In programma dal 20 al 28 ottobre (con anteprime dall’8 ottobre) a Cagliari (e in altri comuni dell’isola) la 15° edizione di “Tuttestorie. Festival di Letteratura per ragazzi”. In calendario nei giorni del festival mostre, laboratori permanenti, installazioni, letture collettive, progetti speciali, l’ufficio poetico e tanti racconti.
«Il corpo che parla del corpo è un garbuglio millenario, per farne parlare le storie. Quelle che narrano il corpo com’è. In pezzi e parti: nasi, bocca, orecchie, piedi, con Pinocchio, il Lupo, Dumbo, Cenerentola; col Giovanni di Rodari che perde pezzi passeggiando, e la mamma che li rimette insieme; con le filastrocche anatomiche puerili, altre potenti mamme lingue che tengono uniti “l’occhio bello e suo fratello”, “testa spalla gambe piedi”. E il corpo unito, il corpo intero com’è?».
Lo sanno bene a Cagliari, in Sardegna, dove, dal 20 al 28 ottobre (con anteprime dall’8 ottobre), si terrà – presso il Cinema Sa Manifattura e in altri luoghi cittadini (e anche in altri comuni dell’isola) – la 15° edizione di “Tuttestorie. Festival di Letteratura per ragazzi“. Quindicesima edizione che ha come titolo appunto “Corpo a corpo. Racconti, visioni e libri dentro e fuori di me”.
Racconti e visioni del corpo in tutte le sue accezioni, ma soprattutto come corpo distante o assente in un contesto di lockdown e distanziamento sociale. Eppure mai come in questo periodo c’è bisogno di un corpo vivo. Che gioca, che corre, che cade, che impara a stare “composto”. Che parla con parole, ma anche con sbadigli, riso e pianto
Nei giorni del festival saranno presenti decine di ospiti italiani e internazionali (fra scrittori, illustratori, artisti, narratori, musicisti, attori, danzatori, scienziati e giornalisti) e i visitatori potranno godere di mostre, laboratori permanenti, installazioni, letture collettive, progetti speciali, di pensieri, racconti e visioni degli scrittori e dei ragazzi. Tanti appuntamenti per bambini da 0 a 16 anni (e adulti curiosi, ovviamente!) tutti legati, più o meno direttamente al tema del Corpo.
Pensate che c’è addirittura un Ufficio Poetico che sta raccogliendo, attraverso insegnanti e bibliotecari, frammenti e racconti delle vite dei bambini e che li pubblicherà su fogli stesi al sole per tutta la durata del Festival. Perché, come spiegano gli organizzatori l’ufficio è “una Pompa di Senso, un Cuore Scrivano che risucchia da tutte le parti le Storie dei Lettori perché incontrino quelle dei Libri“.