di animazione per bambini, oltre che l’immancabile sala giochi.
Ci viene assegnata una sistemazione che chiamare “camera” sarebbe riduttivo: un vero e proprio appartamento in stile tirolese (l’hotel dispone anche di stanze dallo stile più contemporaneo) con tanto di salottino, camino elettrico (l’atmosfera è garantita) e due ampi terrazzi dai quali osservare notti buie e cieli stellati. Quello che ci è piaciuto di più?
Oltre alla ricca cucina (colazione e pranzo a buffet, ricca merenda pomeridiana e cena a cinque portate), l’area piscine (con vasca coperta, idromassaggio e percorso Kneipp) e la deliziosa spa, un ambiente dal sapore d’altri tempi e dal nome che richiama il titolo di un vecchio film di Resnais, Marienbad.
Per informazioni
Copyright: FamilyGO. Foto di E. Fasan; Andre Schoenherr; M. Rosellini