Viaggiare in Puglia. Da Trani ad Alberobello, da Lecce a Otranto, luoghi bellissimi da innamorarsene!

Heidi Busetti, autore di Family Go
Tempo necessario: 1 settimana
Età bambini:  4-12 anni

Se non siete mai stati sul tacco dello Stivale, è necessario che vi andiate e al più presto: vi accoglieranno infatti sole, un mare “blu, dipinto di blu”, rocce bianche e tanta storia, cultura e buona cucina! Viaggiare in Puglia è un’esperienza sensoriale, una vacanza perfetta per tutta la famiglia, che lascerà un sapore di buono in bocca, lo stupore negli occhi e il desiderio di tuffarsi nel mondo, a braccia aperte!

Il nostro viaggio parte da qui, dalla splendida città di Trani conosciuta come “la perla dell’Adriatico“: bianca, lucida e dorata con l’arrivo della sera, la città costruita in chiara pietra locale poggia sull’Adriatico con la delicatezza di un bacio. Regina della città è la Cattedrale romanica, imponente e maestosa, affacciata su una grande piazza che dà sul mare e dove i bambini corrono a perdifiato.
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Quando la sera scende, la cattedrale, con il campanile, si illumina, diventando la prima donna di Trani. 
Intitolata a San Nicola Pellegrino (le cui spoglie furono traslate nella cripta nel 1142), è un santuario di silenzio e poesia ed è affascinante vedere come i bambini percorrono rapiti la navata, per poi scendere nelle cripte. 
Trani e la pregiata roccia calcarea. Vie che vorresti percorrere a piedi nudi, tanto sembra liscia ed accogliente la pietra sulla quale camminare. Impossibile non perdersi tra le vie, giocando con i bambini!
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Il giorno seguente, abbiamo in programma una tappa che ci lascia senza fiato per la sua bellezza, così pura ed eterna: Castel del Monte, voluto da Federico II di Svevia, nel XIII secolo. Un monumento che resta un mistero per gli studiosi, un “libro di pietra” ricco di simboli, un labirinto fatto di porte e camini, chiavi di volta con basilischi e altre creature appartenenti al Bestiario Medievale. Un vero gioco per i bambini, che aiutati dalle guide possono cercare i simboli scolpiti nella pietra, e attraversare le sale alla ricerca del capitello raffigurante la pianta del prezzemolo! Interessanti i libri dedicati ai bambini sulla figura dell’Imperatore Federico II, e in vendita al bookshop del castello. Ve li consigliamo per la freschezza dei testi e delle illustrazioni, che avvicinano i ragazzi ad una figura tanto leggendaria!

In Valle dell’Itria, nella terra dei trulli

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Alberobello, con tutti quei Trulli bianchi arrampicati su una leggera salita. Un villaggio inusuale, diventato oggi un luogo per scoprire le attività di artigianato locale! Sui tetti in pietra grigia non mancano i simboli di un sapere ancestrale, simboli magici divisi in primitivi (la croce raggiata o il candeliere settemplice ebraico), cristiani (come il tridente, che sta ad indicare la Trinità) e planetari con i segni del Sole e della Luna, di Marte e Mercurio e così via. A raccontare, probabilmente, lo status sociale di chi vi viveva sono invece i pinnacoli, che svettano sulla cima dei tetti, dal più semplice al più elaborato.
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Imperdibile il caffè al peperoncino oppure al rosolio alla mandorla, decorato con panna montata e da gustare, rigorosamente, “senza mescolare”, finché la panna non diventa solida e ti si appoggia alle labbra. E’ con questo sapore profondo che lasciamo i trulli… con la speranza di tornarci al più presto!

Il Salento: quando il silenzio diventa meraviglia

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Te lo dicono tutti: la Puglia è una terra magica, dove gli ulivi di Acaya crescono forti da migliaia di anni, contorcendosi e affondando le loro radici nel silenzio. Le foglie argentate, le olive nere che a metterle in bocca ti lasciano un retrogusto amarognolo e un po’ piccante, e quella solitudine per chilometri, che ti fa dimenticare il frastuono quotidiano. “Ci ho portato mio figlio – ci ha raccontato un architetto di Nardò – per fargli respirare il silenzio. Per immergerlo in una quiete surreale e tanto bella”. Ed è vero. Perché trovarsi al centro di un campo percorso da ulivi secolari è una sensazione impagabile. Capisci di appartenere ad un mondo che è fatto di radici, storia, cultura e natura. Ti si svuota la testa, e ringrazi di appartenere ad un terra tanto preziosa.
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Inebriati da tanta bellezza, partiamo per Lecce, una città elegante dove è netta la percezione di un centro nevralgico da cui partire alla scoperta di nuove avventure! La città è davvero unica, raccolta ma elegante e ricca di proposte, ma la cosa più divertente, è che in qualsiasi luogo entriate vi troverete a parlare di cibo: dai pasticciotti al fruttone, dalle orecchiette con le cime di rapa alla cruditè di pesce (sempre freschissimo), in tavola i pugliesi sanno come accoglierti e farti amare la loro cucina, un perfetto connubio tra terra e mare. L’unica controindicazione sarà la bilancia, una volta tornati a casa. Ma il nostro invito è quello di pensare che si vive una volta sola, e rinunciare a certi piatti è un vero e proprio delitto.
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E poi, che dire dei dintorni? Come Otranto, con la sua Cattedrale che custodisce un lungo pavimento interamente realizzato in mosaico: tra i temi raffigurati anche il ciclo delle Stagioni, l’Albero della Vita, la Genesi, l’Inferno ed il Paradiso, e due grandi elefanti all’entrata della chiesa. Non mancano storie e miti d’altre terre, come la raffigurazione di Re Artù, poiché “nessuno detiene la Verità in mano” e le differenze culturali sono ricchezza.
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Per i bimbi più curiosi, non manca un ossario, custodito nella cappella di destra: sono i teschi e le ossa degli 813 abitanti della città salentina di Otranto, uccisi il 14 agosto 1480 dai Turchi, per aver rifiutato la conversione all’Islam, dopo la caduta della loro città.

Polignano a Mare: nel blu dipinto di blu

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Infine arriviamo a Polignano a Mare: strade lastricate in pietra chiara, un tramonto che trasforma il mare in uno specchio, anziane signore che si affacciano alle porte e gatti grossi come vitelli, felici di essere nati in questa terra ricca di frutti di terra e di mare.
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Una vera poesia…
Ci muoviamo per le vie del borgo, osservando ogni cosa. Sulle porte e sui muri si rincorrono le frasi dei poeti, come se Polignano fosse un libro aperto. Una piazza con i tavolini sui toni dell’azzurro, una scogliera da dove ammirare l’orizzonte e la statua di Modugno con le braccia spalancate al vento. Polignano a Mare vuol dire gentilezza, persone che sanno accoglierti con grandi sorrisi e un caffè speciale – di cui ingredienti sono anche amaretto e una buccia di limone – da gustare con calma. Ecco. Questo, più di ogni altra cosa, impari in Puglia. Che il tempo ha un grande valore, e va assaporato. Lentamente.

INFORMAZIONI UTILI

Se vivete nel Nord Italia, consigliamo però di dividere il viaggio in due tappe. All’andata, noi ci siamo fermati a San Benedetto del Tronto, nelle Marche, al ritorno invece abbiamo optato per Riccione. In questo modo i bambini non si stancano troppo ed il viaggio diventa un buon motivo per visitare altre città.

Dove dormire

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Lecce. B&B Dimora Vicolo Corto – Via Corte San Cataldo 8/13. Ubicato in centro città, offre anche appartamenti con cucina. La colazione comprende alcune tra i migliori dolci pugliesi (tra cui i pasticciotti), per una partenza sprint. Gli appartamenti inoltre sono di varie grandezze, con una oppure due camere da letto.

Polignano a Mare. Hold Town House – Via Roma 81. L’appartamento, su due piani, è un ottimo punto di appoggio per visitare Polignano. Ha una cucina, quattro posti letto, ed ha il vantaggio di essere su una via dove sorgono alcuni dei migliori ristoranti della città. È possibile pagare con carta di credito.

Dove mangiare

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Lecce. La Prelibatezza
– Via Libertini 46 – tel. 0832/300151 – Pranzare in questa “pucceria” significa provare la vera “puccia”, il panino ripieno pugliese. Da provare, assolutamente, vi stupirà per l’insieme equilibrato dei sapori. D’obbligo può comporre la propria puccia a piacere: con la mortadella si possono aggiungere le cime di rapa, i pomodori, le sardine e molti altri ingredienti. Niente salse però, come vuole la tradizione!
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Lecce. Prohibition – Via Paladini 19. È un locale a cui far visita se si amano i cocktail. Una rampa di scale che scende, un lungo bancone, una musica anni Trenta e la capacità di mixare gli ingredienti fanno di questo luogo un posto in cui trascorrere ore piacevolissime, con tutta la famiglia. I baristi, infatti, preparano anche cocktail alla frutta, dedicati ai bambini.Ristorante-Dal-Baffo-Otranto-Foto-Devid-Rotasperti-Photographer (1) Ristorante-Dal-Baffo-Otranto-Foto-Devid-Rotasperti-Photographer (2)

Otranto. Ristorante Dal Baffo. Via Lungomare Terra D’Otranto 51. Cozze, vongole, polpi e pesce spada, ma anche delle ottime polpette al sugo rosso: nel menù di questo ristorante c’è tutto ciò che si possa desiderare per gli amanti della cucina di terra e di mare. Da provare il liquore all’alloro, una delle specialità della casa.
Alberobello. Tholos Winebar – Via San Michele 20. Seduti ad un’unica grande tavola, qui si può degustare salumi e formaggi della terra di Puglia. Un buon compromesso per chi vuole pranzare in mezz’oretta, senza rinunciare alla qualità.
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Polignano a Mare. Trattoria della Nonna – Via Roma 95 – Tel. 080.3217170. Il pesce è freschissimo e la pizza notevole. Per Francesco abbiamo chiesto un’entrecote tagliata su misura, visto che il taglio viene fatto al momento. Altissima la qualità, dall’antipasto fino ai dolci.Puglia-Gli-Sporcamuss-della-Osteria-dei-Mulini-foto-Devid-Rotasperti-Photographer (2) Puglia-Osteria-dei-Mulini-foto-Devid-Rotasperti-Photographer (1)

Polignano a Mare. Osteria dei Mulini – Via dei Mulini 2 – Tel. 0804251177. Nel piccolo ristorante, gestito con grande cura, si può gustare dell’ottimo riso patate e cozze, orecchiette fatte in casa e gli sporcamuss, dolci tipici da provare assolutamente per la loro leggerezza e bontà.

Info turistiche

www.viaggiareinpuglia.it/

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Copyright: Familygo. Testo di Heidi Busetti, foto di Devid Rotasperti

 

 

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