Viaggio in famiglia a Lione, ripercorrendo i primi passi della storia del cinema. Dalle Officine Lumière, oggi Museo, dove tutto è nato, al Museo del Cinema e delle Miniature che incanta le famiglie. Un percorso per appassionati in una città bellissima per tutti. Questo è il nostro racconto.
Era il 28 dicembre 1895 e al Salon Indien del Grand Café di Parigi veniva proiettato quello che è considerato il primo film della storia del cinema: “L’uscita dalle Officine Lumière“. A presentarlo due fratelli di Lione, Auguste e Louis Lumière, affascinati in quel periodo dai possibili sviluppi della fotografia in movimento. Si racconta che la proiezione successiva, l’arrivo di un treno alla stazione di Ciotat, presentata nel gennaio 1896, fosse così realistica che il pubblico scappò pensando che il treno stesse arrivando davvero nella stanza.
Eppure, nonostante gli “effetti speciali”, si trattava di un’invenzione che i contemporanei, inventori compresi, immaginavano avrebbe avuto vita breve. A sorprendere, più che la nascita di un nuovo linguaggio, la “semplice” invenzione tecnica. E invece, a 130 anni esatti da quella proiezione, il cinema di strada ne ha fatta. Tanta. E non si contano i viaggi che hanno come destinazione luoghi in cui sono ambientati film e cartoon: dalla Norvegia di Arendelle all’Irlanda di Dungeons & Dragons, dalla Londra di Mary Poppins al lago di Como, set di film come Casino Royale e Star Wars.
Noi invece oggi vi portiamo proprio nella città in cui tutto ha avuto inizio: Lione. Dove i fratelli Lumière hanno mosso i loro primi passi e dove oggi si respira ancora lo spirito pionieristico di quell’avventura. Che poi il cinema è scrittura con la luce e i suoi inventori si chiamano proprio Lumière, luce appunto. Quale coincidenza più bella?
Il Museo del Cinema e delle Miniature
Lione è ricca di riferimenti e attrazioni che ripercorrono l’avventura del cinematografo, ma sicuramente le famiglie apprezzano in modo particolare il Museo del Cinema e delle Miniature, che rende omaggio alla magia degli effetti speciali nel cinema e all’arte della miniatura.
Siamo nella Vieux Lyon – il distretto medievale e rinascimentale sulla riva destra della Saona, ai piedi della collina di Fourvière – e il museo è deliziosamente incastonato tra boulangerie e negozi artigianali. Fuori un capolavoro architettonico rinascimentale, patrimonio Unesco, dentro un viaggio entusiasmante e coloratissimo alla scoperta delle tecniche di creazione utilizzate nei set dei film più famosi. Qui ognuno può trovare il proprio “riferimento del cuore”: i più nostalgici (o “grandicelli”) non potranno non sorridere di fronte al modello di Herbie, il maggiolino tutto matto, o davanti a tante citazioni degli ultimi decenni del secolo scorso; i bambini si lasceranno incantare dal dietro le quinte di film come Jurassic Park, Star Wars, Il Signore degli anelli ed Harry Potter.
In esposizione oltre 10.000 pezzi originali, tra costumi, oggetti di scena, set e miniature. Quello che ci è piaciuto di più? Contro ogni aspettativa, perché già ci era piaciuta tantissimo la parte cinematografica “tradizionale”, proprio la sezione dedicata alla miniature, autentici capolavori in dimensioni ridottissime. Ti avvicini a quelle che sembrano teche e dentro ci trovi un mondo incredibile, riprodotto nei più minimi particolari.
Il percorso di visita si conclude non con il tradizionale assalto del merchandising ma con due flipper, ovviamente a tema cinematografico, dove “scatenarsi” prima di reimmergersi nelle atmosfere, antiche ma vivissime, della Vieux Lyon.
Attenzione: dall’autunno 2025 le miniature lasciano temporaneamente il museo per essere installate nel futuro Musée de la Miniature (apertura prevista per il 2026).
Museo Lumière a Lione: a casa dei fratelli in rue du Premier Film
Se anche voi siete cinefili o qualcosa di più di semplici appassionati, non perdetevi l’Institut Lumière, nel quartiere Monplaisir appena fuori dal centro della città. Dove un tempo sorgevano le Officine di cui la famiglia Lumière era proprietaria oggi rimangono l’hangar in cui era stato girato il primo film e la splendida villa che ospita il museo dell’istituto.
Che il cinema sia uno dei grandi amori della mia vita, forse si è già capito. Da giovane ho passato anni a fare studi di archivio su vecchie pellicole in bianco e nero. Poi la vita mi ha portata a diventare una giornalista di viaggio e direi che mi è andata altrettanto bene, ma l’emozione di trovarmi, in un piovoso pomeriggio di metà agosto, dove tutto ha preso vita… è di quelle che non si dimenticano.
Il museo è un’oasi di quiete immerso nel verde di un grande parco e una visita, magari non preventivata prima della partenza, può essere davvero un regalo prezioso. Ottimo il servizio di audioguide in italiano che consente anche ai bambini di apprezzare la storia della famiglia e tutti i passi che hanno portato a quel famoso primo film. Imperdibile la collezione di strumenti e reperti del pre-cinema, tra cui un Kinetoscopio di Edison (le mie figlie hanno passato ore incantate davanti a uno Zootropio), esposti negli ambienti originari della villa in cui visse la famiglia Lumière accanto a oggetti d’epoca e arredi.
Completano la visita numerose proiezioni dei primi film Lumière accuratamente commentate e, appena fuori dal museo, lungo rue du Premier Film, il Mur des Cinéastes, con decine di placche con il nome di una celebrità che ha reso omaggio ai fratelli Lumière.
Da Lione a Ratatouille: le gallerie Bocuse
E gli spunti per un percorso di cineturismo a Lione con i bambini non sono ancora finiti. Avete presente Auguste Gusteau, il miglior cuoco di Parigi del film Ratatouille? Ebbene, il suo personaggio è ispirato a un altro celebre “figlio” di Lione: il cuoco Paul Bocuse, erede di un’antica famiglia di chef risalente addirittura al Seicento e insignito di tre stelle Michelin a soli 39 anni. C’è un particolare, nella sua biografia, che definisce il legame speciale tra Bocuse e Lione: la stanza a Collonges-au-Mont-d’Or, nell’area metropolitana della città, in cui il cuoco si è spento nel 2018 è la stessa in cui era nato 91 anni prima. Una vita a Lione, dunque, passata a rendere grande la cucina lionese nel mondo.
E proprio a Bocuse sono dedicate Les Halles de Lyon, un grande mercato coperto e autentico tempio della gastronomia. Sono ben 55 gli esercizi dove fare acquisti di altissima qualità o fermarsi a pranzo, gustando prodotti tipici e prelibatezze, dalle carni ai formaggi, dai piatti di ostriche ai dolci. Noi abbiamo gironzolato un po’ lasciandoci incantare da profumi e colori, poi abbiamo scelto di acquistare per asporto e pranzare all’aperto per goderci una Lione un po’ diversa, quella dei grattacieli e degli edifici commerciali nel quartiere di La Part-Dieu, oltre il Rodano.
E infine, un pizzico di giallo!
Se vi piacciono i polizieschi sappiate, infine, che a Lione sono state girate le sei stagioni di Cherif, serie televisiva che ha come protagonista un anarchico capitano appassionato, nemmeno a dirlo… di serie tv! Se siete curiosi, le repliche sono trasmesse proprio in questi giorni in un canale televisivo in chiaro a tema giallo. Gli episodi mostrano spesso scorci panoramici della città e gli esterni sono stati girati a place Bellevue nel quartiere de La Croix-Rousse, quartiere collinare un tempo cuore della lavorazione della seta e oggi più vivace che mai! A proposito: proprio ai lavoratori della seta la Croix-Russe ha dedicato il Mur de Canuts, il più grande murales d’Europa.
I residenti ci hanno confermato che tanti turisti arrivano a place Bellevue per cercare la location di Cherif: in cambio ricevono una vista splendida sulla città e curiosi lampioni in metallo intarsiato. Per me anche il piacere di ritrovarmi con mia figlia negli stessi posti visti in tv e quello, come si può immaginare, non ha prezzo…
E se volete saperne di più sulla creatività e l’inventiva dei lionesi… qui è nato anche Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del Piccolo Principe (se anche voi lo avete amato non perdetevi in Alsazia a Mulhouse il Parco tematico del Piccolo Principe, il primo parco aereo del mondo). A Lione c’è ancora la sua casa natale (anche se attualmente chiusa al pubblico) nel quartiere della Presqu’île, patrimonio Unesco, e tutta la Vieux Lyon pullula di citazioni e deliziosi negozietti dedicati al suo libro più celebre.
E infine, ad Annonay, a sud di Lione, sono nati anche i fratelli Montgolfier, gli inventori della mongolfiera.
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Copyright: FamilyGO. Foto di E. Fasan